Il Degasperi a Rocchetti, Nardelli 4° e Rosa 5°
Parla marchigiano e veste i colori della corazzata veneta Zalf Desirée Fior la 62ª edizione del Trofeo Degasperi, che sull’inedito traguardo del Muse ha premiato il coraggio di Filippo Rocchetti, al primo successo stagionale. Il ventenne di Montecassiano ha fatto sua la corsa organizzata da Us Aurora e Us Angarano, che ha visto grandi protagonisti anche i trentini, costretti però ad accontentarsi di un piazzamento ai piedi del podio.
Stefano Nardelli ci ha provato prima in discesa e poi in salita, il terreno a lui più favorevole, e ha chiuso quarto, a pochi centimetri dal terzo posto. Francesco Rosa ha corso con intelligenza e generosità, ma ha pagato dazio sull’ultima asperità di giornata, quinto all’arrivo a 1’13” dal vincitore.
Il Degasperi, secondo l’annuale alternanza, è scattato nel primo pomeriggio da Bassano del Grappa, con la carovana chiamata poi ad attraversare la Valsugana fino a Levico Terme e ad affrontare quattro tornate di un circuito con la salita della Tenna, a precedere l’ascesa di Bosentino e Vattaro (sede dell’ultimo Gpm) e la picchiata conclusiva verso Trento.
La corsa è entrata subito nel vivo grazie a una fuga dalla distanza promossa da una decina di corridori, tra cui anche il trentino ex Aurora e Montecorona Giorgio Berloffa, ora in forza alla Ciclismo 2000. Poco dopo il passaggio da Roncegno sono usciti dal gruppo Nardelli e Rosa, che si sono riportati sui battistrada durante la prima scalata alla Tennna.
A quel punto, si è infiammata la corsa. Nardelli ha provato l’allungo in solitaria in discesa dopo l’ultimo dei quattro Gpm della Tenna, ma ha dovuto alzare bandiera bianca, per poi riprovarci sulla salita di Bosentino, anche in questo caso marcato stretto dai compagni di fuga. Sull’ultima ascesa inserita nel percorso sono rimasti in quattro, ovvero Nardelli, Rocchetti (Zalf), Marchi (Palazzago) e Masnada (Colpack), con Rosa chiamato a stringere i denti per non perdere troppo terreno. Al Gpm scalinerà con 20 secondi di ritardo, quanto basta per essere tagliato fuori dalla lotta per il successo.
Masnada ha provato l’allungo, invano, e così il drappello dei quattro di testa si è lanciato nella picchiata verso Trento, lasciando pensare a un arrivo allo sprint. Non è stato dello stesso avviso Rocchetti, che ha anticipato la volata con uno scatto secco a 3 km dall’arrivo: il marchigiano ha subito guadagnato una quindicina di secondi e si è lanciato in solitaria verso il traguardo del Muse, tagliato in solitaria a braccia alzate. Dietro, con 25” di ritardo, gli altri tre compagni d’avventura si sono giocati gli altri due gradini del podio, andati rispettivamente a Fausto Masnada e Andrea Marchi, con Nardelli quarto. Quinto Rosa, che si è comunque potuto consolare con la vittoria del compagno di squadra Rocchetti, ricordando anche il buon settimo posto dell’élite moriano della Colpack Andrea Toniatti.
Il tutto, sotto gli occhi attenti del passistone trentino della Bmc Daniel Oss, che ha assistito alla corsa.
Ordine d’arrivo
1. Filippo Rocchetti (Zalf Desirée Fior) 162 km in 3h40’58” (media 43,989 km/h)
2. Fausto Masnada (Team Colpack) a 25”
3. Andrea Marchi (Team Palazzago) st
4. Stefano Nardelli (Norda Mg Kvis) st
5. Francesco Rosa (Zalf Desirée Fior) a 1’13”
6. Giacomo Garavaglia (Named Sport-Kemo) a 1’39”
7. Andrea Toniatti (Team Colpack) a 1’45”
8. Seid Lizde (Team Colpack) a 1’49”
9. Davide Gabbro (Zalf Desirée Fior) a 1’55”
10. Simone Consonni (Team Colpack) st