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I fratelli Bais per la prima volta assieme in gruppo tra i pro

Entrambi hanno mosso i primi colpi di pedale con la Società Ciclistica Mori. Entrambi hanno poi vestito le maglie del Club Ciclistico Forti e Veloci, della Montecorona e del Cycling Team Friuli. Entrambi, ora, sono corridori professionisti e sabato saranno al via della Strade Bianche, per la prima volta in gruppo assieme tra i "pro". Questa volta, però, con casacche diverse.

I fratelli Davide e Mattia Bais
I fratelli Davide e Mattia Bais

I fratelli Mattia e Davide Bais hanno realizzato il loro sogno sportivo, ma non intendono fermarsi qui. Sono due ragazzi che preferiscono i fatti alle chiacchiere. Due combattenti nati, con la fuga nel Dna, secondi a pochi in quanto a tenacia e determinazione. Doti che hanno permesso loro di approdare nel ciclismo che conta, quello che guardavano in tv da ragazzini.
Domani, sabato 6 marzo, lo vivranno da protagonisti alla Strade Bianche.
Sarà la prima corsa World Tour della carriera per il più giovane Davide, classe 1998 alla stagione del debutto tra i “pro”, con la maglia della Eolo Kometa.
Mattia, che è un classe 1996, è invece approdato al professionismo già lo scorso anno, subito capace di mettersi in mostra con una lunga azione alla Milano-Sanremo, poi vincitore della classifica delle fughe al Giro d’Italia.

Mattia Bais in fuga al Trofeo Laigueglia
Mattia Bais in fuga al Trofeo Laigueglia

A Siena i due fratelli si troveranno in gruppo l’uno a fianco dell’altro, assiema quelli che, fino a poco tempo fa, erano i loro idoli sportivi. Ora colleghi.
Mattia e Davide assaggeranno per la prima volta lo sterrato senese, in una delle corse più affascinanti del calendario italiano.
«Sarà una sensazione strana correre assieme, ma in due team differenti – spiega Mattia alla vigilia della Strade Bianche – Sicuramente ci potremo dare una mano a vicenda durante la gara, anche se parliamo di una corsa in cui l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Quel che è certo è che cercheremo tutti e due di dare il massimo. Per entrambi sarà un’esperienza nuova e quindi vedremo durante la gara cosa succederà».
Chissà, i due fratelli potrebbero trovarsi in fuga assieme.
«Sarebbe bello provare ad animare la corsa insieme – conclude Mattia - ma come ho detto la Strade Bianche è una gara strana e non abbiamo mai affrontato lo sterrato. Staremo a vedere».

Davide Bais in fuga alla Clasica De Almeria
Davide Bais in fuga alla Clasica De Almeria

Quella di sabato 6 marzo sarà una giornata da ricordare per Davide, al debutto in una prova del World Tour.
«Sono veramente felice e non vedo l’ora di correre – spiega Davide, che già debuttato in Spagna,anche lui subito protagonista, in fuga alla Clasica de Almeria - La Strade Bianche è una corsa che mi piace moltissimo e che ho sempre guardato in tv. Farà un certo effetto trovarsi in gruppo con tanti campioni. Penso soprattutto a Wout Van Aert e Mathieu van der Poel, che sono anche i principali favoriti per la vittoria».

Alla Strade Bianche anche Oss, Conci e Rivi

Saranno cinque, in totale, i trentini al via della Strade Bianche 2021, che come sempre si concluderà nella suggestiva Piazza del Campo a Siena. I chilometri di gara saranno 184, di cui 63 su sterrato, suddivisi in undici settori.
In assenza di Peter Sagan, che dovrebbe rientrare in gruppo alla Tirreno-Adriatico, Daniel Oss sarà uno degli uomini di riferimento della Bora Hansgrohe. Il forte passista di Pergine Valsugana, fresco di debutto stagionale all’opening weekend del Belgio, si è sempre espresso bene sullo sterrato toscano, 12° nel 2018 nell’edizione vinta dal belga Tiesj Benoot, 14° nel 2016, 18° nel 2015 e 12° nel 2010. Lo scorso anno Oss fu 27°.
Sarà in gara anche l’altro professionista perginese Nicola Conci, schierato dalla Trek Segafredo, capitanata dal recente vincitore del Trofeo Laigueglia Bauke Mollema. A completare il quintetto trentino sarà il neoprofessionista di Mezzolombardo Samuele Rivi, compagno di squadra di Davide Bais alla Eolo Kometa.
Un solo trentino, finora, è riuscito a vincere la Strade Bianche, Moreno Moser nel 2013. Quello è anche l’unico successo italiano nella corsa, che è in calendario dal 2007 e nel 2017 è entrata a far parte del World Tour.

Autore
Luca Franchini
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