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Giovanissimi

Giovanissimi: il «modello Cembra» per la ripresa

Distanziati, ma uniti. Di nuovo in sella. Dopo qualche pedalata assieme ai genitori e famigliari, la scorsa settimana i Giovanissimi dell’Uc Valle di Cembra hanno sostenuto i primi allenamenti collettivi della stagione, con tutte le dovute misure di sicurezza. I tecnici della società presieduta da Edj Ravanelli hanno seguito alla lettera le linee guida fornite dalla Federciclismo e hanno organizzato un campo d’allenamento suddiviso in aree, con tanto di relativa cartellonistica, che ha consentito la ripresa dell’attività.

Atleti nei posti assegnati prima dell'inizio dell'allenamento
Atleti nei posti assegnati prima dell'inizio dell'allenamento

«Da anni, grazie al supporto dell’amministazione comunale di Pergine Valsugana e della Polizia Locale Alta Valsugana, disponiamo di un’area (la Fosnoccheri, ndr) per l’allenamento – spiega Andrea Calovi, direttore sportivo dei Giovanissimi dell’Uc Valle di Cembra – L’area ci viene riservata e viene chiusa al traffico in determinati giorni e orari della settimana».
Appena arrivati, accompagnati ognuno da un genitore, i ragazzini accedono all’area bianca, dove avviene l’igienizzazione delle mani e delle biciclette. Poi ci si sposta nell’area gialla, riservata al riposo e alla spiegazione dell’allenamento, ognuno con un posto assegnato. Infine, si entra nell’area verde, dove si svolge l’attività vera e propria. Rigorosamente individuale.
«Abbiamo chiesto che i ragazzini vengano accompagnati da un solo genitore, per evitare qualsiasi tipo di assembramento – racconta Calovi, che durante il lockdown aveva organizzato assieme agli amici del Gs Alto Adige delle sessioni online, per dare modo ai bambini di pedalare e mantenersi in contatto, ognuno da casa propria – Ogni genitore deve presentare un’autocertificazione in cui si dice che il figlio non ha febbre e che negli ultimi 15 giorni non ha avuto contatti con persone positive al Covid-19».

Uno dei cartelli che delimitano le aree d'allenamento
Uno dei cartelli che delimitano le aree d'allenamento

Una volta consegnata l’autocertificazione, il ragazzino entra nell’area bianca, dove avviene l’igienizzazione. «Nell’area successiva gialla abbiamo collocato delle sedie a distanza di due metri l’una dall’altra. L’allenamento si svolge nell’area verde, dove abbiamo allestito un percorso di gimkana e un circuito di 600 metri, che utilizziamo abitualmente. I ragazzi partono uno alla volta, distanziati di almeno 20 metri».

Gli atleti posizionati prima del via dell'allenamento
Gli atleti posizionati prima del via dell'allenamento

Per una migliore gestione dell’allenamento, i 25 Giovanissimi del club cembrano sono stati suddivisi in due gruppi (dalla categoria G1 alla G3 e dalla G4 alla G6).
«Si allenano in giornate diverse, in modo da evitare assembramenti e avere sotto controllo la situazione - spiega Calovi – Durante l’allenamento, i ragazzi devono indossare gli occhiali. Non la mascherina. A garantire la sicurezza c’è il distanziamento. I tecnici, invece, devono indossare sempre sia mascherina che occhiali».

Un’idea per tornare alle gare in estate

L’Uc Valle di Cembra ora sta guardando oltre i semplici allenamenti e ha studiato il modo per creare una gara a squadre. Un’iniziativa che va al di là della competizione, in una categoria che è per natura “promozionale”.
«Non ci interessa tanto la gara in sé – aggiunge Calovi – Vogliamo organizzare qualcosa per i nostri ragazzi, in primis per quelli che hanno iniziato a praticare il ciclismo quest’anno e si sono trovati a vivere una situazione particolare. Sarebbe un peccato perderli subito per strada. Per questo abbiamo pensato a una gara a squadre, che può essere svolta anche senza il bisogno di mettere numeri sulla schiena».

Atleti del Cembra durante l'allenamento
Atleti del Cembra durante l'allenamento

Come potrebbe svolgersi la gara nel dettaglio? «Disponiamo di un’area che è già predisposta per gli allenamenti dei nostri ragazzi e metteremmo a disposizione tutto il nostro materiale, evitando spese inutili alle altre società – replica Calovi – A questo punto, basterebbe poco per allestire un campo gara, con più prove da svolgere. Penso a una gimkana, ai 100 metri lanciati e a una prova individuale sul circuito di 600 metri che utilizziamo per l’allenamento, da ripetere più volte a seconda della categoria. Le prove, chiaramente, andrebbero svolte individualmente. Basterebbe poi la presenza di un tecnico per prendere i tempi e alla fine potremmo stilare una classifica. Una gara sotto forma di gioco, che potrebbe dare uno stimolo in più ai ragazzi».
La società cembrana ha già proposto l’iniziativa al Comitato Trentino della Federciclismo, che ha già pensato alle modalità per la ripresa delle gare per le categorie Esordienti e Allievi, con gare in pista e prove a cronometro. Più difficile il discorso per i Giovanissimi, che contano numeri decisamente maggiori, tanto per quanto riguarda i partecipanti che per quanto riguarda gli accompagnatori (oltre ai tecnici, i tanti genitori e familiari).
Come si potrebbero evitare gli assembramenti?
«Gli atleti delle società che partecipano all’iniziativa, svolgerebbero le prove in programma in giornate differenti – precisa Calovi - In questo modo gli atleti delle varie squadre non entrerebbero in contatto. A fronte della disponibilità di altre società, potremmo decidere di svolgere le prove in luoghi differenti. Ogni club potrebbe organizzarne una. Il modo penso si possa trovare. L’importante è fare qualcosa per i ragazzi».

Autore
Luca Franchini
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