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Tolti i veli al Tour of the Alps: tappe brevi e nervose

Diventato nel volgere di pochi anni una storia di successo regalando al ciclismo scenari mozzafiato, fra i palcoscenici più belli del panorama mondiale, il Tour of the Alps ha moltiplicato il fascino di quello che fu il Giro del Trentino grazie alla bellezza dei suoi percorsi e dei luoghi attraversati.
 

Lo dice la crescente aspettativa con cui viene salutata la presentazione del percorso, avvenuta venerdì 4 novembre nell’ormai tradizionale cornice della Sala Buzzati di RCS Sport a Milano, di fronte ad un vasto e qualificato pubblico di media, istituzioni, atleti ed ex ed opinion leader. Lo dicono anche e soprattutto i numeri dell’ultima edizione della corsa euro-regionale organizzata dal GS Alto Garda che ha generato un valore mediatico calcolato in quasi 14 milioni di euro. 
I dati offerti da United Synergies non fanno che restituire ulteriore impulso alla scommessa – ormai definitivamente vinta – di Trentino, Alto Adige e Tirolo, che proprio sulla scorta di questo esperimento di successo hanno creato un GECT (Gruppo Europeo di Collaborazione Territoriale) per dare vita ad ulteriori progetti condivisi. 
Il Tour of the Alps torna dal 17 al 21 aprile 2023 con la sua edizione numero 46 – tenendo conto anche delle profonde radici del Giro del Trentino – e adesso tutti conoscono i dettagli di un percorso che prenderà le mosse dall’Alpbachtal, in Tirolo, e in particolare da Rattenberg dopo la vigilia vissuta ad Alpbach, e si concluderà a Brunico dopo 752,6 km e non prima di aver superato quasi 15.000 metri di dislivello. Anche in questo caso parlano i numeri, e dicono che il #TotA 2023 potrebbe essere il più impegnativo delle ultime annate, con due arrivi in salita e cinque tappe tutte suscettibili di lasciare un segno sulla classifica. 
Hanno preso parte alla conferenza stampa presso la Sala Buzzati di Milano l'Amministratore Delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini, il Presidente di IDM Südtirol Hansi Pichler e l'ex ciclista professionista e consulente di Tirol Werbung Thomas Rohregger, insieme al Presidente del GS Alto Garda Giacomo Santini, al General Manager del Tour of the Alps Maurizio Evangelista e il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni. A commentare il percorso del Tour of the Alps 2023 sono stati l'ex Campione di ciclismo Giuseppe Saronni, l'ex Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Davide Cassani, insieme al Direttore del Giro d'Italia Mauro Vegni e al giornalista de Il Sole 24 Ore Pierangelo Soldavini.

Se c’era curiosità per scoprire le ultime “sorprese” presentate dai tracciatori del GS Alto Garda, che negli anni hanno spesso consegnato spettacolari salite ai riflettori del grande ciclismo, il nuovo disegno della corsa Euroregionale ha preso le mosse dalla stessa, granitica certezza, ossia dall’identità che ormai tutto l’orizzonte ciclismo riconosce al Tour of the Alps. 
Un’identità fatta di valori filosofici e morali che congiungono le tre regioni ospitanti, come mobilità sostenibile, ospitalità e amore per la montagna e per lo sport all’aria aperta, ma anche di scelte tecniche nette e coerenti che hanno contribuito in maniera decisiva al successo del Tour of the Alps anche a livello televisivo.

Il Tour of the Alps ha infatti affermato un proprio modo di interpretare il ciclismo, peraltro del tutto coerente con l’interpretazione di questo sport offerta dalla nuova generazione di primattori. Salite, tante e impegnative, dislivelli importanti ma senza altitudini estreme, brevi chilometraggi e trasferimenti ridotti al minimo: così si può sintetizzare la “Formula TotA”, premiata dall’apprezzamento di campioni e squadre – prova ne sia il nutrito contingente World Tour schierato al via anno dopo anno - oltre che dall’entusiasmo di un pubblico sempre più vasto e internazionale. 
VIA DAL TIROLO, SI SALE IN TRENTINO, GRAN FINALE IN ALTO ADIGE
Dopo il piovoso e spettacolare gran finale di Lienz dell’aprile scorso, teatro dell’emozionante ritorno alla vittoria di Thibaut Pinot e del “ribaltone” in classifica firmato da Romain Bardet, nel 2023 il Tirolo ospita la partenza del Tour of the Alps. Si tratta della terza volta per il Land austriaco: nel 2017 e nel 2019 si partì da Kufstein, questa volta tocca a Rattenberg. La città più piccola dell’Austria non è nuova al grande ciclismo e al Tour of the Alps: nel 2018 ospitò in primavera la partenza della quinta e ultima tappa del TotA e in autunno il via della prova a cronometro Uomini Elite dei Campionati del Mondo di Innsbruck.

