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Longo e Calvetti vincono la 2° PBX ad Ala

Sono Tony Longo e Serena Calvetti i dominatori della seconda Passo Buole Xtreme, la GranFondo di Mtb disputata ad Ala, lungo un tracciato di 43 chilometri ricavato in gran parte su strade militari costruite dall'esercito italiano cento anni fa durante la Grande Guerra. Entrambi sono stati protagonisti di una prestazione maiuscola conclusa con una vittoria per distacco sul traguardo posto nella centralissima Piazza san Giovanni, da dove la gara aveva preso il via alle dieci.

Per Longo (Asd Sc Prealpi) si tratta del bis del successo 2015 e anche della settima vittoria nelle 34 gare disputate in stagione. Tra queste quella al circuito Alpen Trophy in Austria. La piemontese-veneta Serena Calvetti (Team Korratec-Keith) ha vinto alla sua prima partecipazione alla PBX, nuovamente organizzata alla perfezione dalla società ciclistica di Ala e nobilitata da oltre 500 iscritti di tutto il Nord Italia. Nota curiosa l’azzurra si era imposta due anni fa nell’ultima edizione della Lessinia Bike, che ha ora lasciato il posto alla Passo Buole Xtreme.

Il podio maschile è stato completato dal veneto Michele Casagrande (Team Korratec-Keith) e dal trentino Ivan Degasperi (Team Todesco). La PBX si è confermata classica di fine stagione tra le GranFondo italiane capace di attirare l’attenzione di atleti e team di primo piano. E per prossimo anno il GM Stefano Mellarini preannuncia delle novità.

La gara è di fatto vissuta sulla sfida tra bikers del Trentino e del Veneto. Ancora una volta decisiva per l’assegnazione delle posizioni di vertice si è rivelata la salita di 12 chilometri che ha portato il lungo serpentone di concorrenti dallo splendido fondovalle della Vallagarina alla zona di Passo Buole. E il ritmo imposto da Longo e Calvetti ha subito tolto ogni velleità ai rivali. L’azzurro ha scollinato con alcuni minuti di vantaggio su Casagrande, riuscito a sua volta a distanziare Degasperi. Sul traguardo ha chiuso in 1h59’18”70 con quasi sei minuti di vantaggio sul rivale di Vittorio Veneto (2h05’17”40) e oltre tredici sul trentino (2’12’57”20), il cui palmares stagione propone tra l’altro il titolo italiano tricolore e il quarto posto ai Mondiali Uci Master a Vermiglio.

Identica la fotografia nella gara femminile con le posizioni sul podio già cristallizzate in quota. Serena Calvetti affianca la vittoria in Vallagarina al bronzo conquistato agli italiani di Courmayeur. Chiude in 2h38’09’78 con oltre due minuti sulla trentina Menapace (2h40’55”04) e oltre nove sulla veronese Zocca (2h47’24”30).

Entusiasmante è stata peraltro la discesa in single track del Rom oggetto di mirati interventi svolti nelle ultime settimane dal gruppo coordinato da Marco Emanuelli. Lavori capaci di strappare entusiastici giudizi ai partecipanti. Si è pedalato in una giornata caratterizzata da un pallido sole ma praticamente senza pioggia (caduta leggera solo nel finale di gara) e anche la prestazione dei concorrenti ne ha guadagnato, tanto che Longo ha chiuso con un tempo inferiore di un minuto rispetto al 2015, nonostante alcune varianti apportate al tracciato.

“Fare il bis qui ad Ala era importante - commenta Longo – considerando anche il campo dei partenti. La gara è proprio bella con una salita impegnativa e una discesa che gli organizzatori hanno preparato molto bene”. Elogi ai quali si è associato Casagrande. “Passo Buole Xtreme è veramente una gara piacevole. A decidere la classifica è stata la salita: quando ho visto Longo allungare l’ho lasciato andare. E’ tra i più forti scalatori d’Europa e sarebbe stato controproducente tentare di tenere il suo passo. Bella la discesa, divertente”. Sulla stessa linea Ivan Degasperi che centra l’ennesimo podio della stagione. “Ho pedalato in scioltezza con il mio ritmo. Solo nel finale della discesa ho controllato in compagno di squadra del Team Todesco, Mattia Lorenzetti. In discesa mi si fatto sotto (ha chiuso a 19” – ndr) e ho cercato di controllarlo per tenere il podio. Ma devo dire che se vi fosse salito al mio posto sarei stato altrettanto contento. E’ un amico”. Quinto, un po’ a sorpresa, il bresciano Vittorio Oliva (X Team CarbonHubo), che vanamente ha tentato di agganciare i due rivali nella lotta per il podio.

