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Mattia Bais sbarca tra i pro: «Un sogno che si realizza»

Testa bassa e pedalare. Tanti chilometri macinati in fuga. Costanza, tenacia, carattere, doti essenziali (ma che non tutti possiedono) in uno sport di fatica come il ciclismo.
Mattia Bais, che su quelle doti ha costruito la sua vita da atleta e sportivo, ora può alzare la testa dal manubrio e guardare fiero verso il futuro che lo attende. Un futuro da professionista con la Androni Sidermec.

Mattia Bais in sella con la maglia dell'Androni Sidermec
Mattia Bais in sella con la maglia dell'Androni Sidermec

Il corridore di Nogaredo, che compirà 23 anni il 19 ottobre prossimo, ha realizzato il suo sogno sportivo e nel 2020 sarà in gruppo assieme agli altri pro trentini Matteo Trentin, Daniel Oss, Cesare Benedetti, Gianni Moscon, Nicola Conci e Iuri Filosi.

«È un sogno che si realizza, un’emozione unica» racconta Bais, che ha sfruttato al meglio l’occasione che gli si è presentata. Schierato come stagista dall’Androni Sidermec nel mese di settembre, il tenace corridore tesserato per il Cycling Team Friuli ha dato prova di tutte le proprie qualità: gli sono bastate cinque corse per convincere lo staff tecnico della squadra di Savio.

Dopo aver preso parte alla Coppa Agostoni (36° all’arrivo), alla Coppa Bernocchi (85°) e al Giro della Toscana (27°), Bais è entrato nella top 20 (19°) alla Coppa Sabatini, per poi essere protagonista in fuga e vincere la classifica degli scalatori al Memorial Pantani. Domenica scorsa ha dato il suo contributo anche al Trofeo Matteotti, l’ultima pre-mondiale vinta da Matteo Trentin.

Mattia Bais premiato come miglior scalatore al Memorial Pantani
Mattia Bais premiato come miglior scalatore al Memorial Pantani

«Sapevo di avere una grande occasione e volevo sfruttarla al meglio – racconta il neopro - Sono riuscito a far vedere che tipo di corridore sono, a dimostrare il mio valore. Sono piaciuto e la cosa non può che farmi piacere. Voglio condividere questo momento con chi mi ha permesso di arrivare fin qui: ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me e che continueranno a farlo».

Chi conosce Mattia aveva ben pochi dubbi in merito. Corridore di sostanza, costante, combattente nato. Uomo da fughe, che non molla mai, maturato nei vivai della Società Ciclistica Mori, della Forti e Veloci e della Montecorona.
Poi il passaggio tra gli under 23 con il Cycling Team Friuli, i primi risultati importanti nel 2018, a precedere un 2019 da protagonista. In fuga all’Adriatica Ionica Race, con i professionisti, secondo al Giro del Friuli Venezia Giulia Internazionale per under 23 ed élite.

«Ho cominciato a credere di potercela fare quando ho iniziato a correre tra gli under 23 con il Cycling Team Friuli – aggiunge Bais – In quel momento ho capito che, qualora ci avessi messo il massimo impegno, ce l’avrei potuta fare. Non ho mai smesso di crederci, che è un po’ la mia filosofia da atleta».

Mattia si ispira ad Alessandro De Marchi e sogna di riuscire a seguirne le orme. Un corridore che potrà rivelarsi importante nell’economia del lavoro di squadra e che, perché no, potrà ritagliarsi anche i propri spazi.
Alzata un attimo la testa per tagliare a braccia alzate il primo importante traguardo, quello del professionismo, ora Mattia ha già rimesso le mani sul manubrio e ripreso a pedalare con la grinta di sempre. Ad attenderlo ci sono altre cinque corse a inizio mese di novembre: Giro dell'Emilia, Trofeo Beghelli, Tre Valli Varesine, Milano-Torino e Gran Piemonte.
Da correre con un contratto da pro in tasca.

Autore
Luca Franchini
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