Comincia oggi, senza Aru, il 39° Giro del Trentino
Nella conferenza stampa alla vigilia del Giro del Trentino Melinda tiene banco il forfait dell’ultim’ora di Fabio Aru. Il corridore della Astana, colpito da un attacco influenzale, è stato costretto a rinunciare a una tappa fondamentale del suo percorso di preparazione verso il Giro d’Italia. «Una brutta notizia per lui - ha commentato il commissario tecnico della nazionale Davide Cassani, che proprio al Trentino condurrà una rappresentativa azzurra composta da giovani talenti e da uno dei corridori più esperti del gruppo, Luca Paolini. - Quando sei costretto a letto a pochi giorni dal Giro d’Italia per il morale non è il massimo, senza considerare il cambiamento dei programmi necessario a presentarsi al via con un livello di condizione accettabile».
Viene così a mancare il duello annunciato con Richie Porte, anche se nella considerazione del tasmaniano del Team Sky il Giro del Trentino resta comunque un test fondamentale in funzione della corsa rosa, come ha confermato il direttore sportivo del Team Sky, Dario Cioni: «Ci dispiace per l’assenza di Aru, comunque ci sono molti altri corridori e team forti. La nostra scelta di partecipare alla corsa non è causale: la riteniamo una prova molto importante, con salite e arrivi impegnativi e per noi sarà un momento di verifica e sperimentazione. Porte ha lavorato bene durante l’inverno, si è presentato già tirato a inizio stagione e questo è decisivo per il suo rendimento in salita e per metterlo al riparo da quelle crisi che gli sono capitate in passato nelle corse di tre settimane. Per quanto riguarda la sperimentazione sarà fondamentale la crono di domani, che ricalca quella del Giro e nella quale proveremo a mettere a punto i meccanismi della squadra».
L’Astana ha deciso di non rimpiazzare Fabio Aru nello schieramento di partenza. Correrà quindi con un uomo in meno e soprattutto con un diverso disegno tattico. Lo conferma Diego Rosa, compagno di squadra del talento sardo e uno dei corridori più interessanti di questa prima parte di stagione. «Siamo orfani del capitano - ha spiegato - e questa mancanza ci spiazza. Però siamo comunque una buona squadra e magari sceglieremo di andare costantemente all’attacco. Per noi questa corsa significa lavoro prezioso e sono certo che arriveremo al Giro d’Italia pronti».
In assenza di Aru, Davide Cassani considera Diego Rosa come uno tra i possibili protagonisti: «Sono curioso di vederlo all’opera in un ruolo diverso da quello di gregario. Lui è un ragazzo veramente forte, sono anni che lo dico. Quest’anno menava insieme ai più forti già alle Strade Bianche e nello scorso week end ha chiuso l’Amstel a 50 secondi dai primi, nonostante una caduta. Su questo percorso potrebbe esaltarsi anche Pozzovivo e mi aspetto buone cose anche da Bongiorno e Zardini della Bardiani, oltre che da Damiano Cunego, che conosce bene la salita dei Mocheni e ha l’entusiasmo che gli regala la nuova squadra. Infine ci sono i miei ragazzini, con in testa Moscon e il prezioso apporto di Paolini, sempre insostituibile quando si tratta di fare squadra».
Tutti gli interventi sono stati concordi nel definire la gara trentina una sorta di Giro d’Italia concentrato in quattro tappe. Una prova con un percorso davvero tosto, nervoso, senza respiro. Con salite difficili e poco conosciute come il Monte Velo, sorprese tutte da conoscere come la discesa dal Redebus o una giornata come quella della cronosquadre, fondamentale per trovare l’amalgama tra compagni e per affrontare momenti di grande tensione.
Queste le tappe del 39° Giro del Trentino Melinda:
- 1ª tappa (Martedì 21 aprile): Riva del Garda-Arco 13,3 km (cronosquadre)
- 2ª tappa (Mercoledì 22 aprile): Dro-Brentonico 168,2 km
- 3ª tappa (Giovedì 23 aprile): Ala-Fierozzo 183,8 km
- 4ª tappa (Venerdì 24 aprile): Malè-Cles 161,5 km