Elogi al percorso anche dall’azzurra Calvetti. “Il tratto in discesa in sigle track è veramente spettacolare. Normalmente ti trovi strade larghe che non chiedono alcuna finezza tecnica. Il sentiero del Rom è invece bello, giustamente impegnativo, ha un fondo preparato con grande professionalità ed è molto divertente. Peccato doverlo percorrere in gara e non gustarsi lo splendido paesaggio della valle dei Ronchi. Devo proprio tornare qui a pedalare tranquillamente per gustarmelo fino in fondo. Complimenti alla Ciclistica di Ala”. In gara con un vistoso cerotto alla gamba destra Lorenza Menapace conferma l’argento 2015. “Ho fatto fatica a trovare il ritmo – spiega l’alfiere del team Carpentari – poi la gara è stata molto piacevole. Complimenti a Serena. Ha fatto una gran bella gara”.

Qualche difficoltà con il cambio e i rapporti lungo la salita verso Passo Buole ha invece limitato l’azione della vincitrice 2015. “Ho pagato dazio nel tratto in salita – spiega Lorena Zocca – e poi i giochi erano fatti. Questo è un anno un pò strano. Non sono riuscita a raccogliere completamente quanto speravo ad inizio stagione”. Vanta comunque un podio alla Transalp e l’argento ai Mondiali master Val di Sole 2016. Quarta Valentina Rocca (Team Todesco) che ripete il piazzamento della rassegna iridata a Vermiglio e quinta Daniela Lovato.

Il percorso di 43Km con 1.790 metri di dislivello prevedeva passaggi attraverso le vie del centro storico di Ala, sulla Strada Romana per poi puntare verso il Santuario di San Valentino. Lungo la salita dei Capitelli si è imboccata poi la strada che porta a Passo Buole (Termopili d’Italia) e Malga Val di Gatto. Da qui si è proseguiti per Cima Perobia. Successivamente si è imboccato il Sentiero verso la Località Rom, nella frazione di Ronchi Ala per raggiungere la località Schincheri, percorrendo in discesa la Strada della Stella e la valle del Torrente Ala. Si è chiuso con il ritorno nel centro storico di Ala e l’arrivo nella suggestiva Piazza San Giovanni. Non a caso lo slogan scelto dalla società ciclistica Ala è "pedalare nella storia" lungo una strada realizzata cento anni fa dall’Esercito italiano durante il Primo Conflitto Mondiale, che proprio nella zona di Passo Buole, ad Ala e nella Vallagarina, ebbe alcuni strategici momenti chiave. Sull’ormai classico tracciato di Passo Buole con l’affascinante discesa single track del Rom i vulcanici esponenti della ciclistica di Ala hanno inserito alcune piacevoli novità: innanzitutto il passaggio nel vigneto di Mauro Cavagna nel tratto finale del Rom (aperto esclusivamente per la gara di domenica) e poi il transito all’interno della vecchia segheria nei pressi di Maso Michei. Una emozionante finestra sulla valle dei Ronchi.

La GranFondo Passo Buole Xtreme si è rivelata anche quest’anno capace di movimentare Ala e la Vallagarina con proposte anche storiche, culturali ed enogastronomiche: dalla visita ai palazzi del Centro storico a cura dell’Associazione Vellutai, alla degustazione di pasta all’amatriciana a cura della Pro Loco con incasso devoluto alle popolazioni di Amatrice, alle degustazioni di vini locali a cura di Euposia e i dolcetti dall’associazione Chernobyl.
La PBX ha chiuso il Circuito Lessinia Tour Fir Cup 2016 che ha già visto disputarsi negli scorsi mesi altri quattro appuntamenti di spicco: Granfondo Tre Valli a Tregnago; Granfondo del Durello a San Giovanni Ilarione; Soave Bike a Soave e Lessinia Legend a Bosco Chiesanuova .A giorni le classifiche finali del circuito come ha confermato ad Ala il patron Simone Scandola.

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