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Ciclismo Femminile

La nonesa Giada Borghesi approda al World Tour Femminile

Giada Borghesi sbarca nel World Tour femminile: da oggi vestirà la maglia della formazione americana Human Powered Health Cycling, dove troverà l’altra trentina (di Storo) Barbara Malcotti.

Giada Borghesi, fresca vincitrice del campionato italiano gravel
Giada Borghesi, fresca vincitrice del campionato italiano gravel

«Approdare in una squadra World Tour è un sogno che diventa realtà – spiega Borghesi, che raggiunge così in gruppo la sorella maggiore Letizia, in forza alla Ef Education Cannondale -. Sono orgogliosa di entrare a far parte del team Human Powered Health. Ho sentito subito un clima accogliente, tranquillo e professionale e non vedo l’ora di iniziare la mia avventura».
La 21enne nonesa lascia così la Btc City Ljubljana Zhiraf Ambedo e debutterà con il suo nuovo team al Giro d'Italia femminile, a partire dal 7 luglio.
«Ringrazio la Btc City Ljubljana Zhiraf Ambedo per questa parte di stagione insieme – aggiunge Giada -. È stata un’esperienza breve ma importante per la mia carriera».
Il 2024 è stato un anno di svolta per Borghesi. La trentina ha inanellata ottimi risultati, soprattutto in virtù della ancor giovane età. Giada ha conquistato una vittoria di tappa al Giro Mediterraneo Rosa, poi quarta alla Classique Morbihan, sesta al Grand Prix du Morbihan, quarta al Grand Prix Féminin de Chambéry, terza nella terza tappa del Tour Féminin International des Pyrénées e nella top ten alla Durango–Durango.
«Sono grata perché mi è stato permesso di partecipare a competizioni internazionali all'estero che mi hanno permesso di dimostrare il mio valore in corse con atleti di alto livello» precisa la nonesa, ora proiettata sull’esperienza al Giro Rosa, che scatterà con una cronometro a Brescia. «Non vedo l’ora di vivere l’atmosfera della corsa rosa e di mettermi alla prova contro atlete di altissimo livello» conclude Borghesi, fresca di conquista della maglia tricolore del gravel, lei che pratica anche il ciclocross.
«Il ciclismo può essere pericoloso, quindi è necessario essere molto preparati tecnicamente – afferma -. Credo che il ciclocross e il gravel migliorino molto l'atleta in questo senso. Il ciclocross prepara a sforzi fisici brevi e intensi, mentre il gravel prepara alle gare di resistenza».

Autore
Luca Franchini
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