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Donne

Paternoster show: tris d'oro ai Mondiali

Tre ori, un argento. Altre tre maglie iridate, che vanno ad aggiungersi alle due conquistate lo scorso anno e alle cinque di campionessa europea vestite il mese scorso ad Anadia, in Portogallo, sede della rassegna continentale. Letizia Paternoster si è confermata reginetta mondiale del ciclismo su pista ai campionati del mondo junior di Montichiari, dove ha centrato il bersaglio grosso in tre delle quattro gare a cui ha preso parte, nell’ordine inseguimento a squadre, omnium e americana. L’argento, invece, è arrivato nell’inseguimento individuale, dove Letizia ha dovuto fare i conti con la nuova primatista mondiale, la neozelandese Ellesse Andrews.
Il Mondiale di casa si è aperto nel migliore dei modi per la diciottenne nonesa di Revò, che assieme alle compagne di squadra Chiara Consonni, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini ha fatto segnare il nuovo record del mondo nelle qualificazioni (4’23”229), poi abbassato nella finale per il titolo disputata contro la Nuova Zelanda (4’21”554).

Letizia Paternoster con una delle tre maglie iridate conquistate a Montichiari
Letizia Paternoster con una delle tre maglie iridate conquistate a Montichiari

Dopo nemmeno 24 ore, la Paternoster ha concesso il bis imponendosi nell’omnium, la gara che raccoglie quattro specialità olimpiche (scratch, tempo race, eliminazione e corsa a punti): la trentina ha dato il meglio di sé nelle ultime due prove, vinte entrambe, sfruttando al meglio le gare a lei più congeniali. L’ultimo capolavoro è arrivato nella giornata di chiusura dei Mondiali, grazie al successo in coppia con Chiara Consonni nell’americana. Le due azzurrine hanno totalizzato ben 70 punti e si sono imposte nonostante una caduta della Consonni, a conferma della superiorità delle giovani promesse italiane. A completare il poker di medaglie, infine, è arrivato anche l’argento nell’inseguimento individuale, con Letizia battuta solo nella finale per il primo e secondo posto dalla neozelandese Ellesse Andrews, autrice del nuovo record del mondo nelle qualificazioni. Nell’occasione, la neo campionessa del mondo ha fermato il cronometro sul tempo di 2’18”080 (2’18”679 per la Paternoster), per poi imporsi nella finale per il titolo con il crono di 2’19”038 (2’19”641 per la trentina). Nella stessa gara, splendido bronzo per la bolzanina del Gs Mendelspeck Elena Pirrone, vittoriosa nella finale 3°/4° posto contro l’altra neozelandese Nicole Shields con il tempo di 2’22”626.
Ora la Paternoster tornerà a concentrarsi sulle gare su strada, con l’obiettivo puntato sui Mondiali di Bergen (Norvegia). Sognare in grande è più che lecito.

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