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Predomo da sogno: è campione del mondo del keirin

Mattia Predomo è d’oro, dell’oro più pregiato. Il classe 2004 di Bronzolo si è laureato campione del mondo junior del keirin, bissando il successo continentale conquistato il mese scorso agli Europei di Anadia, in Portogallo, dove s’impose anche nella velocità e fu bronzo nella velocità a squadre.

Il podio con Mattia Predomo in maglia iridata
Il podio con Mattia Predomo in maglia iridata

Indossare la maglia iridata è il sogno di ogni sportivo. Un sogno che Mattia ha realizzato oggi ai Mondiali under 18 di ciclismo su pista di Tel Aviv, in Israele, infilandosi al collo la medaglia più ambita.
Mattia si è confermato il prospetto più interessante della velocità italiana. E non solo italiana.
La medaglia iridata era sfumata lunedì nella team sprint a causa di una partenza falsa, di cui Predomo si era reso sfortunato protagonista. Una delusione che il portacolori della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino ha tradotto in rabbia agonistica, con una reazione da campione.
L’atleta allenato da Alessandro Coden ha messo le cose in chiaro fin dal primo mattino e si è esibito in uno splendido percorso netto, vittorioso nella propria batteria davanti al francese Enzo Leclerc e all’americano Finn Koller, poi anche in semifinale, questa volta davanti al tedesco Torben Osterheld e al ceco Matej Hytych, con cui ha spesso duellato nella stagione in corso.
In finale l’azzurro ha superato il colombiano Francisco Camacho Jaramillo e il giapponese Ayato Abe, andando a prendersi vittoria, oro e maglia iridata.
Il Mondiale di Predomo non è ancora finito, perché Mattia sarà impegnato venerdì nella velocità (di cui è campione europeo in carica) e sabato nel chilometro da fermo, assieme al trentino Thomas Capra.
Ieri, oltre a quello del bolzanino, è arrivato un’altra vittoria per l’Italia a Tel Aviv, oro nell’inseguimento maschile con Alessio Delle Vedove, Matteo Fiorin, Renato Favero, Luca Giaimi e Andrea Raccagni Noviero, che in finale hanno supera la Germania fermando il cronometro sul tempo di 3’58”853 contro il 4’00”779 dei tedeschi.

Autore
Luca Franchini
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