Si parte dal Tirolo

Dopo la vigilia di domenica 16 aprile ad Alpbach, presso il Centro Congressi dove fu firmato, nel 2020, l’accordo che sanciva la creazione del GECT “Euregio Connect”, lunedì 17 il gruppo muoverà da Rattenberg per raggiungere proprio Alpbach, dopo 127,5 Km. Prima dell’arrivo in salita nella cittadina floreale tirolese, il gruppo dovrà affrontare le ascese di Brandenberg e Kerschbaumer Sattel, che con le sue pendenze costantemente in doppia cifra potrebbe rappresentare il primo vero banco di prova per chi avrà le gambe per pensare in grande. 
Martedì 18 aprile spazio alla tappa più lunga del TotA 2023. Si partirà da Reith im Alpbachtal, in Tirolo, per arrivare dopo 165,2 Km a Renon, in Alto Adige, all’interno della pista di pattinaggio di velocità della Ritten Arena, che per un giorno si trasformerà in velodromo. Si varcherà il confine italiano scalando il Passo del Brennero, prima di affrontare le ascese in rapida successione di Barbiano e Monte di Mezzo, adatte a scalatori particolarmente esplosivi.

Doppio arrivo in Trentino: San Valentino e Predazzo

Terzo giorno e terzo territorio attraversato: la tappa numero 3 del TotA scatterà da Renon, in Alto Adige, e arriverà dopo 162,5 Km a Brentonico-San Valentino, in Trentino. Un centinaio di Km abbastanza semplici faranno da anteprima alla salita del Lago di Cei e all’arrivo in salita posto in cima all’impegnativo Passo San Valentino (15,5 Km al 7,5%).
Interamente trentina la quarta frazione, 152,9 Km da Rovereto a Predazzo: gli atleti partiranno in salita affrontando le rampe del Passo Sommo (15,7 Km al 7,3%) e la salita del Lago di Santa Colomba nella prima metà della tappa. Sarà invece la Val di Fiemme a ospitare il finale, caratterizzato dall’ascesa del Passo di Pramadiccio e dal traguardo, in leggera salita, di Predazzo.

Gran finale a Brunico

La quinta e ultima tappa, con partenza da Cavalese (Trentino) e arrivo a Brunico (Alto Adige) sarà caratterizzata dall’ascesa in partenza del Passo Lavazé, tetto del Tour of the Alps con i suoi 1808 metri slm. Tuttavia, sarà la Val Pusteria ad accogliere la carovana per il gran finale. Dopo un primo transito sul traguardo di Brunico, gli atleti si giocheranno le ultime chance sulla dura salita e l’insidiosa discesa di Riomolino (7,8 Km all’8,2%) prima di planare nuovamente sulla linea d’arrivo, posta nell’elegante centro cittadino.
A scoprire in ricognizione in anteprima le cinque tappe del Tour of the Alps è stato Sonny Colbrelli, ambassador dell’edizione 2023, che proprio in Trentino ha vissuto una delle pagine più belle della sua carriera, la conquista del titolo Europeo a Trento, pochi mesi prima dello spaventoso episodio che l’ha messa in standby.

Novità Nazionale austriaca

Se il gruppo delle squadre in gara al Tour of the Alps sarà ufficializzato solo nel gennaio 2023, a Milano la corsa euro-regionale ha svelato un’importante anticipazione: per la prima volta ci sarà in gara una squadra nazionale austriaca, pronta ad esprimere sulle salite del #TotA il meglio di un movimento in crescita, come dimostra anche l’ottimo quarto posto colto nella scorsa edizione del Tour of the Alps dal giovane Felix Gall. 
Proprio i giovani, negli anni, sono stati spesso protagonisti sulle strade dell’Euregio, dimostrando qualità che avrebbero poi confermato sui più grandi palcoscenici del ciclismo mondiale. 
Nell’anno in cui la presidenza dell’Euregio ha messo l’accento sulle politiche giovanili, il Tour of the Alps ha voluto rafforzare questa connessione invitando sul prestigioso palco di Milano quattro atleti di grande prospettiva in rappresentanza dei tre territori. 
Dall’Alto Adige arrivano due grandi promesse del ciclismo su pista, Matteo Bianchi, argento europeo nel chilometro da fermo, e Mattia Predomo, Campione del Mondo Junior nella velocità e nel keirin. Il Trentino presenta il talento di Alice Toniolli, parte del team medaglia d’oro nel mixed relay agli ultimi Europei su strada ed Edoardo Zambanini, portacolori della Bahrain-Victorious già in gara nell'edizione 2022. Dal Tirolo arriva invece l’Under 23 Marco Schrettl, già campione nazionale junior in linea e a cronometro, atteso alla prima stagione nella categoria superiore con la maglia del Team Tirol KTM: chissà che fra coloro che vestiranno la maglia austriaca al Tour of the Alps non possa esserci anche lui. 

