Moscon, la Forti e Veloci e Zambelli raccolgono applausi
Il volto infangato di Gianni Moscon, frenato dalla sfortuna sulle pietre della Parigi-Roubaix, i giovani acuti (gli ennesimi di un trionfale 2021) degli Esordienti Alessio Magagnotti e Brandon Fedrizzi, il bel piazzamento dello stagista Samuele Zambelli. Il nostro “podio della settimana” celebra le loro prestazioni, che hanno portato a risultati differenti, ma tutti – a loro modo – significativi e importanti.
1. GIANNI MOSCON (Professionista, Ineos Grenadiers)
Il suo quarto posto non spiccherà nell’albo d’oro e negli annali della Parigi-Roubaix, ma il ciclismo non è solo di chi alza le braccia al cielo. È uno sport “sporco”, fatto di fatica, di coraggio, di watt, che mai come in una gara come la Parigi-Roubaix hanno bisogno di una componente fondamentale per tradursi in risultato, la fortuna. Gianni la fatica ce l’ha nel Dna, il coraggio non gli manca, i watt tanto meno, ma domenica di fortuna ne ha avuta ben poca. È mancata quella componente che avrebbe potuto tradurre una prestazione da “dieci e lode” in una vittoria. A tornare a casa con la “pietra” del vincitore in mano è stato Sonny Colbrelli (poco male), ma per lunghi chilometri a danzare sulle pietre – con tutti gli altri a rincorrere – era stato il 27enne di Livo. Ci riproverà e chissà… la prossima volta, con un pizzico di fortuna in più, potrà tradurre il quarto posto del 2021 in qualcosa di più grande, che ha dimostrato di avere nelle gambe.
2. FORTI E VELOCI (Esordienti)
Bisogna sempre prestare la dovuta cautela a celebrare le vittorie ottenute in campo giovanile, che un loro peso specifico comunque lo hanno, perché non si vince mai per caso, soprattutto quando i successi conquistati in una sola stagione raggiungono la doppia cifra. Domenica scorsa a Villa Verucchio, in Romagna, la squadra Esordienti del Cc Forti e Veloci ha siglato l’ennesima doppietta: il classe 2007 di Avio Alessio Magagnotti ha centrato la 13esima affermazione del 2021, il bolzanino Brandon Fedrizzi (campione italiano di categoria) la 15esima. In tutto, tra i due, fanno 28. I due ragazzi andranno lasciati crescere e fatti crescere, con pazienza. Ma le basi si cui lavorare sembrano proprio esserci. Assieme ai due merita un plauso tutto lo staff tecnico del club rossoblù, che quest’annata la ricorderà a lungo.
3. SAMUELE ZAMBELLI (Stagista, Androni Sidermec)
Il volanese non ha mai smesso di credere alla possibilità di compiere il grande salto tra i professionisti. Nelle ultime stagioni ha vestito più volte la maglia azzurra e in questo finale di stagione sta sostenendo uno stage con l’Androni Sidermec di Gianni Savio, che ha sempre tenuto in grande considerazione gli atleti trentini (da Gilberto Simoni e Alessandro Bertolini fino a Mattia Bais, che dallo scorso anno indossa la casacca dell’Androni). Zambelli sta cercando di sfruttare al meglio l’occasione e al Giro di Sicilia ha conquistato un ottavo posto di tappa. Il classe 1998 di Volano sta dimostrando di poterci stare in quel gruppo, quello dei “pro”. A Savio non dobbiamo certo dirlo noi: il ragazzo un’occasione se la merita. Nella speranza che gli venga data.