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Thomas Gschnitzer e Janine Meyer vincono il Giro delle Dolomiti

Sono Thomas Gschnitzer (Polisportiva Bike Team) e Janine Meyer (Lexxi Sportsuits) i vincitori del “40° Giro delle Dolomiti”. L’atleta vipitenese e la concorrente di Colonia hanno dominato l’intera manifestazione. Tuttavia nell’ultima tappa, il “Colle”, hanno primeggiato Stephan Unterthurner (che ha chiuso in 40’49”) ed Andrea Scharrer (52’12”), i quali hanno preceduto rispettivamente Gschnitzer e Meyer. Quest’ultima ha terminato la crono con un ritardo di un secondo dalla sua connazionale. Seconda posizione assoluta per Philipp Schaddel (Team Alpecin), proveniente da Karlsruhe. Combattutissima la lotta per il podio: il sarentinese Eduard Rizzi (Sportler Bike Team) ha cercato di difendere in tutti i modi il terzo posto assoluto, ma si è dovuto arrendere all’ex professionista di Bielefeld, il capitano del “Team Alpecin”, Jörg Ludewig, che l’ha preceduto al traguardo.
Nell’ambito del “Giro breve”, invece, vittorie di tappa per Andreas Kofler e Silvia Albanese. In classifica generale, Kofler ha centrato il primo posto. A salire sul gradino più alto del podio del “Giro breve” femminile, la milanese Laura Fossati (Formigosa Mantovana).
Grandi soddisfazioni anche per i team: la “Sportler Bike Team”, prima nella classifica di merito, si è portata a casa il “Trofeo Giro delle Dolomiti”, mentre la “Rsc Niddatal” ha fatto suo quello di rappresentanza.
La carovana si è messa in marcia alle 7.30, dalla Fiera di Bolzano. I 560 partecipanti si sono congedati dal capoluogo, effettuando un breve riscaldamento per le vie della città. Hanno raggiunto Ponte Adige, Appiano, Caldaro, il bivio Campi al Lago e l’innesto con la strada statale 14. La tappa ha previsto l’attraversamento di Ora, Bronzolo e Laives: ed è proprio qui (più esattamente da Pineta, all’altezza dell’”Hotel Rotwand”), che ha preso il via la cronoscalata. Al termine: strudel e succo di mela per tutti, generosamente offerto dall’Azienda di Soggiorno del Comune di Laives. La salita, con una pendenza media del 10%, è stata percorsa in buona parte in ambiente boscoso e non ha concesso respiro fino al bivio per il Colle. Gli ultimi cinque chilometri (dal Seit fino a Schneiderwiesen) hanno rappresentato indubbiamente la parte più impegnativa del tracciato. Dopo il meritato ristoro, i cicloamatori hanno fatto ritorno a Bolzano, in Fiera, sia per pranzare, sia per assistere alle premiazioni. Tra gli ospiti numerose autorità, l’Assessore allo Sport del Comune di Bolzano, Angelo Gennaccaro, il Sindaco di Laives, Christian Bianchi e l’Assessora provinciale allo Sport, Martha Stocker. Il Giro tornerà, come da tradizione, anche il prossimo anno.

Le interviste

Thomas Gschnitzer, vincitore del “Giro breve 2015”, ha conquistato per la prima volta quello “completo”, al termine di una settimana molto intensa. «Sono emozionato, in quanto ho affrontato concorrenti di assoluto spessore. Complimenti allo staff, che ha organizzato tutto nei minimi particolari. La tappa più suggestiva? Sicuramente quella dello Stelvio. E la crono più impegnativa? La Stenk-Obereggen!».
Prima volta sul gradino più alto del podio anche per Janine Meyer, che preso parte alla corsa insieme a suo marito e a una decina di compagni di squadra. «Ho conquistato il trofeo alla mia quarta partecipazione. L’ultima tappa si è rivelata molto insidiosa, ho dovuto stringere i denti per evitare brutte sorprese. Sono felice di aver vinto con la “Lexxi AeroSmartSuits”, la squadra della mia città, Colonia. Colgo l’occasione per ringraziare il nostro responsabile, Alexander Bauer, sempre presente nei momenti importanti».
Soddisfatto anche il Presidente dell’”A.S. Giro delle Dolomiti”, il Generale Carlo Bosin: «Siamo riusciti a coinvolgere due atleti provenienti dal Kurdistan, che hanno partecipato al Giro per la prima volta. La loro presenza ha contribuito ad arricchire la nostra manifestazione».
Il vincitore del “Giro breve”, Andreas Kofler, è euforico. «L’anno scorso si era imposto Gschnitzer, ma dal 2013 al 2015 avevo vinto ancora io». Atleta della “Dynamic Bike Team”, il cinquantenne di Cornedo all’Isarco ha festeggiato alla grande, insieme al suo compagno di società, Christian Resch, giunto secondo.
Giro da ricordare anche per la vincitrice del “Giro breve”, la milanese Laura Fossati (ma residente a Mantova): «Il Giro è sempre bellissimo, nonostante l’edizione di quest’anno si sia rivelata durissima».
L'atleta curdo, Sulemansame Ahmad, è commosso: «Ci fermeremo in Alto Adige fino a giovedì prossimo. Non è stato facilissimo prendere parte al Giro: troppa burocrazia, troppi documenti da produrre».
Il suo manager precisa: "Per i miei atleti è difficile allenarsi in Kurdistan, a causa dei conflitti. Spesso gareggiamo in Asia oppure in Europa. Ringrazio anch'io lo staff del Giro per l'ospitalità e la professionalità".

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