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Eyof: Alessio Magagnotti medaglia d’argento a Maribor

Prima corsa con la maglia azzurra e subito una medaglia al collo. Alessio Magagnotti ha chiuso secondo nella corsa su strada al Festival Olimpico della Gioventù Europea a Maribor (Slovenia), vittorioso nella volata di gruppo per la piazza d’onore alle spalle dell’eroe di giornata, il britannico Max Hinds.

Alessio Magagnotti esulta al termine dello sprint per l'argento (foto Uec Cycling)
Alessio Magagnotti esulta al termine dello sprint per l'argento (foto Uec Cycling)

L’impresa dell’atleta inglese, protagonista di una fuga solitaria di 50 e più chilometri, è stata agevolata da un gruppo che per lunghi tratti della gara ha proceduto allargato su tutta la sede stradale, forse sottovalutando l’azione del battistrada, a cui va il merito di averci creduto e di aver alimentato a suon di pedalate le proprie ambizioni di vittoria.
La corsa under 16 maschile è andata in scena su un circuito ondulato di 17 chilometri, da ripetere quattro volte, caratterizzato da una impegnativa salita. Hinds ha preso il largo al termine del primo giro e il gruppo gli ha subito concesso ampio spazio. Il vantaggio del fuggitivo ha superato i due minuti a metà gara. Va anche detto, a tal proposito, che le squadre erano composte da soli tre membri ciascuna, rendendo più difficile l’organizzazione dell’inseguimento.
Il plotone si è svegliato troppo tardi e soltanto nel tratto conclusivo è riuscito a rifarsi sotto, portandosi a una quarantina di secondi da Hinds a metà dell’ultima tornata.
Magagnotti, che a inizio corsa è stato vittima di un inconveniente (rottura di quattro raggi di una ruota), ha comunque di che essere soddisfatto del suo sprint e della sua prestazione, bravo a rientrare in gruppo e poi ad andare a prendersi l'argento.

Alessio Magagnotti con la medaglia d'argento al collo (foto Uec Cycling)
Alessio Magagnotti con la medaglia d'argento al collo (foto Uec Cycling)

L’allievo della Forti e Veloci, vincitore di 13 corse in stagione e campione italiano della cronometro, ha interpretato al meglio la volata per il secondo posto, vinta con margine davanti all'austriaco Heimo Fugger. Un altro grande risultato per l’atleta aviense, che ora può guardare con fiducia ai prossimi appuntamenti: dal primo al 4 agosto ci saranno i campionati italiani di ciclismo su pista a Forlì, dove il promettente corridore del club rossoblù potrà andare a caccia di una nuova soddisfazione tricolore.

Il podio, con Alessio Magagnotti sulla sinistra (foto Uec Cycling)
Il podio, con Alessio Magagnotti sulla sinistra (foto Uec Cycling)

Magagnotti: «Contento del mio argento»

Nessun rimpianto, anche perché la corsa non era iniziata sotto la migliore stella per Alessio Magagnotti, vittima di un guasto alla ruota (rottura di quattro raggi). L'allievo della Forti e Veloci si è fermato a sostituire la ruota, un inconveniente che gli ha fatto perdere 50 secondi. Magagnotti è poi rientrato in gruppo e, nel finale, ha dovuto fare i conti pure con i crampi. Ha stretto i denti ed è andato a prendersi una pesantissima medaglia d'argento.
«All'inizio mi sono dovuto fermare - spiega l'atleta di Avio -. Sono rientrato in gruppo e, in quel momento, il corridore inglese era già in fuga. Non era facile organizzare l'inseguimento, anche perché in squadra eravamo solamente in tre. Era per tutti il primo confronto a livello internazionale, non ci si conosce e quindi non è facile interpretare la gara. Io ho solo cercato di mantenermi nelle prime posizioni del gruppo. Nel finale ho stretto i denti sull'ultima salita, nonostante i crampi. Poi la volata è andata bene. Sono contentissimo di questa medaglia e di questa esperienza. Portare sul podio la maglia del proprio Paese è un'emozione bellissima».

Ordine d’arrivo

1. Max Hinds (Gbr) 1h32'50"
2. Alessio Magagnotti (Ita) a 32"
3. Heimo Jiayang Fugger (Aut) st
4. Mai Prevejsek (Slo) st
5. Szymon Wrona (Pol) st
6. Mattia Proietti Gagliardoni (Ita) st
7. Dominik Sochan (Svk) st
8. Benedikt Maximilian Benz (Ger) st
10. Noah Luc Schnyder (Sui) st
67. Tommaso Marchi (Ita) a 4’38”

Autore
Luca Franchini
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