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Europei: Trentin e Borghesi da applausi

Titolo, maglia e medaglia d’oro sono finite nel palmares e nella bacheca di Giacomo Nizzolo ed Elisa Balsamo, ma nei successi europei del velocista milanese e della under 23 piemontese ci sono anche le firme – e le energiche pedalate – di Matteo Trentin e della nonesa Letizia Borghesi.
È stata grande Italia oggi alla rassegna continentale di Plouay, in Francia, dove le squadre dirette dai C.t. Davide Cassani e Dino Salvoldi si sono dimostrate tali. Se è vero che l’unione fa la forza, è stata proprio quella – l’unione - a rendere possibile il doppio successo.

Trentin (secondo da sinistra) con la squadra azzurra a Plouay
Trentin (secondo da sinistra) con la squadra azzurra a Plouay

Il primo, in ordine cronologico, è stato quello della 22enne piemontese Elisa Balsamo, già campionessa del mondo junior nel 2016 a Doha. Ora la portacolori del team Valcar può brindare a un nuovo successo internazionale, conquistato allo sprint davanti all'olandese Lonneke Uneken e alla danese Emma Cecilie Jogensen, argento e bronzo.
Le azzurre hanno tenuto chiusa la corsa, con la bolzanina Elena Pirrone (quarta lunedì nella cronometro under 23) e la trentina Letizia Borghesi che hanno contribuito alla causa. Per Letizia è pure arrivato un piazzamento a ridosso della top 10, undicesima all’arrivo alle spalle dell’altra azzurra Chiara Consonni. Le due hanno traghettato alla perfezione Elisa Balsamo nel finale, la piemontese ha ringraziato a modo suo, con uno sprint regale, che le ha permesso di succedere nell’albo d’oro alla trentina Letizia Paternoster, vincitrice lo scorso anno ad Alkmaar.

Letizia Borghesi in maglia azzurra a Plouay
Letizia Borghesi in maglia azzurra a Plouay

Per l’Italia del C.t. Cassani è arrivata addirittura la terza affermazione consecutiva, dopo quelle di Matteo Trentin (2018) ed Elia Viviani (2019). Gli azzurri hanno controllato la corsa in maniera impeccabile. Dapprima assieme ai francesi, poi hanno fatto da loro.
Matteo Trentin ha interpretato al meglio il ruolo del regista. Nel momento clou della corsa ha messo la museruola all’indiavolato Mathieu Van der Poel, rispondendo al doppio attacco sferrato dal fuoriclasse olandese. Il vice campione del mondo ha poi seguito il norvegese Bystrom, con cui è rimasto all’aria per qualche chilometro, a precedere il gran finale.
Dopo che Affini e Visconti avevano terminato il loro compito, è toccato a Ulissi, Trentin, Cimolai e Ballerini. Ulissi ha tenuto alta l’andatura fino a 2 chilometri dal traguardo. Trentin, con tanto di lingua fuori, ha fatto da locomotiva del treno azzurro nei 1300 metri successivi. Poi è toccato a Cimolai, infine a Ballerini, che ha lanciato alla perfezione Nizzolo, primo davanti al favorito numero uno per la vittoria, Arnaud Demare, e al tedesco Pascal Ackermann. Niente male.
«Ulissi, Ballerini ed io avevamo il compito di chiudere sui vari tentativi di fuga – ci ha raccontato Trentin al termine della corsa – Qualora si fosse arrivati all’ultimo giro con il gruppo ancora compatto, avremmo poi dovuto lavorare tutti per Nizzolo. Così è stato e Giacomo ha finalizzato alla grande il lavoro di squadra».
Poi gli abbracci e l’inno di Mameli, da cantare tutti assieme. Agli Europei, ancora una volta, ha sventolato il tricolore. Quello di Nizzolo e Balsamo, ma anche quello di Trentin e Letizia Borghesi. Da applausi.

Ordine d’arrivo Under 23 donne

1. Elisa Balsamo (Italia) 81,9 km in 2h15'27" (36,28 km/h)
2. Lonneke Uneken (Olanda)
3. Emma Norsgaard (Danimarca)
4. Franziska Koch (Germania)
5. Wilma Olausson (Svezia)
6. Kata Blanka Vas (Ungheria)
7. Shari Bossuyt (Belgio)
8. Silke Smulders (Olanda)
9. Evita Muzic (Francia)
10. Chiara Consonni (Italia)
11. Letizia Borghesi (Italia)
33. Vittoria Guazzini (Italia)
35. Silvia Zanardi (Italia) a 11"
38. Elena Pirrone (Italia) a 1'30"

Ordine d’arrivo Elite maschi

1. Giacomo Nizzolo (Italia) 177,4 km in 4h12'23" (media 42,20 km/h)
2. Arnaud Demare (Francia)
3. Pascal Ackermann (Germania)
4. Mathieu Van der Poel (Olanda)
5. Jasoer Stuyven (Belgio)
6. Davide Ballerini (Italia)
7. Maciej Paterski (Polonia)
8. Ivan Garcia Cortina (Spagna)
9. Adam Toupalik (Rep. Ceca)
10. Benoit Cosnefroy (Francia)
30. Davide Cimolai (Italia) a 3”
40. Diego Ulissi (Italia) a 10”
45. Matteo Trentin (Italia) a 10”
49. Giovanni Visconti (Italia) a 10”
79. Edoardo Affini (Italia) a 6’15”

Autore
Luca Franchini
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