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Trentin proiettato sulle classiche belghe: «sensazioni buone»

Da giovedì a domenica Matteo Trentin ha preso parte al Tour de La Provence, gara a tappe di quattro giorni in cui non è riuscito a lasciare il segno, ma che ha potuto sfruttare per mettere nelle gambe preziosi chilometri in vista dei prossimi impegni.

In terra francese il vice campione del mondo 2019 puntava sulla seconda tappa, ma una caduta (quella del russo Vlasov e del campione del mondo Alaphilippe a un chilometro dall’arrivo) lo hanno tagliato fuori dai giochi.
Proibitiva, per lui, la frazione con arrivo sul Monte Ventoux, vinta da Sosa, mentre nelle altre due giornate di gara il valsuganotto dell’Uae Team Emirates si è messo al servizio del compagno di squadra Alexander Kristoff.
«Purtroppo al Tour de la Provence non sono arrivati risultati, ma mi sono sentito abbastanza bene – ci ha raccontato Trentin al termine della corsa francese – Nella tappa in cui dovevo fare la volata sono rimasto imbottigliato a causa della caduta di Vlasov e Alaphilippe. Le sensazioni comunque sono buone».
Matteo ora è già concentrato sui prossimi appuntamenti in Belgio.
«Ho ancora un po’ di lavoro da fare in vista delle prime classiche della stagione, ma sono fiducioso – ha aggiunto Trentin – Nei prossimi dieci giorni mi dedicherò solo all’allenamento, per preparare al meglio le prossime gare. Per me saranno la Omloop Het Nieuwsblad e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, il 27 e il 28 febbraio».
Sarà un primo importante test per il corridore di Borgo Valsugana in vista delle classiche di marzo, il suo primo grande obiettivo della stagione, a caccia di un successo che ancora gli manca. Quello che, nella bacheca di un grande campione come lui, non può mancare.

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