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Amos Mosaner: dal Trittico Gigino Battisti all’oro olimpico

Dalle strade del Trofeo Gigino Battisti, vinto nel 2011, fino all’oro olimpico. Due risultati che nulla hanno a che vedere l’uno con l’altro, ma che raccontano la storia di un ragazzo che la vittoria ce l’ha nel sangue: Amos Mosaner.

Un successo di Amos Mosaner in maglia Uc Valle di Cembra
Un successo di Amos Mosaner in maglia Uc Valle di Cembra

Il classe 1995 di Cembra oggi ha scritto – assieme a Stefania Constantini – la storia del curling italiano, conquistando il titolo olimpico del torneo di doppio misto al termine di un sensazionale percorso netto. Undici partite, undici vittorie: parlare di successo meritato è riduttivo.
Che Amos fosse un vincente lo si era capito fin da quando mosse i primi colpi di pedale all’età di 7 anni, con la maglia dell’Uc Valle di Cembra. Arrivarono subito affermazioni a raffica tra i Giovanissimi: risultati che contano quel che contano, ma che avevano lasciato intravvedere le qualità, la predisposizione all’agonismo e la mentalità vincente di Mosaner.
Il cembrano ha raccolto nuove soddisfazioni tra gli Esordienti, con tre vittorie e altri 10 podi tra i “secondo anno” (nel 2009) e la partecipazione ai campionati italiani, a precedere il successo conquistato nel 2011 tra gli Allievi al Trittico Gigino Battisti, una delle classiche trentine per eccellenza delle due ruote giovanili.

Un giovane Amos Mosaner in maglia Uc Valle di Cembra
Un giovane Amos Mosaner in maglia Uc Valle di Cembra

Fu una volata di carattere (guarda caso) a regalargli il successo, davanti al veneto Luca Terzo (in maglia Veloce Club Schio) e alll’allora compagno di squadra Luca Lazzeri, che poi si distinse nello sci di fondo.
Parallelamente al ciclismo, Mosaner ha sempre coltivato anche la passione per il curling, che a Cembra è di casa e lo è, soprattutto, nella sua famiglia. Papà Adolfo ha contribuito in maniera significativa a costruire la tradizione del curling nella vallata trentina, famosa nel mondo principalmente per il ciclismo, per i trionfi dei Moser e di Gilberto Simoni.
Abbandonata la bicicletta, complici anche gli impegni di studio, Amos si è dedicato anima e corpo alle “stone”, entrando a fare parte dell’Aeronautica Militare e cominciando una nuova carriera, che fino ad oggi gli aveva regalato cinque titoli nazionali assoluti e due bronzi agli Europei (a Tallinn nel 2018 e a Lillehammer nel 2021). Ora il tripudio a cinque cerchi.

Amos Mosaner ai Giochi Olimpici di Pechino (foto Fisg)
Amos Mosaner ai Giochi Olimpici di Pechino (foto Fisg)

La valle dei Moser e di Simoni ora può vantare un altro primato, una medaglia olimpica, del colore più pregiato.
L’ha conquistata un ragazzo che si è forgiato in sella a una bicicletta e a Pechino ha realizzato il sogno di ogni sportivo.
Amos Mosaner è d’oro. E oggi può alzare le braccia al cielo, come quella volta sul traguardo del Gigino Battisti.

Autore
Luca Franchini
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