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Mattia Bais ci prova, Bouchard ci riesce e vince in Primiero

Mattia Bais ci ha provato, spinto e sorretto dal suo Dna da attaccante. Geoffrey Bouchard è andato oltre: ci ha provato e ci è pure riuscito, coronando con la vittoria una lunga fuga di oltre 120 chilometri, gli ultimi 20 coperti in solitaria. La prima tappa del Tour of the Alps 2022 ha premiato la caparbietà del trentenne francese dell'Ag2r, che ha animato l'azione giornata e sulle rampe del Passo della Gobbera ha salutando i compagni d'avventura, lanciandosi verso il traguardo.

Geoffrey Bouchard esulta a Fiera di Primiero (foto Sprint Cycling Agency)
Geoffrey Bouchard esulta a Fiera di Primiero (foto Sprint Cycling Agency)

Bouchard - che è professionista dal 2019 e in carriera ha vinto la classifica degli scalatori alla Vuelta di Spagna (2019) e al Giro d'Italia (2021) - ha resistito al ritorno del gruppo e ha conservato 5, preziosissimi, secondi di vantaggio, quelli che gli hanno consentito di siglare l’impresa, di vincere la frazione inaugurale della gara euroregionale e di andare a prendersi la maglia di leader della corsa.
Il gruppo è stato regolato allo sprint dallo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious), che con il secondo posto di giornata ha conquistato 6” di abbuono, preziosi in ottica classifica generale, lui che si è presentato al via come uno dei candidati più credibili al successo finale.
Il Tour of the Alps ha preso il via dal Trentino, caratterizzata da tappe brevi ma intense, garanzia di spettacolo. È stato così nella prima delle quattro frazioni in programma, 160,9 chilometri da Cles a Fiera di Primiero, con i Gpm di Passo Brocon (seconda categoria) e Passo Gobbera (terza categoria) inseriti nei 50 chilometri conclusivi.

L'azione decisiva nasce dopo 35 chilometri

Dopo 35 chilometri è nata la fuga che si è poi rivelata decisiva. Al francese Bouchard si sono accodati il tedesco Ben Zwiehoff (Bora Hansgrohe), il 25enne trentino di Nogaredo Mattia Bais (Drone Hopper Androni), Asier Etxebarria (Euskaltel), Vinicius Rangel Costa (Movistar) ed Emanuel Zangerle (Tirol-Ktm). I fuggitivi hanno raggiunto un vantaggio massimo di 7’35” e hanno cominciato a crederci.
Costa e Zangerle hanno dovuto rinunciarvi prima degli altri quattro, che hanno invece proseguito nella loro azione. Bouchard è apparso il più pimpante in salita già sul Brocon, seguito dal solo Zwiehoff, con il sempre generoso Bais e Etxebarria che non hanno mollato la presa e sono rientrati in discesa.

Mattia Bais durante la fuga (foto Sprint Cycling Agency)
Mattia Bais durante la fuga (foto Sprint Cycling Agency)

Il medesimo scenario si è ripresentato lungo l’ascesa del Passo Gobbera, dove Bouchard ha salutato tutti. Bais, Etxebarria e Zwiehoff sono stati ripresi a 8 chilometri dal traguardo, dopo che la corsa era entrata nel circuito finale di 14 chilometri disegnato attorno a Fiera di Primiero, caratterizzato dall’insidioso strappo del Molaren, posto a 3 chilometri dall’arrivo.
Bouchard l’ha imboccato con una trentina di secondi di margine sul plotone, trainato a turno da Ineos e Bahrain Victorious. Dunbar e Porte hanno tentato il forcing, provocando una frattura nel gruppo, mentre il francese pescava sul fondo del pozzo ogni singola energia rimasta.
Il portacolori dell’Ag2r ha resistito, ce l’ha fatta. Per lui sono arrivate la maglia di leader della classifica generale e quella di miglior scalatore. Agli altri, eccezion fatta per i fuggitivi, i mea culpa, per aver lasciato troppo spazio alla fuga.
Alle spalle del vincitore di tappa ha chiuso lo spagnolo Pello Bilbao, che si è aggiudicato lo sprint per la piazza d’onore davanti a Romain Bardet (Team Dsm) e a Vincenzo Albanese (Eolo Kometa). Settimo e ottavo i due uomini di classifica della Ineos, Porte e Sivakov, tutti con lo stesso tempo di Bilbao, al pari del capitano dell’Astana Miguel Angel Lopez.

Zambanini il migliore dei trentini all'arrivo

Il migliore dei tre trentini in gara è stato il neoprofessionista Edoardo Zambanini, che si è speso per la causa della squadra e ha chiuso 54esimo a 54”, con il fuggitivo Mattia Bais 62esimo a 3’55” e il suo fratello minore Davide (alla seconda stagione tra i “pro” con la Eolo Kometa) 69esimo a 7’21”.

Zambanini (sulla sinistra) in testa al gruppo (foto Sprint Cycling Agency)
Zambanini (sulla sinistra) in testa al gruppo (foto Sprint Cycling Agency)

De Marchi ritirato

Da segnalare il ritiro del friulano Alessandro De Marchi (Israel Premier Tech), che era reduce dal Giro dei Paesi Baschi, dove era arrivato fuori tempo massimo nell’ultima delle sei tappe in programma.

Domani si arriva a Lana

Domani, martedì 19 aprile, si disputerà la seconda tappa del Tour of the Alps, 154,1 chilometri da Fiera di Primiero a Lana, con la salita di Passo Rolle da affrontare nelle fasi iniziali e il Passo della Mendola e Passo Palade nella seconda parte di gara.

Ordine d’arrivo

1. Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën) 160,9 km in 4h12'22" (media 38,254 km/h)
2. Pello Bilbao (Bahrain Victorious) a 5"   
3. Romain Bardet (Team Dsm) st
4. Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) st
5. Felix Gall (Ag2r Citroën) st
6. Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) st
7. Richie Porte (Ineos Grenadiers) st
8. Pavel Sivakov (Ineo Grenadiers) st 
9. Michael Storer (Groupama-FDJ) st
10. Jonathan Caicedo (Ef Education-EasyPost) st
54. Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) a 54”
62. Mattia Bais (Drone Hopper Androni) a 3’55”
69. Davide Bais (Eolo-Kometa) a 7’21”

Classifica generale

1. Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën) in 4h12'22"
2. Pello Bilbao (Bahrain Victorious) a 9"   
3. Romain Bardet (Team Dsm) a 11"
4. Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) 15"
5. Felix Gall (AG2R Citroën Team) st
6. Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) st
7. Richie Porte (Ineos Grenadiers) st
8. Pavel Sivakov (Ineo Grenadiers) st 
9. Michael Storer (Groupama-FDJ) st
10. Jonathan Caicedo (Ef Education-EasyPost) st
54. Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) a 1'04”
62. Mattia Bais (Drone Hopper Androni) a 4’05”
69. Davide Bais (Eolo-Kometa) a 7’31”

Autore
Luca Franchini
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