Giro d’Italia: Rivi protagonista in fuga nella terza tappa
Nella giornata di Taco van der Hoorn, vincitore della terza tappa del Giro d’Italia al termine di una lunga fuga, sono arrivati applausi anche per Samuele Rivi, che si è messo a disposizione del compagno di squadra Vincenzo Albanese.
Il classe 1998 di Mezzolombardo è entrato nell’azione di sette corridori che ha animato la corsa e che è poi risultata decisiva, complice il grande lavoro svolto dal corridore trentino della Eolo Kometa. A vincere è stato il 27enne olandese van der Hoorn, che nel finale si è liberato della compagnia di Simon Pellaud (l’ultimo dei compagni di fuga a mollare la presa) ed è andato a prendersi il successo più importante della carriera, in una giornata che rimarrà impressa nel suo album dei ricordi.
«L’obiettivo era quello di consolidare la maglia di leader della classifica dei Gpm di Albanese, che può garantire una buona visibilità alla squadra – ha raccontato Rivi a fine gara – Mi è stato chiesto di entrare nella fuga per dargli una mano e ho cercato di fare del mio meglio».
Rivi è stato ripreso dal gruppo a una quarantina di chilometri dal traguardo, non prima di aver centrato l’obiettivo di giornata con Albanese. Van der Hoorn, invece, è andato addirittura a prendersi la vittoria di tappa.
«Se van der Hoorn ha vinto anche grazio al mio lavoro, la cosa non mi può fare troppo piacere – ha aggiunto Rivi – Io ho pensato a fare la mia parte e adesso dovrò cercare di recuperare energie in vista delle prossime tappe».
Alla vigilia della partenza del Giro, il corridore rotaliano ci aveva confidato di voler spendere bene le energie, scegliendo con testa le tappe adatte alle azioni dalla distanza.
«Quella di oggi era una di quelle, una tappa in cui la fuga poteva arrivare – ha concluso Rivi – Correndo di supporto, devo ovviamente pensare anche alla squadra».
L'impresa di Taco van der Hoorn
Le fughe si chiudono spesso con una stretta di mano e una pacca sulla spalla tra i coraggiosi di giornata. A volte, però, si tramutano in imprese da raccontare a figli e nipoti.
Taco van der Hoorn ha vissuto una giornata memorabile a Canale. Ha creduto nella vittoria fino alla fine e, dopo aver sfruttato il grande lavoro del trentino Samuele Rivi, nel finale si è involato in solitaria verso il traguardo, resistendo al ritorno del gruppo.
Il plotone si è affidato al lavoro della Bora-Hansgrohe di Cesare Benedetti e Daniel Oss, che hanno lavorato in favore di Peter Sagan. Gli altri si sono mossi solo nei chilometri conclusivi, quando ormai era troppo tardi.
Così a esultare è stato l'olandese della Intermarché-Wanty-Gobert. La volata generale è valsa soltanto il secondo posto, che è andato a Davide Cimolai, secondo davanti al grande favorito di giornata Peter Sagan e a Elia Viviani, quarto.
Domani si inizierà a fare sul serio anche tra gli uomini di classifica, con la tappa con arrivo a Sestola. In maglia rosa c’è ancora Filippo Ganna, con 16” di vantaggio sul norvegese Foss e 20” su Evenepoel. Moscon è sesto a 26”. Ma la situazione, tra 24 ore, sarà sicuramente differente.
Ordine d'arrivo terza tappa (Biella-Canale 190 km)
1. Taco Van Der Hoorn (Intermarchè Wanty Gobert) 4h21'29"
2. Davide Cimolai (Israel Start Up Nation) a 4"
3. Peter Sagan (Bora Hansgrohe)
4. Elia Viviani (Cofidis)
5. Patrick Bevin (Israel Start Up Nation)
6. Gianni Vermeersch (Alpecin Fenix)
7. Fernando Gaviria (UAE Team Emirates)
8. Alberto Bettiol (EF Education Nippo)
9. Stefano Oldani (Lotto Soudal)
10. Jacopo Mosca (Trek Segafredo)
Classifica generale
1. Filippo Ganna (Ineos Grenadiers)
2. Tobias Foss (Jumbo Visma) a 16"
3. Remco Evenepoel (Deceuninck Quick Step) a 20"
4. João Almeida (Deceuninck Quick Step)
5. Rémi Cavagna (Deceuninck Quick Step) a 21"
6. Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) a 26"
7. Aleksandr Vlasov (Astana) a 27"
8. Alberto Bettiol (EF Education Nippo) a 29"
9. Jonathan Castrovejo (Ineos Grenadiers) a 30"
10. Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 32"