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Martino Fruet 6° nella E-Mtb iridata, Greta Seiwald 6ª nell’XCC

Oggi ai Mondiali di mountain bike di Les Gets (Francia) è arrivato un doppio piazzamento a ridosso della top 5 per i regionali impegnati nella rassegna iridata. Martino Fruet ha chiuso sesto nella gara riservata alle E-Mtb, emulato dall’altoatesina Greta Seiwald nell’Xcc, mentre Anna Oberparleiter si è classificata ottava nella E-Mtb femminile.

Martino Fruet in azione a Les Gets
Martino Fruet in azione a Les Gets

Fruet ha pure di che rammaricarsi. Il classe 1977 di Pergine Valsugana è costretto a fermarsi dopo pochi metri a causa di un inconveniente meccanico, finendo in coda al gruppo. Spettacolare il suo recupero, giro dopo giro, fino ad arrivare a tagliare il traguardo in sesta posizione, a 3’31” dal vincitore. «Che peccato, ho corso veramente bene, potevo ambire al podio – ha spiegato Fruet -. Purtroppo il motore della bici non è partito e mi sono dovuto fermare subito ai box, ma ero talmente carico che ho passato quasi tutti. È stata proprio una bella gara».
Quinto l’altro azzurro Andrea Garibbo, mentre la vittoria è andata al francese Jerome Gilloux, accompagnato sul podio dal connazionale Hugo Pigeon e dallo svizzero Joris Ryf. In gara anche Peter Sagan: partito piuttosto forte, il tre volte campione del mondo su strada ha chiuso il primo giro con un ritmo abbastanza elevato, perdendo terreno tornata dopo tornata e chiudendo al 16° posto a poco più di 5 minuti da Gilloux.
Al femminile ottava posizione per Anna Oberparleiter nella prova vinta (per il secondo anno consecutivo) dalla svizzera Nicole Goldi, seguita dalla francese Justine Tonso e alla rossocrociata Nathalie Schneitter, atleta con un passato nel cross country.

Seiwald da applausi nell’Xcc femminile

Non è arrivata una medaglia, ma il sesto posto conquistato da Greta Seiwald nella gara dello short track merita comunque di essere celebrato. L’altoatesina è rimasta incollata alle migliori e al quarto dei nove giri di gara (1,2 chilometri a tornata) è addirittura transitata al comando.
Poi è arrivata la pioggia, che ha messo a dura prova le abilità tecniche delle atlete, esaltando quelle della francese Pauline Ferrand Prevot, vittoriosa in solitaria con 18” di vantaggio sulla svizzera Alessandra Keller (argento) e 21” sull’americana Gwendalyn Gibson (bronzo). Quarta a 26” la rossocrociata Jolanda Neff, quinta l’inglese Evie Richards (a 29”), seguita e breve distanza da Greta Seiwald, sesta a 15” dalla zona medaglie e capace di tenersi alle spalle fior fior di atlete.

Autore
Luca Franchini
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