La «ruspa» Smarzaro punta a un 2020 da protagonista
Il 2020 sarà l’anno della verità per Daniel Smarzaro, che per la nuova stagione agonistica ha un unico obiettivo: il grande salto nel mondo dei professionisti. Il corridore valsuganotto ha debuttato domenica scorsa e lo ha fatto proprio in una gara professionistica, il Trofeo Laigueglia, 30° all’arrivo.
Nel 2019 ha vinto due corse, il 24 marzo a Montecassiano e il Trofeo Città di Brescia del 2 luglio, poi cinque volte terzo e spesso nella top 10. Ora Daniel vuole alzare l’asticella e essere protagonista fin da subito: al pari del 2019, vestirà la maglia del Team General Store, che da quest’anno è in possesso di licenza Continental. Si spiega così la partecipazione al Laigueglia e alle prossime classiche del calendario nazionale, vedi Gp di Larciano e Coppi e Bartali.
Oltre al ciclismo, il giovane Smarzaro ha una grande passione per il mondo dell’edilizia, per le ruspe e gli escavatori in particolare. Il 22enne di Borgo Valsugana, conterraneo del vice campione del mondo Matteo Trentin, ruspante lo è anche nello stile di corsa: esplosivo, potente.
Com’è stata l’esperienza al Trofeo Laigueglia, la prima corsa tra i professionisti?
«Una grande emozione, mista adrenalina – replica Smarzaro, che è un classe 1997 - Debuttare in una corsa così dura non è stato facile, però ci sono arrivato pronto ed è andata discretamente bene. Ho capito che c’è da lavorare ancora molto per poter conquistare un posto fisso in quel gruppo. Quest’anno, in questo senso, sarà per me quello decisivo».
Il Team General Store da quest’anno è in possesso di licenza Continental, un’occasione per seguire un calendario di maggiore qualità rispetto al passato.
«La squadra ha fatto un bel salto di qualità approdando nel mondo delle Continental e ci ha programmato un bel calendario con i professionisti. Prossimamente saremo al Gp di Larciano e alla Coppi e Bartali: due gare di ottimo livello, che sicuramente mi daranno l’opportunità di crescere. Cercheremo di fare del nostro meglio, con l’obiettivo di portare a casa anche un piccolo risultato. In gare di quel livello avrebbe un valore sicuramente alto».
Quali saranno i prossimi impegni agonistici e gli obiettivi della prima parte della stagione?
«Prenderò parte alla San Geo, poi al Memorial Polese, al Gp di Larciano con i pro, poi alla Popolarissima e a Montecassiano. Una gara, quest’ultima, che ho vinto lo scorso anno e in cui vorrei provare a ripetersi. Detto questo, ogni corsa rappresenterà un’occasione importante: il 2020 sarà per me un anno fondamentale nell’ottica del passaggio al professionismo».
Che corridore è Daniel Smarzaro?
«Mi definirei un corridore completo: vado bene su percorsi duri, ma con salite corte ed esplosive. Avendo praticato per molti anni il ciclocross, il mio punto di forza è l’esplosività. Mi difendo bene anche in volata».
La tua corsa dei sogni?
«La Strade Bianche di Siena, è la mia preferita».
L’idolo sportivo, invece?
«Mathieu Van der Poel».
Com’è nata la tua passione per il ciclismo?
«Ho iniziato dopo molti miei colleghi, da esordiente con il ciclocross. Mio papà è sempre stato un grande appassionato di biciclette e mio fratello (Igor, ndr) ha sempre corso a livello agonistico. Fin da piccolo è stato il mio punto di riferimento. Da allievo, poi, ho iniziato ad avvicinare al ciclocross anche il ciclismo su strada. Ho smesso di fare ciclocross solamente lo scorso anno per concentrarmi al 100% sulla strada, anche se devo ammettere che mi è dispiaciuto non poco. Così facendo, però, sono arrivati fin da subito i risultati».
Qualora non dovessi riuscire a far diventare il ciclismo un lavoro, a cosa ti piacerebbe dedicarti in futuro?
«Mi piacerebbe lavorare nel mondo dell’edilizia, ruspe e scavatori sono un’altra delle mie grandi passioni».