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Al GranPiemonte un «Gran» Bais

Bais in fuga. Manco a dirlo.
Il ventitreenne di Nogaredo ha chiuso al GranPiemonte il suo stage con la Androni Sidermec, la squadra che lo terrà a battesimo nel grande mondo del professionismo, quello sognato fin da bambino.
Il promettente corridore trentino ha voluto chiudere a modo suo la prima esperienza con la squadra di Gianni Savio, servendo la specialità della casa: la fuga.
Mattia Bais ha trascorso 140 dei 183 chilometri di gara al comando della corsa, assieme ad altri cinque compagni d’avventura, ultimo ad arrendersi assieme al francese della Cofidis Rossetto al ritorno del gruppo trainato dal Team Ineos, poi dominatore della corsa con Egan Bernal e Ivan Sosa, primo e secondo al traguardo.
La gara si è decisa sulla salita finale di Oropa, dove il vincitore dell’ultimo Tour de France è riuscito a fare il vuoto e ad andare a prendersi la prima vittoria da professionista in Italia.
Nel mentre, Bais saliva del proprio passo e portava a termine il suo stage con l’Androni Sidermec: un’occasione sfruttata al massimo, tanto da garantirsi un contratto biennale da “pro” per il 2020 e 2021.

Mattia Bais sul palco premiazioni assieme a tutta l'Androni Sidermec
Mattia Bais sul palco premiazioni assieme a tutta l'Androni Sidermec

I complimenti di Savio

Al GranPiemonte, Bais ha potuto festeggiare la prima vittoria con l’Androni, che si è imposta nella classifica finale della Ciclismo Cup, laureandosi campione d’Italia. Una vittoria di squadra, a cui ha contribuito negli ultimi 40 giorni anche l’atleta di Nogaredo. Per lui sono arrivati i meritati complimenti del team manager Gianni Savio, che ha celebrato le doti di Mattia in diretta tv.
«Con Bais avevamo programmato di andare in fuga nelle fasi iniziali della corsa – ha dichiarato Savio ai microfoni di Raisport – Ha svolto alla perfezione il suo compito e voglio fargli i complimenti per quanto ha fatto vedere durante la sua esperienza da stagista con noi. Non a caso correrà con noi nei prossimi due anni».

Mattia Bais sul podio con Gianni Savio al Memorial Pantani
Mattia Bais sul podio con Gianni Savio al Memorial Pantani

La soddisfazione di Bais

Il GranPiemonte era l’ultima corsa da stagista per Bais, che domenica disputerà la sua ultima gara con la maglia del Cycling Team Friuli, la squadra con cui ha gareggiato tra gli under 23 e vissuto le prime importanti esperienze tra i professionisti, come accaduto quest’anno all’Adriatica Ionica Race. Nel weekend Bais sarà al via di una corsa in Toscana. Poi comincerà a pensare al 2020, la sua prima vera stagione tra i professionisti.
«Sapevo che lo stage con la Androni rappresentava un’occasione irripetibile per me – commenta Bais – Non nego che all’inizio un po’ di tensione c’era, ma ho cercato di pensare solo a fare del mio meglio. A dare tutto, come ho sempre fatto fin dalle categorie giovanili. Pedalata dopo pedalata, ho visto concretizzarsi il mio sogno di firmare un contratto tra i professionisti e… Sono contento. Davvero contento di aver sfruttato al massimo la possibilità che mi è stata offerta».

Mattia Bais in maglia Androni-Sidermec, la sua nuova squadra
Mattia Bais in maglia Androni-Sidermec, la sua nuova squadra

Due volte nella top 20, miglior scalatore al "Pantani"

In meno di un mese, dal 14 settembre al 10 ottobre, Bais ha preso parte a undici corse con la squadra di Gianni Savio, tutte portate brillantemente a termine, svolgendo diligentemente – gara per gara - il compito che gli è stato assegnato. Mattia ha chiuso 36° alla Coppa Agostoni, 85° alla Coppa Bernocchi, 27° al Giro della Toscana, 19° alla Coppa Sabatini, 46° al Memorial Pantani (dopo una bella fuga, premiato come miglior scalatore di giornata), poi 39° al Trofeo Matteotti, 31° al Giro dell’Emilia, 20° alla Tre Valli Varesine (al traguardo con il gruppo dei migliori), 43° alla Milano-Torino e 61° al GranPiemonte. Niente male per un debuttante.

140 km in fuga al GranPiemonte

Nella corsa piemontese, Bais si è reso protagonista di una bella fuga, nata dopo una decina di chilometri e terminata quando ne mancavano 29 al traguardo, sui totali 183.
«Mi era stato chiesto di inserirmi nelle fughe dalla distanza, perché su un percorso come quello del GranPiemonte in passato ne erano già arrivate al traguardo – racconta Mattia, che compirà 23 anni tra pochi giorni, il 19 ottobre – Dopo 10 chilometri di gara, ce ne siamo andati in sei. In gruppo, però, c’era un Team Ineos determinato a fare la corsa per Egan Bernal. Sulla penultima salita, quando il gruppo era vicino, ho provato a rilanciare l’azione assieme a Rossetto, ma non c’è stato nulla da fare».
C’è stato, invece, un Mattia Bais che ci ha provato. Fino all’ultimo. Come sempre. Il tenace corridore di Nogaredo è pronto per il professionismo.

Autore
Luca Franchini
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