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Europei: per Paternoster e il quartetto un argento che vale oro

Al comando per oltre tre quarti di gara, a un passo dall'impresa. Letizia Paternoster ha conquistato una sfavillante medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre ai campionati europei di ciclismo su pista di Monaco, dove il quartetto femminile azzurro si è reso protagonista di una prova a dir poco gagliarda.

Paternoster, schierata al via assieme a Rachele Barbieri, Silvia Zanardi e Vittoria Guazzini, ha costretto a un’estenuante rimonta nella finale per l’oro le campionesse mondiali e olimpiche della Germania, che sono riuscite a ricucire lo strappo e a operare il sorpasso soltanto negli ultimi due giri di gara.
Le italiane hanno chiuso la loro prova in 4’11”571, abbassando di quasi quattro secondi il tempo fatto segnare nel primo turno all’ora di pranzo, quando le azzurre si erano garantite il pass per la sfida per il titolo continentale superando grazie a un’incredibile rimonta la Francia.
Le ragazze dirette a bordo pista dal commissario tecnico Marco Villa hanno impostato una gara d’attacco, mettendo sotto pressione le forti avversarie tedesche, che al termine dei primo dei quattro chilometri della prova pagavano oltre un secondo di ritardo. Il quartetto della Germania si è dovuto spremere a fondo per andare a riprendere le italiane, che nel tratto conclusivo hanno comprensibilmente pagato lo sforzo, pur rendendosi protagoniste di una prova maiuscola.
Le tedesche hanno confermato la loro leadership in campo internazionale chiudendo in 4’10”872.

Matteo Bianchi 7° nella team sprint

Oggi è sceso in pista anche il classe 2001 di Laives Matteo Bianchi, che il mese scorso ha conquistato due medaglie d’oro agli Europei under 23. Risultati che gli sono valsi la convocazione anche per la rassegna continentale assoluta, dove ha confermato il proprio buon stato di forma.
Bianchi ha preso parte alla team sprint assieme a Matteo Tugnolo e Daniele Napolitano, altre due giovani promesse della pista azzurra. Dopo aver superato le qualificazioni con l’ultimo tempo utile (l’ottavo), il terzetto italiano se l’è dovuta vedere con i campioni del mondo dell’Olanda (Van den Berg, Lavreyesen e Hoogland), vittoriosi in 34”810 alla media di 62,051 km/h. Bianchi, Tugnolo e Napolitano hanno chiuso in 36”559, tempo che è valso loro il settimo posto in classifica.
Il titolo è andato all’Olanda, che nel testa a testa per l’oro ha superato nettamente la Francia.

Autore
Luca Franchini
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