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Under 23/Elite

Zoccante pensa alla salute, nessuno pensa alla Bolghera

Nelle ultime ore non si è parlato d’altro e non potrebbe essere altrimenti. Si è parlato di Bolghera, o meglio di “non Bolghera”, visto l’annunciato annullamento della manifestazione (che era in programma per domenica 24 marzo), ufficializzato dal comunicato emesso dalla Federciclismo trentina e poi confermato da Giuseppe “Bepi” Zoccante, presidente del Club Ciclistico Francesco Moser, a capo dell’organizzazione dal 1986.

Giuseppe Zoccante, presidente del Club Ciclistico Francesco Moser
Giuseppe Zoccante, presidente del Club Ciclistico Francesco Moser

Per un appassionato di ciclismo, la Bolghera non è semplicemente un quartiere del capoluogo di provincia, ma è qualcosa di più. È la classica per eccellenza, è quella domenica di fine marzo da trascorrere sulla salita del Bellevue, per poi spostarsi in via Vicenza ad applaudire il vincitore di giornata. È la corsa dei sogni per i dilettanti trentini, che quest’anno dovranno puntare tutto sull’altra gara per under 23 ed élite di casa nostra, l’internazionale Trofeo Degasperi, messo in calendario per il primo giugno (l’arrivo, secondo l’annuale turnazione, dovrebbe essere a Bassano del Grappa).
Nato nel lontano 1927, il Giro della Bolghera è divenuto con il passare degli anni una vera e propria istituzione per il movimento delle due ruote trentine, che ora rischia seriamente di perdere uno degli appuntamenti di cartello. Il primo della stagione, che nel 2024 inizierà dunque a Gardolo, con l’ormai consueto weekend di gare per Giovanissimi, Esordienti e Allievi proposto dal club ciclistico presieduto da Renato Beber.

Zoccante: «Il nostro gruppo è ormai avanti con l'età»

I motivi dell’annullamento della classica di primavera targata Cc Francesco Moser non hanno nulla a che vedere con problemi di carattere economico, seppur per le società sia sempre più difficile reperire le necessarie risorse economiche. Ancor più, però, quelle umane, soprattutto per un gruppo come quello guidato da Giuseppe Zoccante, che di primavere alle spalle ne ha 82.
«Il nostro è un gruppo ormai avanti con l’età e, anno dopo anno, si fa sempre più fatica – spiega Zoccante -. L’organizzazione è oliata e ci basterebbero pochi giorni per raccogliere gli sponsor e quanto serve per consentire il regolare svolgimento della corsa. È un compito che ho sempre assunto io e ora non sono in grado di sostenerlo. Non per mancanza di volontà, ma per problemi di salute».

Edoardo Zamperini, vincitore dell'ultima edizione del Giro della Bolghera
Edoardo Zamperini, vincitore dell'ultima edizione del Giro della Bolghera

Zoccante dovrà sottoporsi a un’operazione a un’anca e nel suo gruppo («corroso dalla vecchiaia» come spiega lo stesso “Bepi”) non c’è una figura che possa sopperire alla sua assenza. «Il nostro club, a differenza di molti altri, non opera nell’ambito del ciclismo giovanile e quindi ha più difficoltà a trovare nuove figure, nuove risorse umane che portino avanti il lavoro, quali possono essere ex atleti che intendono rimanere nell'ambiente, piuttosto che i genitori dei ragazzi – aggiunge Zoccante, che fu presidente del comitato trentino della Federciclismo dal 1988 al 2012 -. Noi, ora come ora, ci limitavamo all’organizzazione della Bolghera. Quando il nostro calendario-gare era più fitto, la macchina organizzativa girava a pieno regime per tutto il corso della stagione e tutto era più semplice. Gli anni però passano e il nostro gruppo fa sempre più fatica ad andare avanti».
Ecco perché, soprattutto negli ultimi due anni, Zoccante ha provato a coinvolgere qualche altra società, invitandola a prendere in mano l’organizzazione del Giro della Bolghera.
«Nessuno ha voluto prendersi questa responsabilità – precisa il presidente del Cc Francesco Moser -. Molti club fanno già fatica a portare avanti la loro attività. Ho sofferto nel prendere la decisione di annullare la corsa, ma ora devo pensare alla mia salute. Io spero sempre che qualcuno si faccia avanti, affinché la Bolghera possa continuare a essere la classica di inizio stagione».
A Zoccante l’augurio di rimettersi presto in “sella”. È giusto che lui, ora, pensi alla sua salute. Nella speranza che qualcuno pensi anche al Giro della Bolghera. Una storia lunga quasi un secolo, che non merita di finire così.

Autore
Luca Franchini
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