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Benedetti unico trentino al via dell’Uae Tour

Cesare Benedetti sarà l’unico trentino in gara nel primo appuntamento stagionale del calendario World Tour, l’Uae Tour. Matteo Trentin, reduce dal Giro della Provenza, tornerà alle corse nel prossimo fine settimana in Belgio, dove ci sarà il debutto stagionale di Daniel Oss.
Mattia Bais, 24enne di Nogaredo in forza all’Androni, esordirà invece a inizio marzo al Trofeo Laigueglia, fianco a fianco del più giovane fratello Davide, neoprofessionista della Eolo Kometa, squadra che ha in organico anche il rotaliano Samuele Rivi.
Negli Emirati Arabi ci sarà soltanto il grestano della Bora-Hansgrohe Cesare Benedetti, impegnato all’Uae Tour da domenica 21 a sabato 27 febbraio. Cesare ha debuttato nello scorso weekend alla Clasica de Almeria, dove si è messo a servizio del velocista della squadra Martin Laas, terzo al traguardo alle spalle del vincitore Giacomo Nizzolo e del francese Senechal.
«La Clasica de Almeria è stata una corsa un po’ nervosa, con diverse cadute, ma non è stata male come gara per iniziare la stagione e rompere il fiato, in quanto non presenta un percorso troppo esigente».

Cesare Benedetti alla Clasica de Almeria
Cesare Benedetti alla Clasica de Almeria

Che sensazioni hai provato?
«Sono un po’ indietro di condizione rispetto agli ultimi due-tre anni però tutto sommato ho sentito la fatica che mi aspettavo. È sempre un po’ dura per me nelle prime battute della stagione. Quest’anno, inoltre, ho optato un po’ per una preparazione vecchio stile, con tante attività alternative oltre alla bici, per cui non mi aspettavo di essere brillante. Almeria è servita per fare un passettino di avvicinamento verso l’Uae, che fa già parte del calendario World Tour e che vede al via tanti corridori di qualità».

Dopo la Clasica de Almeria, Benedetti si è fermato in Spagna per qualche giorno di allenamento.
«Sono rimasto nei dintorni di Almeria con altri compagni di squadra che stavano facendo un mini ritiro, terminato oggi. Io sono rimasto lì fino a mercoledì, quando sono volato a Milano. Da lì, poi, ho raggiunto Abu Dhabi con un volo charter dell’organizzazione. Per me è la prima volta a questa corsa e in questa zona. In questa parte del mondo avevo preso parte al Tour dell’Oman qualche anno fa».

Benedetti in allenamento sulle strade spagnole
Benedetti in allenamento sulle strade spagnole

Capitolo Covid e misure di sicurezza: che situazione avete trovato negli Emirati Arabi?
«Giovedì, all’arrivo in aeroporto, siamo stati sottoposti a un test molecolare, che è stato elaborato nel giro di otto ore. In albergo ogni squadra mangia separatamente. Noi abbiamo una stanza sul nostro piano, dove andiamo a fare colazione e ceniamo. Possiamo lasciare l’albergo solo per recarci nel paddock, dove abbiamo le bici, e per recarci alla gara. In tutti gli altri casi è vietato uscire dalla bolla della corsa. Insomma, niente due passi all’aria aperta dopo cena. Per rendere maggiormente l’idea, ai componenti del personale della squadra è vietato scendere dalla macchina quando si recano a far benzina alla stazione di servizio».

La Bora Hansgrohe punterà forte sulle volate con Pascal Ackermann. Anche Benedetti darà il suo apporto per permettere al velocista tedesco di centrare la vittoria.
«Ci sono quattro possibili arrivi in volata e li si punterà tutto su Ackermann. Al momento le previsioni preannunciano parecchio vento nel corso della prossima settimana per cui bisognerà stare attenti. C’è il rischio di tornare a casa da questa trasferta abbastanza “finiti”».

Poi ci saranno una cronometro di 13 chilometri e due arrivi in salita.
«Uno sarà posto al termine di un’ascesa di 10 chilometri, l’altro in vetta a una salita di addirittura 20 chilometri. Per quelle tappe e per la classifica finale come squadra punteremo su Buchmann, che è al debutto stagionale, e su Konrad, che ha già corso e si è ben comportato al Giro della Provenza la settimana scorsa in Francia».

Con che aspettative ti presenti alla corsa?
«Al momento spero e mi aspetto di stare meglio giorno dopo giorno e di riuscire a fare un buon lavoro anche in vista dei prossimi appuntamenti in Europa».

Autore
Luca Franchini
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