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Il ciclismo trentino piange la scomparsa di Giorgio Cristanelli

Non c’è appassionato trentino di ciclismo che non conoscesse Giorgio Cristanelli, un uomo che alle due ruote – e allo sport in generale - ha dedicato una vita intera, tanto nelle vesti di atleta, quanto in quelle di dirigente. Passione vera la sua, alimentata dal sano spirito di volontariato che rappresenta un’eccellenza del territorio trentino e della “sua” Val di Non.

Il "gigante buono" si è spento a 83 anni e ha raggiunto la moglie Magda. Giorgio Cristanelli è nato a Ronzone nel 1937 da una famiglia di albergatori. In gioventù ha frequentato la scuola alberghiera di Stresa, per poi lanciarsi nelle prime esperienze lavorative all’estero, prima in Gran Bretagna e poi in Svizzera, a precedere quelle di gestore all’allora Motta Grill di Trento e quella di contabile nello studio notarile Nicolodi-Bombardelli-Kleewein di Bolzano.
Cristanelli si è però fatto conoscere anche per la grande passione per lo sport, prima lo sci (per molti anni vivandiere delle gare organizzate dallo Sci Club Trento) e poi il ciclismo, a cui ha dedicato gran parte del suo tempo libero. In barba ai suoi 192 centimetri d’altezza e 100 chili di peso, Giorgio non disdegnò le competizioni agonistiche, in gruppo con i dilettanti, con ragazzi di vent’anni più giovani di lui (all’epoca non esistevano ancora le corse per cicloamatori).
Gli appassionati di quei tempi avranno ancora vivo il ricordo delle sue partecipazioni al Giro della Bolghera, rigorosamente a fondo gruppo, rigorosamente al traguardo.
Cristanelli ha accompagnato per un decennio la squadra dilettanti italiana al Giro dell’Austria e ha poi speso la propria vita a dedicarsi ai giovani, per lunghi anni presidente del Gs Liquigas. Immancabili, la domenica, le telefonate alle redazioni dei media locali per comunicare - con comprensibile orgoglio - i risultati dei suoi atleti.
Nel 2002 fu anche insignito del premio Fair Play. Un riconoscimento che la dice lunga sul suo modo di vedere lo sport. Nell’occasione (ai campionati italiani di Pordenone) Cristanelli prestò una bicicletta a una corridore di un’altra società, che ne era rimasto sprovvisto.
Una persona a cui va riconosciuto il merito di essersi dedicato anima e corpo per insegnare ai giovani il rispetto delle regole, lo sport pulito. Lo ha potuto fare fino a quando la malattia lo ha costretto a lasciare il gruppo.
Cristanelli era presidente onorario dell’attuale Uc Trevigiani Campana Imballaggi Geo Tex, che da qui in avanti avrà uno stimolo in più in corsa, per onorare la memoria di Giorgio, il “gigante buono”, che tanto mancherà al ciclismo trentino. E non solo.
I funerali si terranno domenica 18 aprile alle 16 al cimitero di Trento.

Autore
Luca Franchini
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