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Letizia Paternoster pronta per Tokyo: «sono serena»

Un ritiro di circa due settimane tra i 1800 metri di Passo Maniva e il velodromo di Montichiari. L’ultimo blocco di lavoro, prima di partire per Tokyo, il 25 luglio.
Letizia Paternoster sta rifinendo la preparazione assieme alle compagne di squadra della nazionale in vista dell’appuntamento più importante della stagione, quello che – a fronte di un risultato di prestigio – può valere un’intera carriera.

Il Covid, nello scorso mese di gennaio, ha rallentato la corsa della classe 1999 trentina, che in febbraio è ripartita da zero. Lo ha fatto con la grinta e la determinazione di sempre. Letizia ha avuto il tempo per recuperare il terreno perso e ora guarda all’appuntamento a cinque cerchi con serenità.
«La felicità per la partecipazione alla mia prima Olimpiade prevale sulla tensione – racconta Letizia, che compirà 22 anni il 22 luglio – Visto il percorso di avvicinamento, che per me non è stato privo di intoppi, un po’ di tensione è normale averla. Prevale comunque la serenità perché ho avuto il tempo per riprendermi. Sono contenta del percorso di avvicinamento che ho svolto finora».
Nonostante la giovane età, il palmares di Letizia è già quello di una campionessa affermata. Nelle categorie giovanili ha fatto incetta di medaglie tanto ai Mondiali quanto agli Europei ed è subito riuscita a issarsi ai vertici delle classifiche anche tra le élite.
Agli ultimi campionati del mondo su pista, nel 2020, la Paternoster ha conquistato l'argento nell'omnium (secondo consecutivo) e il bronzo nella Madison, in coppia con Elisa Balsamo.
Il duo dovrebbe essere riproposto a Tokyo, ma il C.t. Dino Salvoldi scioglierà le prime riserve la prossima settimana, al termine del ritiro in corso, dove raccoglierà preziose indicazioni sullo stato di forma delle sue atlete.
Letizia, oltre che nella Madison, dovrebbe essere impiegata anche nell’inseguimento a squadre (qualificazioni il 2 agosto e finali il giorno seguente) e nell’omnium, ultima prova in calendario domenica 8 agosto. Nel mezzo, il 6 agosto, ci sarà la Madison.
Il tribolato percorso di avvicinamento – e le poche corse a cui è riuscita a prendere parte – sembrano non aver ridimensionato le ambizioni di Letizia, che comprensibilmente non si lancia in proclami di vittoria, ma appare serena, come lei stessa dice di essere.
«Ho iniziato l’anno olimpico con il Covid – aggiunge la trentina – A febbraio sono ripartita da zero, ma con grandi motivazioni. Ho fatto qualche gara su strada: tutte le corse a cui ho preso parte sono state scelte in funzione dei Giochi Olimpici, in funzione della pista, per arrivare pronta a Tokyo».
I test dei prossimi giorni diranno a che punto è Letizia, che anche alle Olimpiadi porterà con sé il proprio “amuleto”. «Ho un santino che porto sempre con me, sulla collana – conclude la Paternoster - Verrà anche a Tokyo».

Il punto del C.t. Dino Salvoldi

Assieme a Letizia Paternoster, per le gare su pista dei Giochi il C.t. Dino Salvoldi ha convocato anche Vittoria Guazzini, Martina Fidanza, Elisa Balsamo, Rachele Barbieri e Martina Alzini.
«Lunedì abbiamo iniziato un raduno che ci porterà fino alla partenza per Tokyo – spiega Salvoldi – Le atlete soggiornano ai 1800 metri di Passo Maniva e, con un’alternanza di due giorni sì e uno no, scendono ad allenarsi in pista a Montichiari. Il 25 ci sarà la partenza per il Giappone, dove arriveranno il 26. Il 27 luglio sarà una giornata dedicata al recupero delle fatiche del viaggio e del fuso, anche perché la pista olimpica sarà disponibile per gli allenamenti dal 28 luglio».
Il C.t. ha già uno schema mentale sull’impiego delle atlete nelle varie gare, ma scioglierà le prime riserve non prima del 20 luglio. «I prossimi 4-5 giorni ci serviranno per definire la formazione di partenza – aggiunge Salvoldi - Ho sei atlete a disposizione, che diventeranno 5 alla chiusura delle iscrizioni. Per il quartetto sono tutte possibili titolari, ad oggi una formazione non si può dare. Né per l’inseguimento a squadre, né per la Madison. Il ritiro che stiamo facendo di permetterà di valutare la condizione individuale di ognuna delle ragazze. Il regolamento ci permetterà di gestire le variabili fino all’ultimo momento, in base alle situazioni che potranno venirsi a creare, ma già il 20 luglio potrò dare un’indicazione di massima sull’impiego delle atlete».
Intanto Letizia e compagne pedalano verso Tokyo. Inseguendo un sogno a cinque cerchi.

Autore
Luca Franchini
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