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Il Cc Forti e Veloci apre la stagione con una pedalata solidale

Sarà un inizio di stagione all’insegna della solidarietà e dei veri valori dello sport per il Club Ciclistico Forti e Veloci, che sabato 16 marzo chiamerà a raccolta gli appassionati delle due ruote, giovani e meno giovani, per dare vita a una pedalata a scopo benefico, primo appuntamento della stagione 2024. L’evento sarà intitolato alla memoria dell’indimenticato Silvano Dusevich, che ha lasciato il “gruppo” cinque anni fa, dopo aver retto il timone del sodalizio rossoblù per lunghissimo tempo.

Il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto alla Lilt, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, e per tutti i partecipanti sarà l’occasione per concedersi una giornata all’insegna delle due ruote, idealmente abbinata a una buona azione. Un particolare invito è rivolto ai ragazzini delle scuole elementari e medie, e ai loro genitori, che potranno approfittare dell’occasione per conoscere la realtà del Cc Forti e Veloci e, perché no, entrare a farne parte.
Al termine della pedalata, che scatterà dall’azienda Rothoblaas a Cortaccia (Bolzano) e terminerà alla Pizzeria Ristorante Smorza di Romagnano, passando dalla sede della Cooperativa Dao Conad di Lavis e dal Ristorante Galloway di Trento, ci sarà anche la presentazione dei gruppi squadra del club ora presieduto da Alessandro Groff, che nell’assemblea generale del gennaio scorso ha raccolto il testimone cedutogli da Fulvio Valle, insignito del titolo di presidente onorario.

Il percorso della «Pedalata per la Solidarietà»

La “Charity Bike Ride” prevede tre tappe, di differente lunghezza e difficoltà, per favorire la partecipazione di grandi e piccini, allenati e meno allenati. I partecipanti potranno scegliere se coprirle tutte e tre o solamente una o due, ricordando che il percorso si svilupperà principalmente su pista ciclabile, con un occhio di riguardo rivolto all’aspetto della sicurezza.
Il ritrovo è previsto alle 13.30 all’azienda Rothoblaas, a Cortaccia, e la prima tappa (che scatterà alle 14) condurrà i partecipanti fino alla sede di Dao Conad a Lavis, raggiunta attorno alle 15.10 dopo aver coperto 26,5 chilometri.
Da lì, alle 15.30, si tornerà a pedalare verso via Lidorno a Trento, con traguardo della seconda tappa (lunga 18,5 chilometri) al Ristorante Galloway, nei pressi dell’aeroporto Caproni. La frazione conclusiva prenderà il via alle 16.30 e avrà uno sviluppo di sei chilometri, dunque adatta anche ai più piccini, con traguardo finale attorno alle 16.50 al Ristorante Pizzeria Smorza di Romagnano, quartier generale del club. Scesi di sella, tutti i ciclisti e gli accompagnatori potranno rifocillarsi con una gradita merenda. In seguito avrà luogo la presentazione della squadra del club rossoblù, che nel 2025 festeggerà i 100 anni di attività.

Come iscriversi

La quota di partecipazione, comprensiva della maglietta dedicata all’iniziativa da indossare durante l’evento, è fissata in 10 euro, che verranno devoluti alla Lilt. Le iscrizioni possono essere effettuate tramite Fattore K per tutti i tesserati Fci, mentre per tutti gli altri è disponibile il relativo modulo da compilare, pubblicato nella sezione dedicata sul sito della società organizzatrice ccfortieveloci.it, dove si possono trovare ulteriori dettagli relativi al percorso e al programma della manifestazione.

Le parole del presidente Alessandro Groff

«Sarà l’occasione per ricordare il nostro ex presidente Silvano Dusevich, un “Signore” con la S maiuscola – commenta a margine dell’iniziativa il presidente del Cc Forti e Veloci Alessandro Groff -. Una persona dall’infinito altruismo, che ha saputo donare e creare ponti d’aiuto con innumerevoli associazioni, una delle quali proprio la Lilt, attraverso un’amicizia profonda e sincera col dottor Mario Cristofolini, il presidente storico della Lilt di Trento. La nostra società, negli ultimi anni, è stata soggetta a un ricambio generazionale, ma sempre con l’attenzione rivolta alla memoria di ciò che questo club ha rappresentato in passato, ovvero un esempio di stile e valori. Vogliamo ricordare chi ci ha preceduto e ciò che rappresentiamo come associazione, tendendo una mano a chi è meno fortunato di noi e sta lottando per la vita».

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