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Simoni sale in ammiraglia, curerà i giovani talenti ungheresi

In sella alla sua bicicletta ha scritto pagine indelebili del Giro d’Italia, di quel ciclismo italiano che è alla disperata ricerca di un nuovo campione per le corse a tappe quale lui è stato per un buon decennio. Ora Gilberto Simoni sale in ammiraglia, pronto per la nuova avventura alla guida della squadra juniores di matrice ungherese dell’ambiziosa Mbh Bank Colpack Ballan Csb.

Gilberto Simoni assieme a Beppe Colleoni e al presidente della Fci Dagnoni
Gilberto Simoni assieme a Beppe Colleoni e al presidente della Fci Dagnoni

Il team Colpack presieduto da Beppe Colleoni, una delle corazzate delle due ruote dilettantistiche italiane, ha accolto a braccia aperte il nuovo sponsor Mbh Bank, la seconda banca d’Ungheria per importanza, che nel 2025 permetterà al club di operare l’importante salto nel ciclismo professionistico. Non solo, perché la partnership ha dato il “la” a un progetto legato ai giovani ungheresi, la cui crescita è stata affidata proprio all’ex campione di Palù di Giovo.
Nel 2024 la squadra dilettantistica sarà sempre in gruppo con licenza Continental e potrà contare su un roster di 22 atleti, tra cui un terzetto di pistard capeggiato dal fresco campione europeo del chilometro da fermo Matteo Bianchi, classe 2001 di Laives che sta inseguendo la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi.

Gilberto Simoni assieme al pistard Matteo Bianchi (foto Sportrentino.it)
Gilberto Simoni assieme al pistard Matteo Bianchi (foto Sportrentino.it)

La nuova sfida di Gilberto Simoni

In settimana, con la presentazione della squadra a Bergamo, è ufficialmente iniziata la nuova avventura di Simoni con la formazione juniores targata Mbh Bank Colpack Ballan Csb. Spetterà all'ex campione cembrano il compito di crescere i nuovi talenti del ciclismo “made in Ungheria”, che ad oggi ha in Attila Valter un degno rappresentante, fresco di approdo al team Visma di Van Aert e Vingegaard.
«In Ungheria c’è grande passione per il ciclismo e, soprattutto, una grande ammirazione per il “made in Italy” – spiega Simoni -. L'ho visto con i miei occhi partecipando ad eventi e gare, ai quali sono stato invitato a partecipare dalla federazione ciclistica locale, non ultima la partenza del Giro d’Italia del 2022».

Simoni, al centro, assieme a Bianchi e ai vertici della Mbh Bank Colpack Ballan Csb
Simoni, al centro, assieme a Bianchi e ai vertici della Mbh Bank Colpack Ballan Csb

Il vincitore del Giro d’Italia 2001 e 2003 – che in carriera vanta anche altri cinque podi alla corsa rosa - ha stretto amicizia con alcuni ex corridori, tra i quali Zoltan Bebtó, che negli anni Novanta gareggiò in Italia per alcune stagioni.
«È stato lui a cercarmi, in nome dell’amicizia che ci lega - spiega ancora Simoni, che poi precisa -. Zoltan, a cui è stato affidato il progetto fortemente voluto da Mbh Bank, mi ha detto di avere un budget a disposizione da investire per legarsi a una squadra italiana e la scelta è ricaduta sul team Colpack, una società che ha fatto da trampolino di lancio a tanti ragazzi (Ganna e Consonni ad esempio, ndr). Penso sia l’ambiente ideale per sviluppare questo nuovo progetto, che punta a una crescita costante nel corso dei prossimi anni. Il ciclismo è business, ma alla Colpack prevale la componente passione».
Simoni, attualmente impegnato anche con la “sua” Montecorona, ha accettato di buon grado la proposta.
«Non che fossi in cerca di un lavoro – precisa “Gibo” – tanto meno ho accettato perché mosso da interessi economici. Mi hanno cercato perché sanno che sono a stretto contatto con il ciclismo giovanile».
L'ex corridore di Palù di Giovo si limiterà a operare con la squadra juniores.
«Per lavorare con i “grandi” non mi sento ancora pronto e l’idea di seguire i giovani mi piace – aggiunge -. Li seguirò nelle corse del calendario italiano, occupandomi anche di alcuni aspetti logistici e degli allenamenti, come avvenuto di recente in occasione del ritiro a Calpe, in Spagna, dove erano presenti sei junior e due allievi ungheresi. Ho avuto un primo contatto con i ragazzi: vanno un po’ indirizzati e preparati se vogliono misurarsi con il ciclismo juniores italiano, che è di alto livello».
Simoni dirigerà il gruppo ungherese nelle corse del calendario italiano.
«La squadra, che gareggerà anche in Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca, parteciperà a una ventina di gare in Italia, tra cui il Giro del Friuli, il Giro del Veneto e il Giro della Lunigiana, oltre alla corsa juniores di Palù di Giovo».
Nei pensieri di Simoni c’è ancora e rimane anche l’amata Montecorona, la squadra di suo figlio Enrico.
«Sono consigliere e direttore di corsa della Montecorona – conclude Simoni -. Non dovrebbero esserci incompatibilità, quindi una cosa non dovrebbe escludere l’altra».

