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Europei pista: Paternoster oro da record nell'inseguimento

Non c'è due senza tre. Letizia Paternoster ha calato il tris ai campionati europei di ciclismo su pista in corso di svolgimento ad Anadia, in Portogallo: dopo i titoli conquistati nell'inseguimento a squadre e nell'eliminazione, la diciottenne nonesa di Revò si è ripetuta anche nell'inseguimento individuale junior donne, infilandosi al collo la terza medaglia d'oro nel breve volgere di 24 ore.
Un successo doppio quello della trentina della Vecchia Fontana, che ha fatto segnare anche il nuovo record del mondo, demolendo letteralmente il primato che, fino a ieri, apparteneva alla lituana Olivia Baleisyte (2'22”311). Letizia ha messo le cose in chiaro già nelle qualificazioni del mattino, fermando il cronometro sull'incredibile tempo di 2'20”927 (media 51,090 km/h). Per lei si tratta del secondo record dopo quello siglato nel 2016 agli Europei di Montichiari nell’inseguimento a squadre donne juniores e il suo primo personale.
Nelle qualifiche, l'azzurra classe 1999 ha rifilato oltre 4 secondi di distacco alla seconda classificata, la russa Maria Novolodskaya (2'25"589), poi sua avversaria nella finale per l'oro.
Partita con i favori del pronostico in virtù dei riscontri cronometrici del mattino, la nonesa si è imposta grazie all'ennesima prova di forza: la Paternoster ha chiuso in 2'22”140, contro il 2'25”499 dell'avversaria. Bronzo per la olandese De Zoete (2'25”166).
Alla gara ha preso parte anche la bolzanina del Gs Mendelspeck Elena Pirrone, che ha chiuso sesta in 2'27"823.

Il podio dell'inseguimento individuale junior donne con Letizia Paternoster al centro
Il podio dell'inseguimento individuale junior donne con Letizia Paternoster al centro

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