ciclismo.sportrentino.it
SporTrentino.it
Varie

Fuga tricolore per il veneto Vladimir Milosevic

Il veneto Vladimir Milosevic è il nuovo campione italiano Esordienti primo anno. Il corridore di San Fior, che figurava nella lista dei favoriti per la vittoria, si è imposto nella corsa che ha aperto la seconda giornata dei Campionati Italiani Esordienti e Allievi delle Terme di Comano, vittorioso nella decisiva volata a due sul piemontese Mirko Bozzola a coronamento di una splendida fuga. Terzo posto per il lombardo Gabriele Casalini, che nel finale è evaso dal gruppo ed è andato a prendersi la medaglia di bronzo, staccato di appena 6 secondi secondi dalla coppia di testa.
Milosevic ha visto premiato il proprio coraggio, andato all'attacco nel corso del terzo dei quattro giri del circuito pianeggiante della “Val Lomasone” in programma, che precedevano la discesa verso Ponte Arche (Comano Terme) e l'anello conclusivo di 6 chilometri con l'impegnativa salita del Ponte dei Servi. Sulla ruota di Milosevic si è subito portato il lombardo Andrea Bono, emulato poco dopo dal piemontese Bozzola, che ha raggiunto il due di testa e ha contribuito ad alimentare il tentativo di fuga.
A 13 chilometri dall'arrivo si è dunque formato un terzetto al comando, che ha raggiunto un vantaggio massimo di 55 secondi, scesi a 35 al primo passaggio sulla linea d'arrivo, ovvero all'inizio del circuito finale “Delle Terme”. Sullo strappo del Ponte dei Servi Milosevic e Bozzola hanno aumentato il ritmo, con Bono che ha alzato bandiera bianca e il gruppo che ha recuperato progressivamente terreno, portandosi a soli 15 secondi dalla coppia di testa a 3 chilometri dal traguardo, ovvero al termine della salita del Ponte dei Servi.
Ripreso Bono, dal plotone è uscito un altro portacolori della squadra lombarda, Gabriele Casalini, che al triangolo rosso dell'ultimo chilometro pagava un ritardo di appena 5 secondi dai battistrada. Un margine però sufficiente ai tenaci Milosevic e Bozzola, che hanno stretto i denti e sono andati a giocarsi la maglia tricolore allo sprint: Bozzola ha provato a lanciare la volata lunga, ma nulla ha potuto di fronte alla progressione di Milosevic, che ha sfrecciato sul rettilineo d'arrivo di via Cesare Battisti a Ponte Arche ed è andato a tagliare il traguardo a braccia alzate. Per il Piemonte è comunque arrivata la medaglia d'argento, con la Lombardia e Casalini a completare il podio.
Nello sprint del primo gruppetto inseguitore, valevole per la quarta posizione, ha avuto la meglio il ligure Andrea Raccagni, seguito a ruota da Giovanni Cuccarolo (Veneto) e da Edoardo Bartalesi, quinto e sesto classificato a 12” dal vincitore. Per il Trentino, la squadra di casa, il migliore è stato il portacolori del Club Ciclistico Gardolo Alessandro Noto, dodicesimo classificato.
Alle premiazioni è intervenuto anche Stefano Nardelli, ultimo trentino a vestire la maglia tricolore nelle categorie maschili agli Italiani Giovanili, vincitore della corsa Allievi a Sarnonico nel 2009.

L'arrivo a braccia alzate di Vladimir Milosevic, seguito dal piemontese Bozzola
L'arrivo a braccia alzate di Vladimir Milosevic, seguito dal piemontese Bozzola

Le voci dei protagonisti

Vladimir Milosevic, il vincitore, racconta così la volata: «Sono partito ai 150 metri e ho cercato di dare tutto per raccogliere questo successo che mi ha regalato un’emozione indescrivibile. Dedico questa undicesima vittoria stagionale alla squadra, che ha lavorato per me».
Mirko Bozzola, secondo classificato, spiega: «Quando i primi due se ne sono andati nel circuito della Val Lomasone li ho tenuti a vista e al giro successivo li ho agganciati, poi sono rimasto con Milosevic fino alla fine: terminata la discesa finale, ho visto che Casalini stava tornando sotto e allora ho lanciato la volata lunga, tenendo la testa fino agli ultimi metri, quando sono stato superato. Sono comunque soddisfatto, anche perché prima di partire ero molto teso: era il mio primo campionato italiano».
Gabriele Casalini, terzo classificato, concentra la propria attenzione sulla parte finale della gara: «Fino a metà della salita dopo il Ponte dei Servi ho cercato di fare da tappo per proteggere la fuga del mio compagno di squadra Andrea Bono, ma poi mi sono accorto che non ne aveva più e allora ho rotto gli indugi e sono scattato per cercare di raggiungere i primi due. Era troppo tardi, ma almeno è arrivato un bel terzo posto».

ORDINE D'ARRIVO

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,594 sec.