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Under 23/Elite

Parte da Laiugueglia la rincorsa di Rigatti al professionismo

Tommaso Rigatti aveva sei anni quando venne “folgorato” da un volantino della Società Ciclistica Mori affisso sulla bacheca della sua scuola. Da allora ha sempre pedalato e adesso, all’alba dei 22 anni, sogna di raggiungere il grande sogno del professionismo.
La stagione 2020 sarà per lui l’ultima under 23, probabilmente quella decisiva ai fini del raggiungimento del suo obiettivo sportivo, da affrontare con la nuova maglia del Team Colpack, squadra bergamasca che dallo scorso anno è in possesso di licenza Continental. Il debutto avverrà tra pochi giorni, domenica 16 febbraio, al Trofeo Laigueglia, dove per la prima volta gareggerà assieme ai professionisti.

Rigatti con la nuova maglia del Team Colpack
Rigatti con la nuova maglia del Team Colpack

Nel 2019 Rigatti – classe 1998 di Mori - ha operato il primo grande salto di qualità, mettendosi in mostra e conquistando quattro vittorie, ovvero Coppa d’Inverno di Biassono, Gp San Luigi a Sona e le corse di Vinci e Gambassi Terme, in Toscana.

Rigatti a braccia alzate nel 2019
Rigatti a braccia alzate nel 2019

Cosa ti ha lasciato in dote la scorsa stagione?
«Mi ha dato la consapevolezza di aver buone capacità e la possibilità concreta di poter ambire al salto nel mondo dei professionisti – replica Rigatti – Spero veramente di riuscire a realizzare il mio sogno, visto che è da quando ho sei anni che vado in bici. E non la ho mai abbandonata».

Rigatti, test alla mano, pare avere numeri e qualità per emergere, lui che è seguito dall’iridato di Renaix 1988 Maurizio Fondriest.
«Anche a detta di chi mi ha seguito in tutti questi anni, ho delle buone probabilità di passare. Ne ho avuto conferma anche dagli ultimi test voluti dal mio procuratore Maurizio Fondriest ed eseguiti a Perugia dal suo collaborare Paolo Alberati».

A quando il debutto stagionale?
«Domenica prossima a Laigueglia, dove per la prima volta correrò con i professionisti. Il sabato successivo sarò alla San Geo e poi avanti con le altre corse del calendario. L’obiettivo principale è quello di migliorare ulteriormente il rendimento della scorsa annata e farmi notare da qualche squadra professionistica».

C’è una corsa in particolare che hai cerchiato di rosso?
«Ho già messo l’occhio su qualche gara nazionale, inoltre spero di mettermi in luce al Giro d’Italia under 23, sperando di essere in forma in quel momento della stagione».

Che tipo di corridore è Tommaso Rigatti?
«Per caratteristiche sono un passista-scalatore. Lavorerò per migliorare queste mie qualità».

Qual è la tua corsa dei sogni?
«Il Giro delle fiandre».

Com’è nata la passione per il ciclismo?
«Ho iniziato per gioco da G1, dopo aver trovato un volantino della Sc Mori a scuola. Con il passare degli anni, poi, ho capito che il ciclismo era il mio sport. Se sono arrivato fino a qui lo devo in gran parte anche ai miei allenatori, che mi hanno aiutato a diventare quello che sono ora, sotto tanti aspetti».

Oltre al professionismo, hai qualche altro sogno che ti piacerebbe realizzare?
«Ora ho un unico obiettivo, quello di passare professionista».

Autore
Luca Franchini
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