Hanno detto

Giacomo Santini, Presidente GS Alto Garda: “A rendere unico il Tour of the Alps, forgiandone l’identità, è un insieme di fattori: lo spirito organizzativo, la formula tecnica, la partecipazione dei corridori e l’impegno in corsa. Il percorso, i territori, parlano da sé: nelle nostre tre regioni abbiamo salite e discese che sono un richiamo naturale per le doti dei veri campioni".
 
Cordiano Dagnoni, Presidente FCI: “Il Tour of the Alps è una manifestazione importantissima per il nostro calendario. Il ciclismo italiano ad oggi è carente di campioni per le gare a tappe ed è importante, per formare questo tipo di corridori, che ci siano organizzatori come quelli del TotA, capaci di dare un'identità speciale ad una gara dove gli atleti vengono a correre per vincere.”
 
Maurizio Rossini, Amministratore Delegato di Trentino Marketing: “Il Tour of the Alps è un nostro orgoglio, espressione di uno sport che in questi anni è cresciuto come nessun altro: la bicicletta è un mezzo eccezionale per spostarsi e scoprire le vallate del Trentino. Quasi 6 turisti su 10 praticano sport e il 50% di questi sono dediti al ciclismo: eventi come il Tour of the Alps accendono un faro sulla scoperta del territorio".
 
Hansi Pichler, Presidente di IDM Südtirol: “Il Tour of the Alps ha ricevuto negli anni feedback straordinariamente positivi in Alto Adige, riscontrando consenso crescente sul territorio, ed ha aperto canali ed occasioni di dialogo, ad esempio, anche nella sfera politica. Grazie a quest'evento, comunichiamo in tutto il mondo che i territori dell’Euregio sono realmente un’eccellenza a livello globale per gli appassionati della bicicletta".
 
Thomas Rohregger, Consulente Tirol Werbung: “Nel 2018 il nostro territorio ha ricevuto un enorme ribalta grazie ai Campionati del Mondo di Ciclismo, un effetto al quale abbiamo dato continuità grazie al Tour of the Alps. La bicicletta è un veicolo di valorizzazione del terrritorio, e contribuisce al benessere delle persone. Non vediamo l’ora di ospitare la partenza del #TotA, e agli atleti dico: occhio alla prima tappa!!"
 
Pierangelo Soldavini, giornalista de Il Sole24Ore: "Gli eventi legati al ciclismo sono dei modelli di successo per la promozione del territorio. Gli appassionati di ciclismo sono persone che amano questo sport e amano praticarlo, arrivano sul territorio e lo vivono. Del Tour of the Alps mi piace questa alleanza, in nome della bicicletta e dello sport, fra territori tradizionalmente competitor, e spero che questo dialogo possa avere anche altre prospettive".
 
Beppe Saronni: “Credo che per una corsa di una settimana, la formula tecnica del Tour of the Alps rappresenti la soluzione ideale: c’è brillantezza, c’è spettacolo tutti i giorni. Il Tour of the Alps propone percorsi da ciclismo moderno. È corsa per scalatori, non c’è dubbio, e gli atleti la affronteranno con intensità dall’inizio alla fine":
 
Davide Cassani: “Il Tour of the Alps ha trovato una forte identità, grazie ai percorsi impegnativi che contraddistinguono i territori. A questa gara non si arriva per prepararsi, ma per vincere: l'inizio della prima tappa non sarà morbido e già da qui si potrà capire chi potrebbe essere il favorito della gara. In generale le corse rispetto a un tempo sono molto più spettacolari e questo perché si punta maggiormente alla qualità, rispetto alla quantità: bisogna puntare a offrire corse che siano belle da vedere, proprio come il Tour of the Alps".

5 tappe, 752,6 km e 14790 metri di dislivello

Ecco il programma del Tour of the Alps 2023: 752,6 km divisi in cinque tappe, con 10 Gran Premi della Montagna e complessivi 14.790 metri di dislivello positivo.
 
Lunedì 17 Aprile 2023
Tappa 1: Rattenberg – Alpbach, 127,5 Km
2.470 mt di dislivello. Difficoltà: ***
 
Martedì 18 Aprile 2023 
Tappa 2: Reith im Alpbachtal – Renon, 165,2 Km
2.860 mt di dislivello. Difficoltà: **
 
Mercoledì 19 Aprile 2023 
Tappa 3: Renon – Brentonico San Valentino, 162,5 km
2.940 mt di dislivello. Difficoltà: ****
 
Giovedì 20 Aprile 2023
Tappa 4: Rovereto – Predazzo, 152,9 Km
3.610 mt di dislivello. Difficoltà: ****
 
Venerdì 21 Aprile 2023 
Tappa 5: Cavalese – Brunico, 144,5 km
2.910 mt di dislivello. Difficoltà: ***

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