Daniel Oss 7° al debutto stagionale nel Gravel alla Santa Vall
Prime pedalate ufficiali del 2024 per Daniel Oss, che nel weekend appena andato in archivio ha dato il “la” alla sua nuova avventura nel mondo Gravel, specialità che nel 2022 gli regalò una soddisfazione iridata, con la medaglia d’argento conquistata ai Mondiali di Cittadella.
Abbandonato il gruppo al termine della passata stagione, dopo quindici stagioni da professionista del ciclismo su strada, il trentasettenne originario di Pergine Valsugana ha scelto un’altra declinazione delle due ruote, da sempre vicina al suo modo di vedere lo sport che per lui ha rappresentato un lavoro e che continua a rappresentarlo, supportato da marchi di spicco come Specialized e Sportful.
Nei giorni scorsi, Oss ha preso parte alla Santa Vall, a Girona, evento spagnolo inserito nel calendario del circuito Gravel Earth Series, che propone una quindicina di tappe in tutto il mondo. La manifestazione si è sviluppata su tre giornate, con una prova a cronometro inaugurale (una rampa di 6,3 chilometri con 362 metri di dislivello positivo), una tappa di 72,6 chilometri complessivi caratterizzata da due tratti cronometrati e una frazione conclusiva di 116 chilometri e 1542 metri di dislivello positivo.
Oss si è classificato 19° nella cronoscalata inaugurale con il tempo di 17’57”, a 1’00” dal vincitore di giornata, il ceco Petr Vakoc, che vanta trascorsi da professionista con la Quick-Step e con la Alpecin (fino al 2021). Nella seconda frazione, vinta dal forte biker olandese Hans Becking, Daniel si è classificato 11°, per poi chiudere 8° nella tappa finale, seguito a ruota dall’americano Chad Haga, altro atleta che vanta nobili trascorsi nelle due ruote su strada. Non meno il vincitore, il classe 1999 danese Asbjorn Hellemose, che dopo la breve esperienza tra i “pro” con la Trek ha sposato la causa Gravel. La classifica finale ha premiato il ceco Petr Vakoc, che ha preceduto di 17” l’olandese Hans Becking e di 36” lo spagnolo David Lozano, con Daniel Oss settimo a 2’37”, seguito in ottava piazza da Hellemose.
«Mi sono sentito come alla prima gara tra i Giovanissimi»
«Era la mia prima gara della stagione – spiega Oss -. L’ho presa come un test, un modo per cominciare e per conoscere Girona, la nuova Mecca del ciclismo, gravel e non solo. Il gravel sta diventando una cosa grande e ha enormi margini di sviluppo. In Spagna si gareggiava con strade aperte, non c’è grande rigore. C’è però un’atmosfera stupenda, che accomuna chi vuol fare la gara in cerca del risultato e chi invece la affronta semplicemente per farsi un giro, un po’ come succede nelle granfondo».
Che atmosfera ha trovato? «Mi sono trovato immerso in un ambiente in cui tanti non conoscevano il mondo della strada e nemmeno conoscevano me – replica Oss -. Mi sono sentito come alla prima gara tra i Giovanissimi, la sensazione era più o meno quella. Gli sforzi però sono tosti. Tutto bello, atmosfera stupenda, ma se vuoi fare la gara per cercare il risultato devi spingere. Ho comparato i valori che ho registrato a quelli dei miei allenamenti e... non si va piano».
Oss tornerà a Girona a inizio maggio per partecipare a uno dei grandi eventi del gravel europeo, la The Traka, manifestazione capace di richiamare al via oltre 3000 partecipanti. Nel suo calendario, poi, ci sono alcune gare delle Uci Gravel World Series, che prevedono due tappe anche in Italia, il 25 aprile a Orosei (in Sardegna) e il 31 agosto a Fubine, con La Monsterrato.