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Mühlberger trionfa a Predazzo rompendo un digiuno di 995 giorni

Il disegno della quarta tappa del Tour of the Alps ben si prestava a una fuga dalla distanza, che è nata dopo pochi chilometri. In assenza di corridori pericolosi per la classifica generale, Tao Geoghegan Hart e la Ineos Grenadiers hanno lasciato fare e a prendersi le luci della ribalta a Predazzo è stato l’austriaco Gregor Mühlberger, che è andato a prendersi una gioia che non provava da 995 giorni.

L'arrivo vittorioso di Gregor Mühlberger (foto Svoboda)
L'arrivo vittorioso di Gregor Mühlberger (foto Svoboda)

Tanto è passato dall’ultimo successo del ventinovenne austriaco della Movistar, che ha preso il largo assieme ad altri tredici corridori, tra cui anche Giulio Pellizzari. Il marchigiano della Bardiani ha portato un po’ di Trentino sul podio, lui che è fidanzato di Andrea Casagranda, figlia dell’ex professionista e attuale presidente del Veloce Club Borgo Stefano Casagranda. Pure Andrea è ciclista, al primo anno da élite con la maglia della BePink, dopo le due ottime stagioni vissute nella categoria juniores.
Ieri la valsuganotta ha sognato di veder trionfare il fidanzato, che lungo l’ultima salita del percorso, quella di Passo Pramadiccio, è riuscito a fare la differenza, transitando al Gpm con 18” di vantaggio sui primi inseguitori. Da lì mancavano una quindicina di chilometri al traguardo.
Tanto forte in salita, Pellizzari non si è dimostrato altrettanto performante in discesa e nel breve volgere di poche curve si è visto riprendere dal norvegese della Uno-X Torstein Traeen e da Mühlberger, mentre la Ineos Grenadiers comandava le operazioni nel gruppo degli uomini di classifica, a tre minuti o poco più dai battistrada.
A giocarsi il successo di tappa sono rimasti in tre. Lo sprint a ranghi ristretti ha premiato Mühlberger, che ha ritrovato una vittoria che gli mancava da quasi tre anni. Il gruppo ha pagato un ritardo di 3’22” ed è stato regolato in volata da Lorenzo Milesi (Dsm), con la classifica generale che è rimasta immutata.
Il migliore dei trentini al traguardo è stato il classe 2001 di Dro Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), che ha lavorato per la squadra e ha poi chiuso 44° a 5'40".

Domani c'è l'atto conclusivo

Domani l’attenzione tornerà a spostarsi sul britannico Tao Geoghegan Hart e su chi vorrà provare a metterne in discussione la leadership. La frazione conclusiva del Tour of the Alps scatterà da Cavalese alle 11.25 e arriverà a Brunico attorno alle 15. In avvio di gara i corridori affronteranno le rampe di Passo Lavazè, mentre nel finale ci sarà l’ascesa di Riomolino (7,8 chilometri all’8,2%), che terminerà a poco meno di 20 chilometri dall’arrivo.

Ordine d’arrivo

1. Gregor Mühlberger (Movistar) 152,9 km in 4h16’53” (media 35,713 km/h)
2. Torstein Traeen (Uno X) st
3. Giulio Pellizzari (Bardiani) st
4. Patrick Konrad (Bora Hansgrohe) a 40”
5. Stefan De Bod (Ef) st; 18. Tao Geoghegan Hart (Ineos) a 3’22”
44. Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) a 5’40”
75. Mattia Bais (Eolo Kometa) a 14’18”
83. Davide Bais (Eolo Kometa) a 16’48”
92. Riccardo Lucca (Bardiani) a 16’48”
106. Samuele Zambelli (Corratec) a 19’29”

Classifica generale

1. Tao Geoghegan Hart (Ineos)
2. Hugh Carthy (Ef) a 22”
3. Jack Haig (Bahrain Victorious) a 28”
4. Jefferson Cepeda (Ef) a 36”
5. Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa) a 38”
31. Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) a 14’53”

Autore
Luca Franchini
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