Gli assoli di Lucca e Sbarberi, la sinfonia della Forti e Veloci
Il nostro «podio della settimana» celebra il magic moment di Riccardo Lucca, la «prima volta» dell’esordiente Noè Sbarberi e la grande prova corale degli Allievi della Forti e Veloci. Successi che hanno un differente peso, ma ognuno con un proprio significato.
1. RICCARDO LUCCA (Elite, Work Service)
Prima l’acuto vincente sul traguardo di Sirolo, nella quarta tappa dell’Adriatica Ionica Race. Poi la nuova affermazione sulle strade del Giro del Piave, dove il 25enne passista-scalatore roveretano ha bissato la vittoria conquistata nel 2021.
Riccardo Lucca ha vissuto la settimana perfetta e ha saputo sfruttare il terreno a lui più congeniale – la salita – per conquistare due successi di peso, pregiato carburante per alimentare le ambizioni di passaggio al professionismo. Dopo aver visto sfumare il «grande salto» lo scorso anno, Lucca non ha mollato la presa e la scorsa settimana ha lanciato un messaggio forte e chiaro. Le qualità certo non gli mancano.
2. FORTI E VELOCI (Squadra Allievi)
A salire sul gradino più alto del podio è uno soltanto, ma a vincere – domenica scorsa nella gara Allievi di Romagnano – è stata la squadra, la Forti e Veloci, che ha onorato al meglio la corsa di casa. Melsan Idrizi ha promosso la fuga decisiva, in cui sono riusciti a inserirsi anche Edoardo Caresia e Alessio Magagnotti, bravi a farsi trovare pronti e a cogliere l’occasione.
Magagnotti, che era uno dei principali candidati alla vittoria, ha finalizzato il grande lavoro di squadra e ha colto il quarto successo stagionale, con Caresia terzo e Idrizi quinto. Tutti e tre, tra l’altro, sono atleti al primo anno in categoria.
Il team diretto da Claudio Caldonazzi ha piazzato un quarto atleta nella top 10, Alessio Bruseghini. Difficile chiedere di più.
3. NOÈ SBARBERI (Esordiente, Grafiche Zorzi Storo)
La prima volta non si scorda mai e difficilmente potrà scordarla Noè Sbarberi. L’esordiente classe 2009 della Grafiche Zorzi Storo ha centrato la prima vittoria in categoria a Romagnano grazie a un colpo di mano nel finale di gara, rovinando i piani agli attesi protagonisti di giornata.
Nei primi tre mesi e mezzo dell’annata agonistica in corso, il giovane Noè non si era mai piazzato. A Romagnano ha voluto fare le cose in grande, ha avuto il merito di provarci e si è concesso una meritata domenica di gloria.