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Juniores

Zambanini, il Mondiale della sfortuna

All’arrivo mancavano ancora poco più di 60 km, la corsa stava per entrare nel vivo. Edoardo Zambanini era nelle primissime posizioni del gruppo, attento, pimpante. Poi una scivolata in discesa e l’inizio della rincorsa, bloccata in due riprese da altrettante forature. Addio Mondiale e addio sogni di gloria.
Il diciottenne di Dro, suo malgrado, è stato uno dei protagonisti mancati nel finale della corsa in linea juniores dei Mondiali dello Yorkshire, che ha comunque regalato una bella medaglia d’argento al valtellinese Alessio Martinelli, alle spalle dell’imprendibile americano Quinn Simmons, con il marchigiano Gianmarco Garofoli quinto.

Il diciottenne corridore di Dro Edoardo Zambanini
Il diciottenne corridore di Dro Edoardo Zambanini

Zambanini, purtroppo, si è dovuto fermare al termine del primo dei tre giri del circuito finale di Harrogate, che hanno caratterizzato gli ultimi 40 e poco più chilometri di gara (i primi 105, sui 148 totali, erano in linea).

«Mi sarebbe piaciuto potermela giocare assieme ai miei compagni di squadra – spiega Zambanini - Sono contento per la medaglia di Martinelli e per la bella prova di tutti, ma c’è anche tanto rammarico: il circuito mi piaceva e mi sentivo bene».

Ci racconti cosa è successo?
«Ero nelle prime posizioni del gruppo. Le sensazioni erano ottime. La corsa stava per entrare nel vivo, sapevo che era importante stare davanti: se si fosse spaccato il gruppo, sarei rimasto con i migliori».

Poi ha iniziato a piovere.
«Abbiamo affrontato la prima salita sotto l’acqua, ma l’ho terminata bene. Ha continuato a piovere, una difficoltà in più nei tratti in discesa, che erano molto tecnici. Sono caduto in un tratto dove l’asfalto era molto viscido: ho toccato leggermente il freno davanti e ho perso il controllo della ruota anteriore. Ho fatto una scivolata di 20-30 metri, fortunatamente senza grosse conseguenze. Qualche botta e qualche piccolo danno alla bici».

Edoardo si è prontamente rialzato.
«Sono riuscito a ripartire e in quel momento iniziava la salita più lunga del percorso – aggiunge Zambanini - Vedevo la possibilità di rientrare sul gruppo di testa, ma dopo qualche chilometro mi sono dovuto fermare nuovamente a causa di una foratura. Non c’era il cambio ruote e fortunatamente ho ricevuto assistenza da un’ammiraglia».

Finita qui? Purtroppo no per Edoardo.
«Appena ho imboccato il circuito finale, ho forato un’altra volta – racconta il corridore tesserato per la Campana Imballaggi Rotogal, atteso al passaggio tra gli under 23 nel 2020 con la maglia della Zalf Euromobil Fior – Ho concluso il primo dei tre giri in programma e poi ho deciso di fermarmi. Spiace che sia finita così e voglio ringraziare la Nazionale e il Ct Rino De Candido per avermi dato la possibilità di vivere anche questa esperienza».

Nel 2019, infatti, Zambanini ha partecipato a tutte le grandi manifestazioni internazionali con la maglia azzurra, schierato al via degli Europei strada (decimo all’arrivo) e pista, quindi dei Mondiali strada e pista. È mancato l’acuto, ma non la sostanza per il promettente corridore di Dro, che farà sicuramente parlare ancora di sé.

Gli azzurri del Ct De Candido, con Zambanini terzo da sinistra
Gli azzurri del Ct De Candido, con Zambanini terzo da sinistra

Per l’Italia, intanto, è arrivata la terza medaglia al Mondiale dello Yorkshire. Dopo l’oro di Antonio Tiberi nella cronometro junior e il bronzo di Filippo Ganna nella prova contro il tempo élite, è salito sul podio il valtellinese Alessio Martinelli, stretto nella morsa dei due statunitensi Quinn Simmons (oro) e Magnus Sheffield (bronzo).

Autore
Luca Franchini
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