Il sogno olimpico di Matteo Bianchi: “Difficile ma io ci credo ancora”

Alla presentazione della Mbh Bank Colpack Ballan Csb c’era anche Matteo Bianchi, che il mese scorso ha conquistato il successo più importante della sua ancora giovane carriera, laureandosi campione europeo del chilometro da fermo. Una specialità che ora lo vede al primo posto del ranking mondiale.

Matteo Bianchi con la divisa della nuova squadra (foto Sportrentino.it)
Matteo Bianchi con la divisa della nuova squadra (foto Sportrentino.it)

La sua attenzione, ora, è però focalizzata sulle Olimpiadi di Parigi 2024, alle quali sogna di qualificarsi per la prova della team sprint, assieme a Daniele Napolitano (anche lui tesserato per il club bergamasco) e al conterraneo Mattia Predomo, in forza alla Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino di Alessandro Coden.
Bianchi è reduce dalla tappa di Coppa del Mondo disputata in Australia, dove i velocisti azzurri hanno chiuso noni nella team sprint, meno bene rispetto a quanto fatto agli Europei del mese scorso, dove furono sesti, con tanto di nuovo record italiano.
«Ci siamo presentati all’appuntamento con una buona condizione fisica, ma non è mai facile gareggiare dall’altra parte del mondo, dopo una lunga trasferta – spiega Bianchi -. Penso sia per questo che abbiamo fatto segnare un tempo leggermente più alto rispetto a quello dell’Europeo».
A metà marzo ci sarà la prossima tappa del massimo circuito internazionale, a Hong Kong, appuntamento fondamentale in ottica Giochi Olimpici.
«Avremo meno ore di fuso orario, quindi il recupero sarà più agevole – aggiunge Bianchi -. L’obiettivo è quello di strappare un buon risultato. Crediamo ancora nella qualifica olimpica».
Cosa servirà per volare a Parigi?
«Servirebbe un piazzamento nella top 5, ma non sarà per nulla facile conquistarlo. Il nostro è un gruppo giovane e non possiamo essere al livello di corridori che hanno 5-6 anni in più di noi. Cercheremo di fare del nostro meglio e poi tireremo le somme».
Dopo Hong Kong, rimarrà l’ultima tappa di Coppa del Mondo in Canada.
«Abbiamo ancora due chance, vogliamo sfruttarle al meglio».
Come si trova nella nuova squadra?
«La Mbh Bank Colpack Ballan Csb si è offerta di dare una mano al gruppo di velocisti della pista. È un club serio, con grandi progetti, che ci garantisce un supporto in più».
Ora gli sforzi e l'attenzione sono indirizzati sulla team sprint in chiave olimpica, ma Bianchi si cimenterà anche nel keirin, oltre che nell’amato chilometro da fermo.
«In ottobre ci saranno i Mondiali, dove proverò a confermarmi tra i migliori nel chilometro da fermo. Il keirin? A livello élite è dura competere con i migliori. Mi manca ancora qualche cavallo di potenza, ma tra un paio d’anni spero di poter lottare per le posizioni che contano».

Autore
Luca Franchini
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