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Intervista ad Andrea Calovi dopo la gara “Padre e Figlio"

Terminata da poco la terza edizione della bella
manifestazione “Padre e Figlio-Trentino 2015”, abbiamo incontrato una delle persone più attive dell’UC Valle di Cembra, Andrea Calovi, direttore sportivo per la categoria Giovanissimi e padre del campione provinciale esordienti 1° anno.

Innanzi tutto diteci come è andata questa terza edizione?
«Direi benissimo... le previsioni del tempo non erano dalla nostra parte, ma noi ci abbiamo creduto sempre e alla fine abbiamo vinto una scommessa che pareva persa. Vedendo il cielo che si apriva con qualche spiraglio di sole era commovente dopo tutto il lavoro bestiale che ci siamo fatti ma soprattutto perché le persone e le coppie presenti a Baselga erano tantissime ed era davvero brutto e spiacevole trascorrere magari tutta la giornata in condizioni avverse».

Come nasce l'idea di far nascere questa manifestazione?
«L'idea della “Padre e figlio trentino” è nata 3 anni fa, dalla nostra società UC Valle di Cembra. L’intento è quello di promuovere, a conclusione della stagione agonistica, una cronometro a coppie aperta alla categoria giovanissimi esordienti allievi e juniores e ai loro familiari. Padri e mamme con figli, fratelli e sorelle, amici e parenti, tutti in corsa felici di pedalare per la solidarietà. Nel rispetto dello spirito originario dell’evento, organizziamo la “Padre e Figlio” nel contesto di una grande festa, a chiusura dell’anno ciclistico. Campioni e amatori, adulti e bambini, si sfidano consapevoli che il costo della loro fatica si tradurrà in un sorriso per aiutare l’associazione di Maurizio Fondriest “Fondriest for Children” con il progetto Piccolo Fratello promosso da AIL Associazione italiana per la lotta contro le leucemie. Quest’anno la manifestazione giunge alla 3° edizione: ringraziamo tutti per il generoso sostegno e l’aiuto costante, nella certezza che, ancora una volta, al traguardo vincerà la solidarietà».

Abbiamo visto nomi importanti del panorama giovanile, quanto è importante per un atleta partecipare ad un tipo di manifestazione come questa, non agonistica?
«Di nomi importanti ne abbiamo avuti, da Pirrone, Frometa e Vigilia, tutte del Mendelspek, vittoriose ai campionati italiani e europei 2015 , Luca Martignago campione italiano esordienti 1° anno 2015 e Corino Arianna campionessa italiana donne esordienti . Più che per l'atleta l'importanza è quella del genitore partecipare a una gara assieme al proprio figlio o nipote è una gioia immensa pedalare per solo 4 km tu e tuo figlio da soli ti da una carica in più scovando magari delle energie che non conoscevi e se poi la pedalata è in solidarietà alla fine diventa ancora più emozionante. Alla fine è una gara originale in cui tutti son lì "solo per divertirsi" ma tutti danno l'anima per non sfigurare, in cui i figli si arrabbiano per una volta con i genitori perché non vanno abbastanza, in cui si corre per 10 minuti ma dalle 10 del mattino alle 3 del pomeriggio e in cui neanche quando si scatena il nubifragio nessuno ci pensa a mollare! E c'è pure il fine nobile di un bel gruzzolo per beneficenza».

Quanta fatica ed organizzazione c'è dietro una manifestazione come questa?
«Di fatica ce ne è molta, i permessi, le strade da bloccare, la sicurezza sul tracciato di gara e la sicurezza per le coppie, il pasta party, pacchi gara da preparare e tutto il percorso da abbellire a grande festa... senza i volontari ( genitori dei nostri ragazzi ) senza la direzione, senza la presenza del mio Presidente Edj Ravanelli tutto questo sarebbe impossibile da fare... pensa che sul tracciato di gara quest'anno in 4 km avevamo 35 persone che erano disposte sui bivi con radioline per parlarsi tra di loro (rappresentati in grande parte da Pinè Motori) e ogni coppia aveva una moto davanti per fargli strada per questo dobbiamo fare un grosso ringraziamento a Moto Riders, Moto Club Street Souls e Clemens Biasi a supporto dei Sbieladi Racing».

Abbiamo notato che avete devoluto una parte dell'incasso in beneficenza, potete dirci verso quale progetto specifico vi siete orientati e perché?
«Abbiamo dato in beneficenza 1.300 euro all'associazione di Maurizio Fondriest “Fondriest for Children” con il progetto Piccolo Fratello promosso dall’ AIL Associazione italiana per la lotta contro le leucemie. Ci siamo orientati verso questo progetto perché siamo molto amici di Maurizio Fondriest, già nostra persona di immagine al meeting nazionale giovanissimi “Adriano Morelli” organizzato da noi a Predazzo nel 2008. Da allora Maurizio è stato sempre nostro amico e ci parlava sempre di questo progetto, pensa che lo stato di Haiti non ha i soldi per pagare i medici dell'ospedale per fare queste ricerche e curare i bambini. Da segnalare poi che i premi per "i migliori" sono stati confezionati in cesti di legno fatti a mano in un Laboratorio Protetto di Sarentino BZ (LOCIA) acquistati da noi al fine di contribuire al loro sostentamento, contenente prodotti del territorio donati da imprese locali (miele e caramelle balsamiche da Apicoltura e giardino d'erbe GOCCE D'ORO - Lucaniche nostrane da Salumificio PINÈ SALUMI dei F.lli Casagranda - Yogurt al naturale della Fattoria LE MANDRE - Formaggio nostrano di Pinè MASO PRENER - Vino Müller dalla Cantina di Montagna di Cembra) fatto questo che ha contribuito a rendere concreto e possibile l'incremento dell'importo poi devoluto per il progetto di Fondriest».

Come è andata in generale la stagione dell'UC Valle di Cembra?
«La stagione della nostra società è andata benissimo. Nella categoria giovanissimi vantiamo circa una trentina di bambini provenienti da tutta la Valle di Cembra, Trento, Pergine e Rovereto. È un bel impegno quello che facciamo anche perché il nostro scopo è quello di fare allenamenti in circuiti sicuri, per questo tre furgoni fra Pinè, Cembra e il mio a Rovereto, partono contemporaneamente alle 17 passando sotto casa dei bambini e ci troviamo a Pergine per l'allenamento nel circuito chiuso al traffico nelle vicinanze del centro commerciale. Quest’anno abbiamo partecipato a tutto il programma regionale con la partecipazione al meeting nazionale di Pineto dove ci siamo classificati al 12° posto e siamo arrivati secondi nel Memorial Rigotti, speciale classifica regionale. Negli esordienti abbiamo vinto 2 gare con Calovi Matteo e il campionato provinciale sempre dello stesso. Hanno ben figurato Zanei Alessio, Fruet Nicola e Casagrande Luca. Negli allievi 8 gli atleti con una vittoria di Casal Fabrizio in Toscana nel mese di agosto e l'ottima stagione del primo anno David Ravanelli, 10 piazzamenti nei primi dieci che assieme altri 6 hanno fatto ottimi risultati».

Autore
Sandro Botto
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