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Moscon sogna a cinque cerchi: «serviranno istinto e tempismo»

Sabato 24 luglio alle 4 (ora italiana) avrà inizio la prima esperienza olimpica di Gianni Moscon, che a Tokyo sarà impegnato nella prova in linea maschile, una delle più attese dell'intenso programma dedicato al ciclismo.

Gianni Moscon (al centro) assieme agli altri azzurri olimpici
Gianni Moscon (al centro) assieme agli altri azzurri olimpici

Nel 2021 il 27enne trentino di Livo ha ritrovato se stesso e il colpo di pedale dei giorni migliori, tre volte vincitore in stagione (due tappe al Tour of the Alps e successo al Gp di Lugano) e preziosa spalla di Egan Bernal al Giro d’Italia. I grandi progressi mostrati in salita da Moscon – per caratteristiche uomo da classiche – lasciano ben sperare per la gara a cinque cerchi, che sarà particolarmente impegnativa. Tradotto in cifre, 234 chilometri e 4865 metri di dislivello positivo, con partenza dal Musashinonomori Park ed arrivo al Fuji International Speedway. Il punto più alto del percorso è rappresentato dalla vetta del Fuji Sanroku, Gpm posto a 1451 metri di altitudine, a circa 90 chilometri dalla conclusione. La salita misura 15 chilometri, con una pendenza media del 6%.

Moscon e i compagni della squadra azzurra hanno provato il percorso di gara. Che impressione le ha fatto?
«Il percorso è molto impegnativo e poi c’è il Mikuni Pass che è durissimo – spiega Moscon da Tokyo – Una salita di 5 chilometri con pendenze che mai scendono sotto il 12%, con punte al 20%. Gli ultimi due chilometri sono al 8-10%. In totale 7 chilometri, durissimi. Sarà una gara molto selettiva».

A Tokyo che ambiente avete trovato?
«Qui in Giappone procede bene - replica il noneso della Ineos Grenadiers - Siamo alloggiati sul Lago Yamanaka, lungo il percorso di gara. In questi giorni abbiamo lavorato bene. La condizione è buona, siamo un bel gruppo e ci sono tutti i presupposti per poter fare una bella gara».

Il clima com’è?
«È molto caldo e umido, in salita si suda parecchio».

L’Italia, oltre a Moscon, schiererà al via Nibali, Ciccone, Bettiol, Caruso e Ganna. Cosa ci si può aspettare dagli azzurri?
«La nostra è una squadra di livello medio-alto – commenta Moscon - Non abbiamo la superstar, ma siamo tutti potenzialmente in grado di fare un buon risultato. Cercheremo di non trovarci a inseguire e, a turno, di essere presenti nelle azioni che contano. In corsa, poi, bisognerà seguire l’istinto, cercando di cogliere il momento giusto».

La corsa olimpica scatterà alle 4 del mattino ora italiana, con arrivo previsto poco dopo le 11. Moscon rappresenterà una delle carte pesanti dell'Italia, sorretto dall'ottima condizione fisica che ne ha caratterizzato l'intera stagione.
I grandi favoriti sono altri (da Van Aert a Pogacar, la lista è lunga e qualificata), ma sognare costa nulla. E Moscon sarà sicuro protagonista.
Il corridore di Livo vanta già due piazzamenti nella top 5 ai Mondiali, quarto ad Harrogate nel 2019 e quinto a Innsbruck nel 2018. Quando indossa la maglia azzurra, Moscon difficilmente tradisce. C'è da scommettere che sarà così anche sabato a Tokyo.

Autore
Luca Franchini
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