Giro d’Italia 2026: arrivo a Campiglio e partenza da Pinzolo
A poche settimane dalla presentazione ufficiale, si va delineando il percorso del Giro d’Italia 2026, che - come da tradizione - farà tappa in Trentino. La sede designata per ospitare un arrivo dell’edizione numero 109 della corsa rosa è Madonna di Campiglio, che abbraccerà la carovana per la quarta volta nella propria storia.
La prima fu il 5 giugno 1999, una giornata che segnò l’inizio della fine di Marco Pantani, fermato il mattino seguente.
Poi ci fu la Marostica-Madonna di Campiglio del 2015, che propose nella parte finale anche l’impegnativa salita di Passo Daone: a vincere, in località Patascoss, fu lo spagnolo Mikel Landa, in maglia Astana, con il suo connazionale Alberto Contador in maglia rosa.
Cinque anni più tardi il Giro ha riproposto un arrivo all’ombra delle Dolomiti di Brenta, in occasione della straordinaria edizione autunnale del 2020, posticipata a causa della pandemia. I corridori partirono da Bassano del Grappa e a vincere fu l’australiano Ben O’Connor (il Giro fu poi vinto da Tao Geoghegan Hart).
Nel 2026, dando seguito alla cadenza quinquennale (o quasi) che ha scandito l'ultimo decennio, Campiglio tornerà a ospitare un arrivo del Giro d’Italia e lo farà all’inizio dell’ultima settimana della corsa. La tappa sarà la sedicesima o la diciassettesima, la prima o la seconda dopo la giornata di riposo.
La logica lascia pensare che si tratti della numero 17. Nel weekend e nei giorni precedenti, stando alle ultime indiscrezioni, ci saranno gli arrivi in salita a Pila (Valle d’Aosta) e a Carì, con sconfinamento in Svizzera, nel Canton Ticino.
Andati in archivio l'ultimo giorno di riposo e la prima frazione della terza settimana, dovrebbe dunque essere la volta del traguardo in terra rendenese, con la successiva partenza da Pinzolo e probabile arrivo a Pieve di Soligo, nel Trevigiano, a precedere la due giorni decisiva, con gli arrivi in quota prima nel Bellunese, ai Piani di Pezzè (con start da Feltre), e poi in Friuli Venezia Giulia, con una frazione che da Gemona porterà i corridori a Piancavallo. A quel punto, non resterà che la passerella finale a Roma, dove verrà incoronato il vincitore del 109° Giro d’Italia.