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Magagnotti: «A Borgo la vittoria più bella, grazie Claudio»

Alessio Magagnotti quest’anno ha alzato le braccia al cielo quindici volte. A Borgo Valsugana aveva già vinto la Coppa di Sera tra gli Esordienti, ma vincere la Coppa d’Oro ha un altro sapore.

Magagnotti portato in trionfo dal presidente del Vc Borgo Stefano Casagranda (foto Daniele Mosna)
Magagnotti portato in trionfo dal presidente del Vc Borgo Stefano Casagranda (foto Daniele Mosna)

«Sicuramente questa è la mia vittoria più bella – commenta il vincitore -. Ci tenevo molto e sono contentissimo. Oggi non ho vinto solo io, ma ha vinto la squadra. Devo dire un “grazie” ai miei compagni, su tutti Idrizi, Sandri e Caresia, che sono stati super. E poi un “grazie” enorme al mio direttore sportivo Claudio Caldonazzi. Martedì scorso ci ha fatto vedere i video degli errori che abbiamo commesso domenica scorsa alla Coppa Dino Diddi. Abbiamo cercato di non ripeterli e… abbiamo vinto».
Rispetto allo scorso anno, Magagnotti ha dimostrato di avere un altro passo in salita, lui che spesso ha vinto le corse in volata, forte di un ottimo spunto veloce. «Ci ho lavorato sì – aggiunge il trentino della Forti e Veloci -. A dire il vero, nel finale non pensavo di riuscire a scollinare per primo al Gpm. Non avevo buone sensazioni, né ottime gambe, perché mi ero già spremuto sulla salita di Tenna per fare selezione. Ho cercato di stringere i denti e di rimanere con i migliori. A quel punto non potevo mollare».
Che emozioni ha provato sul rettilineo d’arrivo di via Spagolla? «È stato magnifico, questa giornata la ricorderò per tutta la vita» replica Magagnotti.

Foto di gruppo per la Forti e Veloci (foto Daniele Mosna)
Foto di gruppo per la Forti e Veloci (foto Daniele Mosna)

Il vero vincitore di giornata, come da tradizione alla Coppa d’Oro, è il direttore sportivo del primo classificato, Claudio Caldonazzi, che quest’anno ha esultato ventisette volte assieme ai propri corridori. «La stagione era già perfetta due mesi fa, ora è difficile trovare altre aggettivi per questi ragazzi – commenta Caldonazzi, che nel 2023 ha brindato ai due titoli tricolori conquistati da Magagnotti e Caresia, nella cronometro e nella corsa su strada, senza dimenticare quello dell'inseguimento a squadre -. Siamo riusciti a costruire una squadra compatta, che lavora. Un gruppo di corridori che si sacrificano l’uno per l’altro. È servito del tempo, ma questi risultati non arrivano per caso. Senza la collaborazione di tutti non avremmo vinto la Coppa d’Oro».
Spesso è il direttore sportivo a ringraziare i propri corridori. Oggi sono loro a dire “grazie” a Claudio Caldonazzi. «È stata una delle più belle corse che abbia mai visto – aggiunge Caldonazzi -. Quest’anno abbiamo vinto ventisette volte e questo è stato il successo più sofferto. Sia per il prestigio della corsa, sia perché fino a quando non ho visto Magagnotti transitare per primo all’ultimo Gpm aveva l’ansia addosso. Quando l’ho visto passare, mi è passato tutto».

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