Piaccia o meno, si chiama «Tour of the Alps»...
Si chiama «Tour of the Alps». La denominazione assunta da quello che un tempo fu il Giro del Trentino, poi allargato ai vicini confini dell’Alto Adige e a quelli del Tirolo austriaco, ha dato un respiro internazionale alla corsa – divenuta euroregionale - anche a parole, ma sta creando non pochi problemi a molti.
Non ultimo a chi, oggi a Milano, ne ha parlato in sede di presentazione dell’evento. Tante, troppe volte si è sentito e si sente pronunciare il nome della manifestazione organizzata dal Gs Alto Garda con uno zoppicante inglese, che sfocia nel francesismo: «Tour des Alpes». Lo hanno ribadito in più, e a più riprese.
Ok i limiti di pronuncia, ok le lacune nella conoscenza della lingua inglese, ma quella denominazione di carattere internazionale ad alcuni sembra proprio non andare giù. Senza fare nomi, per non sottolineare le difficoltà nella pronuncia palesate dall’uno piuttosto che dall’altro. L’elenco sarebbe piuttosto lungo.
Vien da chiedersi: nome azzeccato? Forse sì, forse no, ma tale è. E allora prendiamoci due minuti (non ne servono di più) per imparare questa benedetta formuletta inglese, queste semplici quattro parole: Tour of the Alps.
Non è difficile, o per qualcuno forse lo sarà, ma in quel caso ce le si scriva in un leggibile maiuscolo su un bigliettino, da tirar fuori all’occorrenza, riportando la formula nel più comodo italiano: «Tur of de Alps».
Si eviterebbe qualche figuraccia (perché tale è, suvvia, sono quattro parole) e si eviterebbe pure di fare della gratuita promozione a montagne altrui.