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Paez, Bigham: la firma dei favoriti sulla distanza Marathon

Esattamente dieci anni dopo il suo primo successo, il colombiano Hector Leonardo Paez Leon ha messo la sua firma anche sulla 22. edizione della Südtirol Dolomiti Superbike. Oggi il sudamericano ha vinto sui 119 chilometri del percorso Marathon precedendo Kristian Hynek della Repubblica Ceca e lo svizzero Urs Huber. Tra le donne, ha trionfato la britannica Sally Bigham, che si è presentata nettamente per prima al traguardo di Villabassa. Al secondo posto si è piazzata la lombarda Valentina Frasisti con la lituana Katazina Sosna che ha completato il podio.

Nonostante (o forse proprio perché) in questa stagione il programma preveda due importantissimi eventi come le Olimpiadi e i Mondiali, la 22. edizione della Südtirol Dolomiti Superbike è stata gremita come quasi mai prima d'ora. E così la mountainbike-marathon di oggi, che ha attraversato i cinque comuni dell'Alta Pusteria Villabassa, Braies, Dobbiaco, San Candido e Sesto, ha visto al via quasi tutta l'Elite mondiale. E il podio, sia in campo maschile che femminile, è di altissima qualità.

Tra gli uomini, a imporre per primo il ritmo è stato il portoghese Tiago Ferreira, fresco campione mondiale. „Fa quasi paura quando dà gas. E' come se fosse seduto su una moto“, commenta Hannes Pallhuber, vincitore del percorso corto. Ferreira ha comandato per circa 45 chilometri, fino alla salita del Monte Baranci di San Candido. Poi, però, sull'ascesa del Monte Croda Rossa di Sesto, Paez si è preso la testa della corsa, ha aumentato il ritmo, ha vinto il terzo gran premio della montagna e ha accumulato un vantaggio di circa 50 secondi. Negli ultimi chilometri Kristian Hynek ha provato a tornare sotto e ha recuperato terreno, ma è giunto all'arrivo con 19 secondi di ritardo.

„Ho alzato il ritmo sulla salita del Monte Croda Rossa e ho visto che gli altri non riuscivano a seguirmi“, commenta Paez al traguardo. „Negli ultimi chilometri ho pensato che non ce l'avrei fatta“. Dopo il Campionato del mondo, si è infortunato leggermente al ginocchio e così la preparazione non poteva essere la migliore. Ciononostante Paez ce l'ha fatta e con la vittoria di oggi si è fatto un bel regalo di compleanno, visto che domani compie 34 anni.

Per poco Kristian Hynek non gli ha rovinato la festa. L'atleta della Repubblica Ceca, terzo poche settimane fa ai Mondiali, a Villabassa è arrivato secondo. „Paez ha rischiato tanto soprattutto in discesa, mentre io ero più prudente perché il terreno era scivoloso“, dice Hynek, che negli ultimi chilometri si è avvicinato molto al vincitore, senza però riuscire a riprenderlo. „Sul percorso c'era molto traffico e non ce l'ho fatta“.
Dietro al ceko, troviamo lo svizzero Urs Huber, oggi terzo classificato ma già vincitore di tre edizione della Dolomiti Superbike. „Gli altri sono subito andati molto forte, mentre io ho fatto la mia gara e questo alla fine ha pagato“, analizza l'elvetico. Il suo bilancio: „Il paesaggio qui è davvero super, la gente è carina, il percorso mi piace e sono felice di essere salito nuovamente su questo podio“.

In campo femminile non c'è stata storia, con la vicecampionessa mondiale Sally Bigham assoluta protagonista. Ha dominato dall'inizio la gara e ha terminato i 119 chilometri del percorso in perfetta solitudine, con la seconda classificata, la giovane italiana Valentina Frasisti a 13 minuti. Tuttavia poco prima del traguardo la britannica ha tremato. „E' stata una gara molto dura. Prima di lasciarsi alle spalle l'ultima discesa, può accadere di tutto“, spiega la 38enne. Con quella di oggi, sale a quattro il numero di vittorie della Bigham alla Südtirol Dolomiti Superbike. „Otto anni fa partecipai a questa gara ed era proprio la mia prima competizione fuori dalla Gran Bretagna. Vincerla per quattro volte è qualcosa di straordinario, anche perché è una gara che ha tutto: ripide e lunghe salite, discese e tratti pianeggianti“..

Per la seconda classificata Valentina Frasisti, 24 anni e campionessa italiana in carica, oggi si è presentata per la prima volta al via della Südtirol Dolomiti Superbike. „E' una gara difficile e sono molto felice di aver centrato un buon risultato“. Nella prima parte della gara per lei è stata più una fase di studio, mentre nella seconda ha alzato il ritmo. Per la vittoria non è bastato. „Sally Bigham viaggia ad un altro livello“, spiega la giovane lombarda. Sul terzo gradino del podio, proprio come agli Europei di Sigulda (Lettonia) c'è la lituana Katazina Sosna, giunta al traguardo stanca, ma contenta. „Questa gara è davvero impegnativa, ma il meraviglioso paesaggio ricompensa tutti gli sforzi“.

La valutazione della Sosna non è approssimativa. In generale, infatti, la Südtirol Dolomiti Superbike è una delle più dure, ma fra tutte la più bella dal punto di vista paesaggistico, gara di mountainbike. Il lungo giro misura attualmente più di 120 chilometri e quasi 3900 metri di dislivello attraverso il cuore del patrimonio naturale mondiale delle Dolomiti: da Villabassa a Prato Piazza, Cimabanche, Dobbiaco e San Candido, attraverso il Monte Baranci e Sesto fino a Crodarossa e, da lì, passando per Rio Vena e Versciacco di nuovo fino a Villabassa.

La Dolomiti Superbike fu disputata la prima volta nel 1995, allora con soli 600 partecipanti. Quest'anno si sono trovati al via quasi 5000 ciclisti e cicliste provenienti da 30 nazioni. "Abbiamo dovuto ridurre il numero dei concorrenti, al fine di offrire a tutti un'esperienza piena e la massima sicurezza", spiega il numero 1 del comitato organizzatore Kurt Ploner, sollevato dopo la gara dal fatto che "tutto il meccanismo abbia funzionato senza difficoltà anche quest'anno".

"Tutto ciò non è così ovvio in una manifestazione di questa grandezza ed è stato possibile solo perché abbiamo potuto contare su un team di 1200 volontari da tutta l'Alta Val Pusteria: tutti insieme puntavano allo stesso scopo", afferma Ploner. "A loro vanno i miei più sentiti ringraziamenti, perché, assieme ai ciclisti, loro sono l'anima di quest'evento".

Ulteriori informazioni e tutte le foto su www.dolomitsuperbike.com.

Classifiche:

Elite Uomini, 119 km

1. Paez Leon Hector Leonardo (COL) 4:36.46,0
2. Hynek Kristian (CZE) 4:37.05,0
3. Huber Urs (SUI) 4:42.04,4
4. Ferreira Tiago (POR) 4:43.05,8
5. Lakata Alban (AUT) 4:44.35,2

Elite Donne, 119 km

1. Bigham Sally (GBR) 5:33.25,6
2. Frasisti Valentina (ITA) 5:46.06,3
3. Sosna Katazina (LTU) 5:48.46,1
4. Nisi Maria Cristina (ITA) 5:53.39,5
5. Gaddoni Elena (ITA) 5:59.10,7

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