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Europei Trentino 2021

Trentin regista, Colbrelli primattore: l’Italia è d’oro a Trento

E sono quattro. Dopo Matteo Trentin (vincitore a Glasgow nel 2018), Elia Viviani (2019) e Giacomo Nizzolo (2020), l’Italia ha calato il poker ai campionati europei. Lo ha fatto sulle strade di casa, a Trento, centrando il bersaglio grosso con il capitano designato di giornata, il bresciano Sonny Colbrelli.

Colbrelli a braccia alzate sul traguardo di Trento
Colbrelli a braccia alzate sul traguardo di Trento

Un successo di squadra, come lo erano stati i precedenti, in cui hanno messo il proprio zampino e le proprie energiche pedalate anche i beniamini di casa Gianni Moscon e Matteo Trentin.
Dopo la velocissima prima parte di corsa – con il passaggio lungo la Valle dei Laghi e la salita del Bondone affrontata fino a Candriai – la gara si è infiammata a 70 chilometri dall’arrivo. Moscon ha fatto il “buco” favorendo l’attacco di Trentin, che dato il “la” all’azione che è poi risultata decisiva.
Un attacco apparentemente azzardato, ma il borghigiano è secondo a pochi nella lettura e nell’interpretazione della corsa. Sulla sua ruota si sono portati gli attesi protagonisti di giornata. Colbrelli, rimasto in gruppo in un primo momento, ha capito che il momento era quello buono e, a propria volta, è evaso dal plotone, riportandosi sui battistrada.
Ne è uscita una vera e propria corsa a eliminazione, tant’è che in breve tempo sono rimasti una trentina di corridori in gara, che dopo il tratto iniziale in linea hanno coperto otto giri del circuito cittadino di 13,2 chilometri, con la salita di Povo (3600 metri al 4,7% di pendenza media) da affrontare a ogni tornata.
A 40 chilometri dall’arrivo si è formato un gruppetto al comando, con i due azzurri Trentin e Colbrelli, il due volte vincitore del Tour de France Tadej Pogacar, i belgi Remco Evenepoel e Ben Hermans (Belgio), Markus Hoelgaard (Norvegia), Benoit Cosnefroy (Francia), Marc Hirschi (Svizzera) e Pavel Sivakov (Russia).
Durante il penultimo giro del circuito, a poco più di 20 chilometri dall’arrivo, Evenepoel ha aperto il gas. Trentin, che ha svolto alla perfezione il compito assegnatogli, si è sfilato. Medesimo destino per gli altri, eccezion fatta per Colbrelli e Cosnefroy.

Evenepoel, Cosnefroy e Colbrelli in azione
Evenepoel, Cosnefroy e Colbrelli in azione

Il belga ha poi operato un altro forcing, a cui solo il bresciano è riuscito a resistere. Evenepoel si è spremuto lungo l’ultima ascesa verso Povo, con l’obiettivo di staccare il rivale. Impresa non riuscita.
In volata Colbrelli ha fatto valere il suo spunto veloce. Ha imboccato davanti l’ultima curva prima dell’arrivo in Piazza Duomo, tagliato a braccia alzate, tra gli applausi del pubblico di casa.
Evenepoel si è dovuto accontentare del secondo posto, con il francese Cosnefroy terzo a 1’30”. Poco dietro il primo gruppetto inseguitore, regolato allo sprint da Matteo Trentin, quarto. Il borghigiano ha tagliato a propria volta il traguardo a braccia alzate, invocando l’applauso dei tanti appassionati accorsi a Trento. I tifosi dell’Italia, i suoi tifosi. Che non possono che ringraziare per lo spettacolo offerto, sulle note dell’inno di Mameli.

Matteo Trentin in azione, affiancato da Colbrelli
Matteo Trentin in azione, affiancato da Colbrelli

Tra gli azzurri hanno portato a termine la prova anche Diego Ulissi (15°) e Gianni Moscon, che ha onorato fino alla fine la gara di casa, 30° e penultimo dei 31 classificati dopo essersi speso per la causa italiana.

Ordine d’arrivo

1. Sonny Colbrelli (Ita) 179,2 km in 4h19’45” (media 41,394 km/h)
2. Remco Evenepoel (Bel) st
3. Benoit Cosnefroy (Fra) a 1’30”
4. Matteo Trentin (Ita) a 1’44”
5. Tadej Pogacar (Slo) st
6. Marc Hirschi (Svi) st
7. Markus Hoelgaard (Nor) st
8. Ben Hermans (Bel) a 1’46”
9. Pavel Sivakov (Rus) a 1’49”
10. Victor Campenaerts (Bel) a 5’41”
15. Diego Ulissi (Ita) a 6’00”
30. Gianni Moscon (Ita) a 9’21”

Autore
Luca Franchini
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