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Valsugana Wild Ride a Juri Ragnoli e alla trentina Pietrovito

L'ex tricolore marathon Juri Ragnoli e la trentina Vittoria Pietrovito griffano la terza edizione della Valsugana Wild Ride, che lo scorso anno assegnò i titoli tricolori delle lunghe distanze.
L'evento organizzato dal Gs Lagorai Bike ha proposto un doppio percorso, con una gara Marathon di 61 chilometri e 2650 metri di dislivello, affiancata da una gara Classic di 28 chilometri e 1140 metri di dislivello. Partenza e arrivo sono stati allestiti in Piazza Maggiore a Telve.

Juri Ragnoli in azione alla Valsugana Wild Ride (foto Daniele Mosna)
Juri Ragnoli in azione alla Valsugana Wild Ride (foto Daniele Mosna)

Il meteo avverso di una primavera lunga e piovosa ha costretto gli organizzatori a modificare parti del tracciato originario, riducendolo di quasi 1 chilometro. Il grande favorito della vigilia era il bresciano Juri Ragnoli, che attualmente veste la maglia di leader assoluto del Circuito Trentino Mtb, a seguito degli ottimi risultati ottenuti alla «100 Km dei Forti» di Lavarone e alla «Dolomitica Bike» in Val Rendena. Il campione lombardo ha gestito sornione la prima parte della gara, studiando le mosse dei suoi avversari, primo tra tutti il toscano Marco Galeotti (Zerozero Team). Dopo il via da Piazza Maggiore e una breve passerella nel cuore del paese di Telve, gli atleti sono saliti in direzione della provinciale del Passo Manghen con punte di pendenza del 20%. Da lì in poi, il gruppo ancora compatto ha pedalato fino a Malga Pozza, per poi entrare nei boschi che dividono la Val Calamento e l’Altopiano di Musiera. Al primo passaggio alla Musiera, la gara aveva ancora tutto da raccontare. In testa si presentava Marco Galeotti (Zerozero Team), che precedeva di quasi un minuto un nutrito gruppo di atleti composto da Kevin Fantinato (Team Life), Luca Accordi (Zerozero Team), Juri Ragnoli (Fm Bike Factory Team), Domenico Valerio (Ellegi Squadra Corse) e Andrea Righettini (Olympia Factory Team).
All’avvicinarsi del giro di boa del percorso, Juri Ragnoli provava ad aumentare i giri e a fare spazio dietro di sé, con Domenico Valerio, Kevin Fantinato e Luca Accordi a tentare di stargli in scia. Il toscano Marco Galeotti però non ci stava e, dopo la prima vera discesa verso il Ponte del Cogno, inserita prima di una salita di 8 chilometri fino a Forcella Mendana, si riprendeva la testa della corsa, staccando di 1’ Ragnoli, Valerio, Dalvai, Cortesi e Righettini.
Al passaggio dal Gpm di Forcella Mendana (2100 metri), dopo poco più di 2 ore di gara, ecco di nuovo Ragnoli al comando, questa volta con ben 3’ su Valerio e Galeotti. Al Guado della Sera, entrati nell’ultimo quarto di gara, Ragnoli aveva 5’ sui suoi avversari, vantaggio che aumentava sempre di più man mano che si avvicinava il traguardo di Telve.

Il podio della gara Marathon maschile (foto Daniele Mosna)
Il podio della gara Marathon maschile (foto Daniele Mosna)

Un successo importante quello del campione bresciano che ha conquistato il gradino più alto del podio Marathon, concludendo la sua gara in 3h13'59" e soprattutto centrando l’obiettivo di consolidare la sua leadership in testa al Circuito Trentino Mtb. Una vittoria che brilla ancora di più per l’importante vantaggio sugli avversari: secondo posto per Domenico Valerio, che ha tagliato il traguardo con un tempo di 3h18'42". Terza posizione per Marco Galeotti (3h19'45").
Per quanto riguarda la Marathon femminile, assolo di Vittoria Pietrovito (Bike and Fun Team), che ipoteca la maglia di leader assoluta del Trentino Mtb. La giovane atleta di Volano, che veste anche la maglia porpora di campionessa provinciale, ha fatto il vuoto già nei primi chilometri e si è imposta con il tempo finale di 4h10'49". Sul podio, assieme a lei, sono salite Romina Ciprian (5h24'11") e Chiara Gastaldi (5h42'39").

L'arrivo trionfale di Vittoria Pietrovito (foto Daniele Mosna)
L'arrivo trionfale di Vittoria Pietrovito (foto Daniele Mosna)

Vicenzi e Sassano a segno nella gara Classic

Percorso Classic maschile vinto da Daniel Vicenzi (Chero Piping Team Sfrenati) in 1h27'56", davanti a Michael Bertasi (1h29'59") e a Nicola Dei Cas (1h31'17").
La prova femminile, invece, ha incoronato vincitrice Alessandra Sassano (Bike & Sport Team), vittoriosa con il tempo di 1h49'56". Seconda piazza per Andrea Tasser (Sarntal) in 2h05'33", terza Luisa De Lorenzo Poz (Team Estebike Zordan) in 2h12'45".

Hanno detto

Juri Ragnoli (FM Bike Factory Team)
«Ho gestito la prima parte di gara, studiando o miei avversari. La Marathon è una gara che si vince solo al traguardo. Avevo tempo per attaccare. L’ho fatto nell’ultima lunga discesa, che non mi aspettavo così tecnica, fondo bagnato e giochi di ombre e luci che mi hanno messo a dura prova. Anche perché non ero cosciente del vantaggio che avevo sui miei inseguitori. Sono davvero felice, volevo vincere anche per difendere la maglia di leader del Trentino MTB, a cui tengo particolarmente».

Domenico Valerio (Ellegi Squadra Corse)
«Sono felicissimo del mio secondo posto dopo un campione come Juri Ragnoli. Fin dai primi chilometri ho cercato di stare al suo passo e al suo ritmo. Nella lunga discesa finale, la sua bravura e la sua esperienza hanno fatto la differenza e non sono riuscito nel mio intento. Mi sono comunque divertito tantissimo».

Marco Galeotti (Zerozero Team)
«Sono molto soddisfatto anche perché vengo da un periodo non troppo felice dal punto di vista fisico. Volevo fare bene perché amo questa gara, è una di quelle che preferisco in assoluto per il suo grado tecnico, oltre che per il territorio, l’organizzazione e l’ospitalità davvero ad alti livelli».

Vittoria Pietrovito (Bike and Fun Team)
«Ho gestito una gara in solitaria anche perché le mie migliori avversarie oggi erano assenti. Ho comunque dato il massimo e il vantaggio accumulato sulle mie inseguitrici mi ha dato la possibilità di gestire la gara e di divertirmi. Un tracciato mozzafiato e un percorso tecnico bellissimo, non rovinato dalla pioggia, che mi ha regalato davvero tante soddisfazioni. Sono felicissima anche del mio risultato al Circuito Trentino MTB, non mi aspettavo di vincere tre tappe».

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