ciclismo.sportrentino.it
SporTrentino.it
Mtb

Master DH, titoli iridati ad Herin e Bonazzi

E’ andato al ceco Rotislav Stencel il titolo simbolico di biker più veloce della gara di downhill disputata sulla pista Black Snake di Daolasa, che oggi ha ufficialmente concluso il campionato del Mondo UCI Mtb Val di Sole 2016.

Stencel è sceso in 3:57.27 con un margine di 24 centesimi sul francese Oliver Nicole e di 2.86 sull’inglese David Wardell. Quarto tempo per l’azzurro Corrado Herin, staccato di 3.65. Il valdostano ha praticamente ripetuto il tempo di sabato risultato il migliore nelle prove ufficiali, ma non è bastato. “Mi è mancata la pressione degli avversari - confessa l’azzurro già vincitore della Coppa del Mondo assoluta 1997 e medaglia di bronzo ai Mondiali Elite Vail 1994 - ho disputata una gara sui tempi delle prove convinto che bastasse. D’altronde avevo un vantaggio di sei secondi sui miei rivali e volevo scendere sotto i quattro minuti, certo del risultato. Avrei potuto dare certamente un pò più di gas. Il tempo di Stencel lo vedevo senza paura. Ho un pò di amaro in bocca. Diciamo del sapore di rabarbaro, dolce amaro”. Il valdostano ha vinto il titolo nella categoria 50-54 anni con un vantaggio di 29”30 sull’altro azzurro Gian Paolo Mazzoni e di 30”69 sull’inglese Steven Jones. Non ha chiuso la gara il francese Jean Pierre Bruni, papà del campione del Mondo Elite Loic, e a sua volta campione iridato uscente nei Master.

Grande protagonista della gara femminile è stata la veronese Giovanna Bonazzi, dalla classe rimasta immutata nonostante i 17 anni trascorsi dalla fine della carriera nobilitata da due titoli iridati (Ciocco 1991 e Métabief 1993) e altrettante medaglie di bronzo (Vail 1994 e Kirchzarten 1995). Ha accettato la sfida di gareggiare ai Mondiali della Val di Sole per lo spirito agonistico che contraddistingue la sua vita, anche se all’apparenza è una donna decisamente dolce. Chiusa la parte agonistica in bike ha conquistato il titolo europeo tra i gelatai, valorizzando così la sua attività commerciale a Verona Parona. Ha staccato il quarto tempo assoluto femminile e ha vinto nettamente la categoria 50-54 in 5:51.63 con argento a Ivana Sparano. “E’ stata un’emozione straordinaria scendere sulla Black Snake dopo 17 anni. Sono arrivata in Val di Sole con il mio mezzo e in sei ex colleghi si sono messi a lavorare sulla bici per metterla a punto - spiega la veronese -. Avevo la pelle d’oca. Sono venuta per l’insistenza del tracciatore Pippo Marani e sono contenta di essere qui. Certo che la verticalità di questa pista è impressionante rispetto ai miei tempi. Noi dovevamo anche pedalare per chiudere la gara, qui arrivi al traguardo anche senza catena”. Sulla tuta ha un cuoricino con la scritta Princy4Ever. “E’ il ricordo di Claudio Princivalle, mio mentore agonistico e pioniere della Mtb a Verona con le sue Princycles. Era il 1985”.

Tornando alle categorie maschili il ceko Rostislav ha centrato il titolo iridato nella categoria 35-39 dove l’argento è andato a Werdell (+2.86) e il bronzo al neozelandese Nathan Rankin (+5.42). Quinto l’italiano Manuel dal Pozzo staccato di 18.18. “Sono ultrafelice, è stata una bella gara - commenta il Ceko -. Non mi aspettavo di staccare il miglior tempo. E’ una bella sorpresa arrivata su una pista fantastica”.

Il francese Oliver Nicole ha vanamente cullato il sogno di essere l’uomo più veloce della gara. Si aggiudica la categoria 30-34 davanti al portoghese Daniel Pombo Pereira (a 10.71) e al canadese Adam Mantle (a 11.66). Decimo l’italiano Federico Giubilato (a 17.38). “Onestamente mi aspettavo di più - confessa il transalpino - ero convinto che l’asticella per l’oro fosse sui quattro minuti. In alto la pista si è bagnata per la pioggia e vedersi battere per 24 centesimi non è il massimo. Ma sono contento del risultato e soprattutto per i numerosi francesi che mi hanno incitato lungo il percorso”.

Nella categoria 40-44 oro al piemontese Paola Alleva, di Vercelli. Ha chiuso in 4:12.58 davanti al francese Orre Raymond (+4.26) e l’irlandese Michael Cowan (+8.71). “E’ stata una gara dura - commenta l’azzurro -. la pista era polverosa e ho dovuto cambiare un po’ di linee nella parte centrale di gare. E’ andata bene”. Sinora vantava 11 titoli italiani Master, due titoli europei e un bronzo Mondiale 2015.

Lo spagnolo Ramon Figueras Bernandes si è aggiudicato il titolo 45-49 in 4:25.02 davanti alla coppia di francesi Stephane Routin (+2.83) e Nicolas Vaxelaire (+3.32). Nono l’azzurro Stephane Fia (+18.60). In quella 55-59 sul podio sono saliti lo svizzero Beinot Fellay (4:46.85), il francese Eric Delsouiller (+15.46) e dall’austriaco Max Schuster (+25.13).

Il reggiano Ernesto Pedroni si è riconfermato Campione del Mondo tra i 60-64enni (5:50.14) davanti all’altro azzurro Riccardo Vignetti (+14.34) e allo spagnolo Juan Vincente Blazquez (+37.19). “Mi sono allenato poco – spiega – ma è meglio così, questa è una pista che ti toglie la vita, solo provandola tre volte non hai più fiato”. Tra i +65 oro al canadese John Rideout in 7.27:89.

La più veloce in assoluto nella gara femminile è stata la francese Claire Blondeau (5:19.90), oro nella categoria 35-39 anni davanti alla spagnola Ruth Castro Sola (+1:15.03) e alla svizzera Yvonne Birker (1.35.43). Seconda più veloce l’austriaca Birgit Braumann (5:22.96) che ha dominato la categoria 40-44 davanti all’italiana Giuliana Gollini (+1:41.45). L’ideale bronzo della velocità donne è della svizzera Alice Kuhne con 5:38.58, tempo che le ha garantito l’oro nella categoria più giovane 30-34 con un vantaggio di appena tre secondi e otto centesimi sull’azzurra Federica Amelio. Bronzo alle ceka Dominika Durkatova. L’ultimo titolo iridato è andato alla francese Marilyne Bisson (10:05.43) che ha battuto la statunitense Lillian Pfluke (+1:41.59) nella categoria 55+.

Con la gara di downhill vanno in archivio i Mondiali Masters, in primi organizzati in Italia e coronati da grande successo, con la squadra italiana grande protagonista in pista.

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,062 sec.