Challenge Montagna: l'ex "pro" Facchini stacca tutti alle Viote
C’è la firma dell’ex professionista Patrick Facchini sulla prova conclusiva della Challenge Internazionale della Montagna, che ha incoronato vincitori il fiemmese Gianmarco Caresia e l’atleta di Volano Annalisa Adami, primi classificati nella graduatoria combinata della due giorni organizzata dal Gruppo sportivo Marzola.
Dopo aver scalato sabato le rampe della salita Charly Gaul, con arrivo a Vason, i migliori grimpeur del ciclismo amatoriale si sono confrontati sulle rampe della Salita Tre Cime, 22 chilometri e oltre 1400 metri di dislivello, con partenza da Aldeno e traguardo posto nell’accogliente piana delle Viote.
Gli atleti al via si sono sfidati lungo l’ascesa che, il 23 maggio scorso, è stata teatro del finale della sedicesima tappa del Giro d’Italia, vinta da Joao Almeida. I big delle due ruote impiegarono circa 52 minuti a completare la salita: a Patrick Facchini, che vanta trascorsi tra i “pro” ed è stato nel recente passato anche skyrunner di ottimo livello, ne sono serviti 57’33” (media 20,85 km/h).
A infiammare la corsa ci ha pensato Federico Dal Pont (Iperlando), che è transitato al comando a Garniga Terme, seguito a breve distanza da Filippo Calliari e da un altro drappello di corridori, guidato da Facchini e dal vincitore della passata edizione, il trentino di Pergine Valsugana Andrea Zamboni.
Facchini e Calliari hanno riportato gli inseguitori sul battistrada e il primo dei due ha poi rilanciato la propria azione, lasciando sul posto i diretti concorrenti alla vittoria. Il classe 1988 di Roncone, tesserato per il team Sildom Garda, si è presentato tutto solo in zona arrivo, a braccia alzate con 42” di vantaggio sul vincitore della gara di sabato Gianmarco Caresia (Marzola) e 1’21” sul terzo classificato, il campione uscente Andrea Zamboni. Caresia ha chiuso il weekend con un primo e un secondo posto, che gli hanno garantito il successo nella classifica combinata della due giorni.
Al femminile la corsa ha seguito il medesimo copione di quello della gara del sabato, con Annalisa Adami protagonista di una lunga cavalcata solitaria. L’atleta di Volano della Bici e Sport ha raggiunto le Viote in 1h14’32” (media 16,10 km/h), abbassando di quasi due minuti il tempo fatto segnare dodici mesi fa. Per lei è arrivato anche il successo nella graduatoria complessiva delle due prove.
Seconda piazza per Anna Storari (Alé Cipollini) in 1h23’50”, terzo posto per Silvia Albanese (Montoriese) in 1h25’47”.
Gli atleti si sono poi trasferiti a Vason per le premiazioni. Nella seconda giornata hanno brindato al successo di categoria Massimo Campana della Brao Caffè Unterthurner (Gentleman A), Giancarlo Bussola della Squadra ad Alta Strada (Gentleman B), Gianmarco Caresia del Gs Marzola (Junior), Simone Capelli della Lundici Sarco (Senior A), Patrick Facchini del team Sildom Garda (Senior B), Michele Niglia del Gs Al-Gom (Super Gentleman A), Alois Vigl (Super Gentleman B), Andrea Zamboni (Veterani A) e Davide Gottardi (Veterani B) della Brao Caffè Unterthurner, Anna Storari dell’Alé Cipollini (Woman A), Annalisa Adami della Bici e Sport (Woman B) e Nicoletta Giannecchini dell’Acsi Nazionale Roma (Woman C).
Il comitato organizzatore ha inoltre riservato una maglia celebrativa per i vincitori della classifica combinata della due giorni. A indossarla, oltre ai già citati Gianmarco Caresia (Junior) e Annalisa Adami (Woman B), sono stati Simone Capelli (Senior A), Loris Casna (Senior B), Andrea Zamboni (Veterani A), Davide Gottardi (Veterani B), Massimo Campana (Gentleman A), Giancarlo Bussola (Gentleman A), Michele Niglia (Super Gentleman A), Alois Vigl (Super Gentleman B) e Anna Storari (Woman A).
Le dichiarazioni dei vincitori
Patrick Facchini (primo classificato gara maschile)
«Anche dopo aver terminato l'esperienza tra i professionisti, sono sempre andato bici e negli ultimi due anni ho inserito anche qualche gara. La passione non si è mai spenta e nel tempo libero riesco a dedicarmi ancora un po' alle due ruote. Provo a togliermi le ultime soddisfazioni. Affrontare queste salite è empre spettacolare, per me sono anche vicine a casa. Sono strade che hanno fatto la storia del ciclismo e del Giro d'Italia, riescono a darti una spinta in più e regalano emozioni. Finché avrò la possibilità cercherò di mettermi alla prova. L'età conta, ma se c'è la passione e il motore regge ancora, perché no».
Annalisa Adami (prima classificata gara femminile)
«Sono molto soddisfatta del mio weekend. Mancavano alcune atlete forti, ma sono riuscita a migliorare i tempi dello scorso anno. Sinceramente non avrei mai detto di riuscire a farlo, perché non mi sentivo benissimo. Cerco di tenermi allenata, anche andando al lavoro in bicicletta, da casa mia a Volano fino a Trento. La Salita Charly Gaul l'ho trovata più gestibile a livello di sforzo. Affrontata da Aldeno richiede maggiore attenzione nella gestione dello sforzo, perché presenta più cambi di pendenza ed è impegnativa già nel tratto iniziale. L'aanno prossimo cercherò di esserci ancora. Bisogna sempre essere pronti alle sfide, per cui "avanti con la prossima"».