Finisce in Germania il premio del “Quarantesimo”
Al Giro delle Dolomiti si è corso eccezionalmente anche oggi, mercoledì (negli anni passati giorno di riposo), allo scopo di festeggiare il prestigioso anniversario, ovvero i 40 anni di attività, da parte dell’intero staff e di tutti gli appassionati. Già, perché la “tappa del Quarantesimo” ha assunto un carattere speciale: l’A.S. Giro delle Dolomiti ha messo in palio, per l’occasione, un riconoscimento particolare.
A dominare la tappa i tedeschi Philipp Schaddel (“Team Alpecin”) e Janine Meyer (“Lexxi Smartsuits”). L’atleta di Karlsruhe ha tagliato il traguardo in 23’06”, mentre la concorrente di Colonia ha chiuso in 30’04”. Secondo posto per il leader della classifica, il vipitenese Thomas Gschnitzer, che in classifica generale precede Schaddel di 1’20”. Terzo il sarentinese Eduard Rizzi, staccato di 40”. In ambito femminile, invece, l’austriaca Andrea Scharrer (proveniente da Innsbruck) si è dovuta accontentare della seconda posizione. Cronoscalata breve, ma intensa: la carovana ha affrontato la salita Stenk-Obereggen, della lunghezza di 5,7 km per un dislivello di 618 metri. Partito dalla Fiera di Bolzano alle 8.30, il gruppo si è diretto compatto verso Cardano e Ponte Nova. Tra i concorrenti anche un’atleta del Kurdistan, Sozee Dlshid, giunta a Bolzano con il suo allenatore. Al termine della salita i concorrenti che hanno realizzato i migliori tempi assoluti maschili e femminili sono stati premiati con il “Trofeo del 40° Autoindustriale Mercedes-Benz”: Schaddel e Meyer hanno potuto così alzare al cielo quell’ambito trofeo, conquistato meritatamente. Hanno presenziato il Vicepresidente della Giunta Provinciale, Christian Tommasini (il quale ha disputato, fra l’altro, l’intera tappa), il responsabile di “Autoindustriale”, Alois Baumgartner e il responsabile di “Obereggen SpA”, Thomas Ondertoller.
In Fiera, poi, è stata festa grande: i partecipanti hanno assaporato la “torta del quarantesimo” (offerta dagli organizzatori) e brindato con dell’ottimo spumante. A rendere l’atmosfera ancora più piacevole la musica dal vivo. Il Generale Bosin ha infine menzionato il “libro del Quarantesimo”, un’opera che contiene immagini, notizie e foto delle tappe più significative del Giro. La quarantesima edizione della cicloturistica si appresta ora a vivere le fasi salienti
Caratterizzata da continui colpi di scena, la corsa si sta rivelando sempre più appassionante. Nelle prime tre tappe, infatti, si sono imposti tre concorrenti diversi: Eduard Rizzi, Thomas Gschnitzer e Stephan Unterthurner (quest’ultimo, che ha preso parte alla crono di martedì, dovrebbe presentarsi anche sabato, in occasione della tappa conclusiva). Nella quarta, come detto, ha trionfato Schaddel, uno degli atleti di punta del “Team Alpecin”, capitanato dall’ex professionista Jörg Ludewig (oggi quarto).
Ormai delineata, invece, la classifica femminile. I giochi sono quasi fatti: dopo l’uscita di scena della favorita numero uno, Marina Ilmer (l’altoatesina è rimasta vittima di un incidente all’inizio della crono bivio S. Martino in Badia-Passo delle Erbe, nella tappa di lunedì), la candidata alla vittoria finale è indubbiamente la tedesca Janine Meyer, la quale guida la classifica con ampio margine. Giovedì, venerdì e sabato di disputeranno, comunque, tre tappe durissime.
Gli scalatori puri scalpitano: domani, giovedì 28 luglio, sarà la volta de “Il mitico Passo Stelvio” (crono Prato allo Stelvio-Passo Stelvio, uno dei tapponi più affascinanti della corsa), mentre venerdì saranno in programma addirittura due crono (San Cipriano-Passo Nigra e Pozza di Fassa-Val S. Nicolò). La corsa terminerà sabato, con “Il Colle”. Nella giornata di domani sono attesi anche numerosi concorrenti del “Giro breve”, che parteciperanno alle ultime tre tappe.
Le premiazioni si svolgeranno sabato pomeriggio, presso la Fiera di Bolzano.Tra i premi più ambiti il “Trofeo Re Laurino” e il “Trofeo Regina Similde”, che verranno consegnati ai primi assoluti maschile e femminile. Ma ci sarà gloria anche per le società. Saranno compilate, infatti, due classifiche di società (solo per il “Giro completo”): una di merito e un’altra di rappresentanza. Il “Trofeo Giro delle Dolomiti” sarà assegnato all’associazione sportiva prima nella classifica di merito. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla segreteria dell’A.S. Giro delle Dolomiti: girodol@girodolomiti.com; tel.: 0471/272089: fax: 0471/270443.
Le interviste
Philipp Schaddel ha rosicchiato 18” all’attuale leader della classifica generale, Thomas Gschnitzer. L’atleta di Karlsruhe confida nella rimonta. «La tappa di oggi, tuttavia, si è rivelata difficilissima. E domani, sullo Stelvio, non avremo un attimo di tregua. Sarò costretto ad attaccare».
Dello stesso avviso anche la vincitrice, Janine Meyer. «La cronoscalta è risultata una tappa estremamente impegnativa, benché non fosse infinita».
Sozee Dlshid (Kurdistan) è stanca ma felice: «Sono contentissima di essere qui. Non avevo mai partecipato al Giro, che considero una manifestazione stupenda. Ero però già stata in Italia: il vostro Paese è bellissimo».
Non è passato inosservato il Vicepresidente della Giunta Provinciale, Christian Tommasini, il quale si è presentato alla partenza insieme agli altri concorrenti, ma al traguardo: «Ma quanto è stata dura! - ha esclamato -. Io sono un corridore, ma quando gli organizzatori mi hanno invitato alle premiazioni del “Quarantesimo” non mi sono tirato indietro: ho deciso pertanto di prendere parte all’intera tappa. Ed eccomi qui, insieme ai girini, con la divisa dell’Admo, che promuovo. Il Giro è un evento straordinario, che coinvolge e unisce popoli con culture diverse. In un periodo storico così delicato, in cui sembra prevalere la paura, il “Giro delle Dolomiti” contribuisce a lanciare un messaggio di pace davvero importante. Complimenti al Generale Bosin e al suo staff, da tantissimi anni portatori di valori così profondi».
“Autoindustriale” ha sponsorizzato la tappa: «Ci siamo sentiti in dovere di fare la nostra parte. Oggi festeggiamo anche noi i nostri primi quarant’anni», ha affermato il responsabile Alois Baumgartner.
In Fiera la festa si è accesa. Non poteva mancare uno dei fondatori del Giro, Gianni Turci, il quale aveva dato vita, alla fine degli anni ’60, alla “Settimana delle Dolomiti”, antesignana del “Giro delle Dolomiti”. «Ottenere tutte le autorizzazioni è stata un’autentica impresa, ma ne è valsa la pena. All’epoca avevo costituito, insieme ad altri appassionati, il “G.S. Vigorelli”, con l’intenzione di coinvolgere i cicloamatori bolzanini. Dopo l’esperimento “Passo Palade-Passo Mendola”, abbiamo maturato l’idea di organizzare una nostra manifestazione. Tutto ha avuto inizio dai percorsi programmati da Vincenzo Russo. Con il trascorrere degli anni, poi, l’evento ha raggiunto i livelli attuali».